Letterato (Serra Pedace, Cosenza, 1799 - Langenschwalbach 1869); le sue tragedie (Ferrante, Sergio, Ludovico il Moro) e soprattutto il poemetto L'Abate Gioacchino lo rivelano, nonostante la forma classicheggiante, [...] uno dei maggiori esponenti del byroneggiante romanticismo calabrese ...
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Benedettino (m. 1127) a Hirsau poi a Fischbachau, con una colonia benedettina richiesta dalla contessa Haziga di Baviera; fu poi abate a Eisenhafen (1111-19) e a Scheyern (1119-27); morì in fama di santità. ...
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Riformatore monastico (Venezia 1381 o 1382 - ivi 1443); figlio di Marco e di una Capello. Chierico, fu da Bonifacio IX nominato abate commendatario del cenobio di S. Giorgio in Alga (1397), degli eremitani [...] di una società ecclesiastica che dalla nuova sede fu poi detta dei canonici secolari di S. Giorgio in Alga; quindi (1408) abate del monastero benedettino di S. Giustina di Padova, che si trovava in condizioni di grave decadenza; il B. passato alla ...
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CAMERONI, Carlo
Sergio Cella
Nato a Treviglio il 28 ag. 1791 fu indirizzato allo studio della grammatica e della retorica dall'abate G. B. Crippa e successivamente ordinato sacerdote. Funse per dodici [...] Giulia e la Dalmazia nella rivoluzione nazionale del 1848-49, Udine 1949, III, pp. 95 ss.; C. Arrigoni, Drammatica vicenda dell'abate C. di fronte a un libello contro Manin e al suo autore avvocato Soler, in Rass. stor. del Risorgimento, XLI(1954 ...
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Monaco benedettino (m. nel 990). Di nobile famiglia lorenese, entrato nel monastero di Saint-Bertin, scrisse i Gesta abbatum s. Bertini Sithiensium. Abate di Lobbes nel 965, redasse i Gesta abbatum Lobbiensium, [...] continuati per gli anni 980-1162 da un anonimo. Scrisse anche una vita del suo parente Folcuino di Thérouanne (abate dall'816-17, m. 855). ...
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Liturgista francese (Marsiglia 1855 - Farnborough 1937); benedettino, priore (1890) a Solesmes quindi (1895) a Farnborough (Inghilterra) di cui fu creato abate nel 1903; direttore e principale collaboratore [...] del Dictionnaire d'archéologie chrétienne et de liturgie e dei Monumenta Ecclesiae liturgica; tra le sue opere notevole Le livre de la prière antique (1900) ...
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Erudito (Milano 1848 - Montecassino 1933); sacerdote e scrittore dell'Ambrosiana (1870), fu poi monaco a Montecassino (1885), priore e archivista, abate titolare della badia di Firenze (1908), vicepresidente [...] della Commissione per il testo della Volgata (1916). Si occupò di musica sacra, paleografia, patristica, liturgia. Nel 1877 fondò la rivista Musica sacra ...
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Teologo luterano (Hameln 1633 - Hannover 1722). Prof. di teologia all'univ. di Rinteln (1664), direttore del concistoro di Hannover (1674), abate di Loccum (1677). Fiducioso nella possibilità di riunione [...] fra protestanti e cattolici, ebbe a questo scopo trattative con C. Rojas de Spinola, fallite per l'intransigenza di M. nel non riconoscere la supremazia del papa e i decreti del Concilio di Trento ...
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Filosofo (m. 834), di origine anglosassone, discepolo di Alcuino a York, poi (796 circa) in Francia, nella scuola palatina; fu abate a Tours, quindi (819) cancelliere di Ludovico il Pio. È autore tra l'altro [...] di un trattato in forma epistolare De nihilo et tenebris, in cui sostiene la positiva realtà del nulla e delle tenebre dalle quali Dio creò il mondo ...
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Teologo premostratense (Harveng, Belgio, 1100 circa - Bonne-Espérance 1183). Priore (dal 1130 circa), destituito ed esiliato (1149-52) e poi abate (1158-82) di Bonne-Espérance. Scrisse, con larga cultura [...] classica e patristica, in prosa rimata, di esegesi (commento al Cantico), vite di santi, un importante De institutione clericorum; fu in corrispondenza con s. Bernardo e Rainaldo di Dassel ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).