Abate e poligrafo (Montecompatri 1763 - Roma 1843). Si occupò di filosofia, teologia, filologia; è noto soprattutto per il volume su Le usure (1831), in cui asserì l'ammissibilità dal punto di vista teologico [...] di un moderato interesse, dando luogo a numerose discussioni, e per il Dizionario critico de' verbi italiani conjugati (2 voll., 1814) ...
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Grammatico (Salins, Franca Contea, 1682 - Parigi 1768). Discepolo di J. Boileau, ne proseguì l'attività critica nell'Académie française (dove entrò nel 1723); collaborò al Dictionnaire e scrisse la storia dell'Académie continuando il lavoro di P. Pellisson (Histoire de l'Académie française, 2 voll., 1729). Fra i suoi studî grammaticali, notevoli gli Essais de grammaire (1732), i Poemata didascalica ...
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Filologo (Guise 1535 - Parigi 1581); benedettino, abate di Ferrières (Angiò), editore e traduttore delle opere di antichi scrittori cristiani (Gregorio Nazianzeno, Giovanni Damasceno, Isidoro Pelusiano, [...] Epifanio, Giovanni Crisostomo, Ireneo) ...
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Letterato e archeologo (Firenze 1774 - ivi 1832). Abate; antiquario agli Uffizi; segretario della Crusca, di cui scrisse la storia; autore di numerosi scritti accademici. Studiò il vernacolo fiorentino, [...] che costituì il linguaggio di quattro argute e felici commedie: Le gelosie della Crezia e La ragazza vana e civetta (pubbl. col tit. di Saggio di scherzi comici, 1819); La Crezia rincivilita per la creduta ...
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Erudito e grammatico (sec. 12º), maestro a Parigi, abate di Aumône (1171 circa). Le sue poesie latine e specialmente i ritmi grammaticali De partibus orationis, Regulae de primis syllabis, De diversis [...] modis versificandi ebbero larga diffusione nelle scuole medievali ...
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Stenografo francese (Liesse, Aisne, 1833 - Saint-Maur-des-Fossés 1912). Abate, rinunziò presto alle funzioni ecclesiastiche per dedicarsi alla diffusione del suo sistema di stenografia; sistema esposto [...] nella Sténographie D. (1864) che per la sua grande semplicità ebbe largo successo ...
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Filologo e critico letterario (Savona 1913 - Venezia 2004). Un ramo della famiglia discende dall'abate Stoppani (1824-1891), e porta vivo il senso di quella missione, che fu del cattolicesimo liberale [...] dell'Ottocento, di saper unire scienza e sapienza. Vittore B. compie i suoi studi alla Scuola Normale di Pisa: ha per maestri Momigliano e Pasquali, per sodali Kristeller e Getto. Presto impegnato nella ...
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Maestro e grammatico (sec. 11º). Originario forse dell'Italia centro-settentr., da non identificarsi con un Teobaldo abate di Montecassino (1022-1035), fu autore di un'operetta pedagogica in versi, Phisiologus [...] de naturis duodecim animalium (prima ed. 1488), rimaneggiamento di versioni latine del Physiologus greco, che ebbe grande fortuna e fu più volte commentata, specie nel sec. 13º. Dalle sottoscrizioni di ...
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Nome umanistico dell'erudito e teologo Johannes von Heidenberg (Trittenheim, Treviri, 1462 - Würzburg 1516). Studiò a Treviri, Colonia e Heidelberg, e fu allievo di Reuchlin e Wimpfeling; benedettino a [...] (1483) e vi raccolse una grande biblioteca presto famosa (passata nel 1623 alla Biblioteca Vaticana); divenne poi abate del monastero di S. Giacomo a Würzburg. Poligrafo, fu a contatto con i maggiori umanisti, stimato non solo per la sua cultura ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).