ABBATE (Abate), Antonino
Carmelina Naselli
Nato a Catania il 14 ag. 1825 da Nicola, fu insegnante di scuola privata. Repubblicano di tendenza mazziniana, affiliato a società segrete, nel 1848 espose [...] le sue convinzioni politiche nel giornale La Verità,in cui combatteva "la stolida idea di dichiarare la Sicilia indipendente dal resto d'Italia" e si dichiarava contro "il falso sistema della centralizzazione" ...
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Letterato (Bovolenta 1719 - Padova 1795). Abate, prof. prima nel seminario e dal 1759 nello Studio di Padova: lasciò opuscoli, memorie di erudizione filosofica e retorica, versi italiani e latini, lettere [...] erudite ...
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Erudito (Bari 1668 - ivi 1735), abate. Oltre a opere scientifiche e di carattere storico ed enciclopedico, e ad Elogi accademici (1703), utili per le notizie sui contemporanei, scrisse l'Idea della storia [...] dell'Italia letterata (1723), che si può considerare la prima storia della letteratura italiana ...
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Poeta (Salamanca 1474 circa - ivi 1542); abate (1520) e prof. di musica dell'univ. di Salamanca (1522), dove conseguì (1526) il grado di maestro; resta di lui una raccolta (1514) contenente, oltre a un [...] Diálogo para cantar, sei Farsas y églogas al modo y estilo pastoril y castellano di cui tre profane e tre religiose. Notevole, di queste ultime, l'Auto de la Pasión che svolge con delicatezza il motivo ...
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Avventuriero e poeta (Livorno 1743 - Vicenza 1803). Abate, poi militare, poeta (1775-77) dei teatri cesarei a Vienna, poco fortunato riformatore del teatro a Napoli (1787), di nuovo poeta del teatro imperiale [...] a Vienna (1793), sempre povero e malaticcio. È il più famoso autore italiano di "drammi lacrimosi" (il più noto: I solitarii, 1770). Scrisse un lungo lubrico poema, La Corneide, un poema contro la Rivoluzione ...
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Letterato, politico e giornalista spagnolo noto come abate Marchena (Utrera 1768 - Madrid 1821). Passato in Francia in piena Rivoluzione, ebbe poi una vita particolarmente agitata. Fornito di vivace erudizione [...] umanistica, pubblicò sapienti mistificazioni di Petronio e di Catullo: tradusse da Voltaire e da Molière, scrisse una tragedia di forme classiche, Polixena, delle Lecciones de filosofía moral (1820), piccoli ...
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Poeta e commediografo francese (castello di Voisenon, Melun, 1708 - ivi 1775). Fu poeta leggero e galante; tra le sue commedie La coquette fixée (1746). Entrò nell'Accademia francese (1763). ...
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Erudito e grammatico (sec. 12º), maestro a Parigi, abate di Aumône (1171 circa). Le sue poesie latine e specialmente i ritmi grammaticali De partibus orationis, Regulae de primis syllabis, De diversis [...] modis versificandi ebbero larga diffusione nelle scuole medievali ...
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Erudito francese (n. Meung-sur-Loire 1046 - m. 1130), abate (1089) di S. Pietro di Bourgueil, poi (1107) arcivescovo di Dol. È tra i principali rappresentanti della rinascita delle lettere latine in Francia [...] nella seconda metà del sec. 11º. Imitatore dei classici in versi delicati (epistole, elogi funebri, epigrammi, componimenti d'occasione), scrisse altresì in prosa la biografia di Roberto d'Arbrisselle ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).