Monaco e antiquario spagnolo (Igualada 1717 - Bellpuig 1791); abate del monastero premostratense di Bellpuig de les Avellanes, fu insigne antiquario e archivista e raccolse gran copia di materiali, in [...] parte pubblicati, per costituire una vasta opera di Monumenta Cathaloniae Historica ...
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Ecclesiastico irlandese (Armagh 1094 circa - Chiaravalle, Aube, 1148). Abate di Bangor (1123) e vescovo di Connor (1125 circa), poi arcivescovo di Armagh e primate d'Irlanda (1132). Lavorò attivamente [...] alla riforma della Chiesa anche dopo essersi ritirato a Chiaravalle (1138) ...
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Erudito e grammatico (sec. 12º), maestro a Parigi, abate di Aumône (1171 circa). Le sue poesie latine e specialmente i ritmi grammaticali De partibus orationis, Regulae de primis syllabis, De diversis [...] modis versificandi ebbero larga diffusione nelle scuole medievali ...
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Monaco a Lindisfarne (m. nel 672), fu (664) abate di Lastingham e quindi (665-669) vescovo di Lindisfarne. In Mercia dal 670, vi fondò nuclei monastici e contribuì alla diffusione del cristianesimo. Festa, [...] 2 marzo ...
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Cronista inglese (sec. 12º-13º); priore di Wallingford, abate del monastero di Saint Albans (1195-1214), scrisse una cronaca che arriva fino al 1188; poi continuata da Ruggero di Wendover e da Matteo di [...] Parigi ...
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Storico franco (m. in battaglia presso Angoulême 844), abate di Saint-Riquier. Figlio illegittimo di una figlia di Carlomagno, parteggiò, prima di farsi monaco (841) e dopo, per Carlo il Calvo contro Lotario, [...] improntando a questo sentimento la sua pregevole Historia, dal regno di Ludovico il Pio all'843 ...
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Teorico musicale (m. 1048), benedettino. Nel 1008 nominato abate di Reichenau da Enrico II, che egli accompagnò poi in Italia per l'incoronazione (1013). Lasciò un De officio missae, e, come musicografo, [...] un Tonarius e due scritti De varia psalmorum atque cantuum modulatione e De consona tonorum diversitate ...
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Naturalista (S. Vito al Tagliamento 1687 - ivi 1764), abate; autore di un trattato De' crostacei e degli altri marini corpi che si truovano su' monti (1740), nel quale espose e sviluppò l'idea che i fossili [...] fossero esseri vissuti là dove oggi si trovano, ma che i rispettivi depositi, ora montuosi, siano stati sollevati da azioni sismo-vulcaniche ...
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Di potente famiglia renana, A. (m. 989) divenne abate di Gorze e, nel 969, arcivescovo di Reims; fu energico riformatore ecclesiastico, affidò la scuola capitolare a Gerberto di Aurillac (poi papa Silvestro [...] II); si destreggiò tra Ottone II e Ottone III e i re di Francia Lotario e Lodovico V, che consacrò (979); ma favorì poi Ugo Capeto, ottenne fosse riconosciuto re dai feudatarî e lo incoronò (987) ...
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Monaco (m. 789) di Libana (Liébana, nelle Asturie), abate di Valcavado (León); combatté, con il discepolo Eterio di Osma, l'adozionismo di Elipandio di Toledo; il Commento all'Apocalisse, centone ordinato [...] in un tutto organico di brani tratti da commenti anteriori, è prezioso per quanto conserva di quelli perduti (specie Ticonio). Sono perduti i due codici illustrati dell'8º sec. da cui derivarono tutti ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).