Scrittore (Parigi 1620 - ivi 1688). Avvocato nel 1645, poi procuratore fiscale di Saint-Germain-des-Près; quindi, presi gli ordini sacri, fu abate di Chalivoy (1663) e infine priore di Pruines. Dedicandosi [...] alla letteratura, si distinse per alcune raccolte di poesie e di scritti satirici e burleschi, e per il Roman bourgeois (1666), vivace e realistico quadro della Parigi dell'epoca. Entrato nell'Académie ...
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SIBILIATO, Clemente
Manlio Torquato Dazzi
Letterato, nato a Bovolenta di Padova il 10 febbraio 1719, morto a Padova il 14 febbraio 1795. Abate, bibliotecario, professore nel seminario, dal 1759 ebbe [...] allo Studio di Padova la cattedra di umanità latina e greca.
Lasciò parecchi opuscoli e memorie, fra cui De eloquentia M. Foscarini (Padova 1764), Vita J. Torelli (Padova 1780), Se la poesia influisca ...
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SIMONE di SAINT ALBANS
A. Lawrence
(o Simon Master)
Miniatore attivo nella seconda metà del sec. 12° presso l'abbazia di St Albans al tempo dell'abate Simon (1167-1183). Artista prolifico e influente, [...] possibile che si sia formato a Parigi.Sette manoscritti superstiti di St Albans recano scritte che li attribuiscono alla committenza dell'abate Simon o che li qualificano come suoi doni. La mano dello stesso S. è stata identificata in tre di essi: un ...
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immunita
immunità
Nel Medioevo indica il privilegio concesso da un sovrano, specialmente l’imperatore, a un soggetto, spesso un vescovo o un abate, che, grazie a ciò, nel proprio territorio è esentato [...] dal rendere conto ai funzionari regi relativamente ad alcuni diritti pubblici di loro spettanza, come l’imposizione fiscale o l’esercizio della giurisdizione. L’i. fu per chi la ottenne un’importante base ...
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Ecclesiastico (m. Ebersberg, Baviera, 1085); entrato (1020) nel monastero di Fulda, diresse la scuola conventuale di S. Michele a Bamberga; poi divenne (1048) abate del convento di Ebersberg. Tradusse [...] e commentò (1065 circa) il Cantico dei cantici; la versione è in prosa rimata francone orientale; il commento latino è in versi leonini e quello tedesco in prosa ritmata ...
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Ecclesiastico e letterato (n. Valladolid 1588 - m. 1646); della sua vita si hanno scarsissime notizie: fu canonico a Zamora e a Saragozza, poi abate della chiesa collegiale di Toro e dimorò qualche tempo [...] a Roma al servizio del conte di Monterrey. Scrisse in prosa e in versi: La prodigiosa historia de los dos amantes Argenis y Poliarco (1626), il romanzo pastorale La Cintia de Aranjuez (1629). Tradusse ...
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Chierico irlandese (m. tra il 790 e l'804). Allievo di Alcuino, andò con lui in Francia, e nella corte ebbe dignità d'abate e la protezione di Carlomagno a cui indirizzò alcuni dei suoi carmi latini, tutti [...] di contenuto morale e cristiano. Scrisse enigmi poetici ora perduti, e verso il 790 dedicò ad Alcuino una sua abbreviazione del commento a Isaia di s. Girolamo ...
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Filosofo e teologo (n. Costantinopoli, sec. 13º). Dopo la conquista latina emigrò in Asia ove studiò e, aggregatosi al clero di Nicea, divenne abate del monastero di S. Giorgio. Prese parte alla disputa [...] coi legati pontifici a Nicea (1234) e al Ninfeo (1250), difendendo contro i latini la dogmatica ortodossa. Scrisse un'autobiografia, opere teologiche, due trattati di geografia, un commento ai Salmi, ecc ...
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Teologo e canonista (Orléans 1128 - Tournai 1203). Studiò all'univ. di Bologna; entrato fra i canonici di Saint-Euverte a Orléans, ne divenne abate (1165); dal 1192 vescovo di Tournai. Autore di Sermones, [...] di una Summa Decreti (che segue le orme di quelle di Paucapalea, di Rolando e di Rufino), di numerose epistole e di un componimento ritmico (Quoddam figmentum Bononiae metrice compositum) ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] . in Sicilia, in Atti dell'Accademia delle scienze, lettere ed arti di Palermo, s. 4, VII(1946-47), pp. 103-110, poi ripreso in L'abate C. e G. Meli, in Idea, VIII(1956), 26, pp. 1-4. Altri documenti e notizie in A. Saviotti, Una lettera inedita dell ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).