Sacerdote, ornitologo e bibliografo (Palermo 1777 - ivi 1858), fratello dell'architetto Emmanuele. Canonico della Cattedrale di Palermo e canonico abate di San Giovanni degli Eremiti, fu rettore del Seminario [...] Arcivescovile (1841-1849), lettore di Scienze Naturali (dal 1826 circa), custode del medagliere e assistente nella Biblioteca della Regia Università. Direttore della Biblioteca Senatoria di Palermo dal ...
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TORNABENE, Francesco
Giorgio Cufodontis
Botanico, nato a Catania il 18 maggio 1813, ivi morto il 16 settembre 1897. Fu abate cassinese e dal 1850 professore di botanica all'università di Catania, il [...] cui orto botanico, da lui fondato, egli diresse quasi fino alla morte.
Oltre che alla floristica, si dedicò con erudizione alla storia della botanica con le: Ricerche bibliografiche sulle opere botaniche ...
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bistornare
Luigi Vanossi
Francesismo di Fiore XXVI 13 In poca d'or sì 'l fatto mi bistorna / che d'abate tornai men ch'a converso, dove entra a far parte di un complesso sistema di giochi etimologici [...] e paronomastici (rime torna, attorna, bistorna, più tornò [v. 10] e tornai [v. 14]), in corrispondenza della seconda ‛ catastrofe ' amorosa del protagonista. Significa " sconvolgere ", " mettere sottosopra ...
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Letterato (Serra Pedace, Cosenza, 1799 - Langenschwalbach 1869); le sue tragedie (Ferrante, Sergio, Ludovico il Moro) e soprattutto il poemetto L'Abate Gioacchino lo rivelano, nonostante la forma classicheggiante, [...] uno dei maggiori esponenti del byroneggiante romanticismo calabrese ...
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Benedettino (m. 1127) a Hirsau poi a Fischbachau, con una colonia benedettina richiesta dalla contessa Haziga di Baviera; fu poi abate a Eisenhafen (1111-19) e a Scheyern (1119-27); morì in fama di santità. ...
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Riformatore monastico (Venezia 1381 o 1382 - ivi 1443); figlio di Marco e di una Capello. Chierico, fu da Bonifacio IX nominato abate commendatario del cenobio di S. Giorgio in Alga (1397), degli eremitani [...] di una società ecclesiastica che dalla nuova sede fu poi detta dei canonici secolari di S. Giorgio in Alga; quindi (1408) abate del monastero benedettino di S. Giustina di Padova, che si trovava in condizioni di grave decadenza; il B. passato alla ...
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CAMERONI, Carlo
Sergio Cella
Nato a Treviglio il 28 ag. 1791 fu indirizzato allo studio della grammatica e della retorica dall'abate G. B. Crippa e successivamente ordinato sacerdote. Funse per dodici [...] Giulia e la Dalmazia nella rivoluzione nazionale del 1848-49, Udine 1949, III, pp. 95 ss.; C. Arrigoni, Drammatica vicenda dell'abate C. di fronte a un libello contro Manin e al suo autore avvocato Soler, in Rass. stor. del Risorgimento, XLI(1954 ...
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ammassicciarsi
Freya Anceschi
. Voce di probabile conio dantesco (vedine anche un esempio nel volgarizzamento della Vita di s. Antonio Abate, da un manoscritto appartenuto al Redi e poi andato smarrito); [...] è stata spiegata dai commentatori in due modi leggermente diversi: " stare massiccio " e " ammassarsi ", che potrebbero assommarsi nell'unico significato " sovrapporsi massiccio ", " poggiare con la propria ...
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Monaco benedettino (m. nel 990). Di nobile famiglia lorenese, entrato nel monastero di Saint-Bertin, scrisse i Gesta abbatum s. Bertini Sithiensium. Abate di Lobbes nel 965, redasse i Gesta abbatum Lobbiensium, [...] continuati per gli anni 980-1162 da un anonimo. Scrisse anche una vita del suo parente Folcuino di Thérouanne (abate dall'816-17, m. 855). ...
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Erudito (Milano 1848 - Montecassino 1933); sacerdote e scrittore dell'Ambrosiana (1870), fu poi monaco a Montecassino (1885), priore e archivista, abate titolare della badia di Firenze (1908), vicepresidente [...] della Commissione per il testo della Volgata (1916). Si occupò di musica sacra, paleografia, patristica, liturgia. Nel 1877 fondò la rivista Musica sacra ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).