Pulsanesi
Francesco Panarelli
Monastero di osservanza benedettina, S. Maria di Pulsano venne fondato nel 1129 da Giovanni da Matera, che lo resse sino alla sua morte (1139). Le vicende relative agli [...] il 16 il papa ebbe cura di spedire una circolare a tutti i priorati e le dipendenze di Pulsano, oltre che all'abate di Montesacro. Ma lo stesso 15 giugno Onorio aveva provveduto a far approntare una missiva anche all'indirizzo del sovrano, cioè di ...
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ANGELO
Carlo Petrucci
Nato nel sec. XIV, probabilmente di origine francese, fu abate del monastero di S. Maria de Rivaldis, e, se non il primo, uno dei primi maestri della Cappella pontificia di cui [...] sia giunto il nome.
Svolse la sua attività durante il pontificato di Bonifazio IX, come si rileva da un passo del testamento del cardinale Filippo d'Alençon dell'11 ag. 1397 ("Praesentibus ibidem Venerabili ...
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Scrittore politico francese (castello di Saint-Pierre-l'Église, Cherbourg, 1658 - Parigi 1743). Abate, membro dell'Académie française (1695-1718), ne fu radiato per il Discours sur la polysynodie, violenta [...] requisitoria contro Luigi XIV; fu tra i fondatori (1720) del Club de l'Entresol. Elaborò (1712) un piano di pace universale in occasione del congresso di Utrecht (Mémoires pour rendre la paix perpétuelle ...
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BUONACCORSI, Ottaviano
Gabriele Turi
Non abbiamo precise notizie biografiche di questo nobile abate fiorentino che visse e operò come uomo di cultura nella prima metà del sec. XVIII. Fu membro dell'Accademia [...] degli Apatisti e dell'Accademia etrusca di Cortona, fondata nel 1727 dal senatore Filippo Buonarroti e dai fratelli Venuti "sotto la protezione del sapientissimo Principe" Giangastone (affermerà nel 1743 ...
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CENTURIONE, Alessandro
Giovanni Nuti
Figlio di Marco, del ramo degli Oltramarini, fu abate commendatario dell'abbazia di Aulla, che l'avo Adamo aveva mutato da regolare in secolare. A Roma già nel 1585 [...] era utilizzato dalla Repubblica di Genova in vari negozi presso la corte papale, dove fu nominato, nel 1587, visitatore dello Stato pontificio e poi prefetto dell'Abbondanza, affrontando in tal veste la ...
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Pittore abruzzese (sec. 15º). I suoi affreschi (1461) nel convento di S. Antonio Abate a Cascia e in S. Salvatore a Campi (Norcia), di livello artigianale, palesano influssi umbri. ...
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Apostolo della Renania (sec. 6º-7º); non è sicura l'origine irlandese; fu abate a Poitiers, poi evangelizzò la regione tra i Vosgi e Costanza, fondando monasteri (tra cui quello femminile di Säckingen, [...] su un'isola del Reno). La Vita, scritta dal monaco Balther (sec. 10º), è leggendaria. Festa, 6 marzo ...
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Prelato e scrittore (n. Amiens - m. Rouen 1164); fu monaco a Cluny, poi abate a Reading. Dal 1130 arcivescovo di Rouen, lottò per la riforma del clero nella sua diocesi e contro gli eretici di Nantes, [...] ai quali rivolse i suoi Dialoghi. Non va confuso con l'omonimo U. di A., detto anche di Ribemont, che mise in versi il Pentateuco, e scrisse altre poesie di argomento religioso ...
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Cisterciense (Auxerre 1115 circa - Hautecombe, Savoia, dopo il 1188), segretario di s. Bernardo, abate di Igny (1157) e di Clairvaux (1161) e poi di Fossanova (1170) e di Hautecombe (1176-88). È autore [...] di una vita di s. Bernardo (incompleta), di un importante commento al Cantico dei Cantici, di un Libellus contra capitula Gilberti Pictaviensis, di una vita di Pietro di Tarantasia e di sermoni ...
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Benedettino (Dublino 1858 - Ealing, Londra, 1933). Superiore del collegio di Cambridge (1896-1904), abate di Downside (1906-22) e presidente della Congregazione benedettina inglese (1911-21), studiò il [...] monachesimo antico e benedettino (edizione del testo greco della Historia Lausiaca di Palladio, 1898-1904, e della Regola di s. Benedetto, 1912 e 1927); diede anche importanti contributi alla storia del ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).