Monaco (sec. 7º) in Luxeuil, poi (657) abate di Corbie, dove era ancora nel 662. Nel 681 era vescovo, forse di Amiens. Scrisse i Versus de sex etatis (sic) et mundi principio, ritmo abecedario in 25 quartine [...] tratto dalla Bibbia, e i Versus de Asia et de universi mundi rota, descrizione geografica delle parti del mondo, e specialmente dell'Asia e dell'Europa, desunta da Isidoro ...
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Scrittore (1250-1331), benedettino, nativo della Stiria; abate di Admont (1297-1327), è autore di numerosi trattati di teologia, filosofia, scienze naturali e politica. Tra questi, soprattutto notevoli [...] sono il De regimine principum (pubbl. 1725) e il De ortu et fine romani imperii (pubbl. 1553), in cui combatte le teorie curiali e prevede imminenti la fine del Sacro Romano Impero e la venuta dell'Anticristo ...
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Cronista tedesco (m. 1223), benedettino, dal 1222 abate di S. Biagio (Baden). Gli è attribuita la continuazione della cronaca di Ottone di Frisinga (Continuatio Sanblasiana), per il periodo da Corrado [...] III alla morte di Filippo di Svevia (1146-1208). Pur essendo egli fautore della casa di Svevia, la sua esposizione non difetta tuttavia di obiettività ...
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Avventuriero e poeta (Livorno 1743 - Vicenza 1803). Abate, poi militare, poeta (1775-77) dei teatri cesarei a Vienna, poco fortunato riformatore del teatro a Napoli (1787), di nuovo poeta del teatro imperiale [...] a Vienna (1793), sempre povero e malaticcio. È il più famoso autore italiano di "drammi lacrimosi" (il più noto: I solitarii, 1770). Scrisse un lungo lubrico poema, La Corneide, un poema contro la Rivoluzione ...
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Letterato e archeologo (Firenze 1774 - ivi 1832). Abate; antiquario agli Uffizi; segretario della Crusca, di cui scrisse la storia; autore di numerosi scritti accademici. Studiò il vernacolo fiorentino, [...] che costituì il linguaggio di quattro argute e felici commedie: Le gelosie della Crezia e La ragazza vana e civetta (pubbl. col tit. di Saggio di scherzi comici, 1819); La Crezia rincivilita per la creduta ...
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Teologo benedettino (Angers 1070 circa - ivi 1132), abate di Vendôme (1093) e cardinale (1094 circa) di S. Prisca, prese viva parte alla lotta delle investiture, in difesa della riforma ecclesiastica; [...] fu procuratore di Urbano II e Pasquale II che ospitò a Vendôme; partecipò ai concilî di Clermont (1095) e di Reims (1131). Tra i suoi scritti, Sermones, trattati (De corpore et sanguine Domini; De ordinatione ...
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Monaco, prelato e diplomatico (m. Roma 1153), abate di Gorze. Cardinale (1134 circa), fu incaricato d'importanti missioni in Germania: una prima volta, per facilitare l'elezione dello svevo Corrado II [...] che incoronò in Aquisgrana (13 marzo 1138) e del quale fu consigliere fino al 1142; una seconda volta, come latore di messaggi da parte del pontefice Eugenio III allo stesso Corrado, che accompagnò come ...
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Benedettino (n. Langham, Leicester - m. Avignone 1376). Abate di Westminster (1349), vescovo di Ely (1362) e cancelliere del regno (1363), poi arcivescovo di Canterbury (1366). Creato cardinale (1368) [...] contro il volere di Edoardo III, che gli sequestrò le rendite dell'arcivescovado, dovette rinunciare alla sede; riappacificatosi così con il re, ebbe nuovi benefici in Inghilterra. Vescovo suburbicario ...
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Letterato, politico e giornalista spagnolo noto come abate Marchena (Utrera 1768 - Madrid 1821). Passato in Francia in piena Rivoluzione, ebbe poi una vita particolarmente agitata. Fornito di vivace erudizione [...] umanistica, pubblicò sapienti mistificazioni di Petronio e di Catullo: tradusse da Voltaire e da Molière, scrisse una tragedia di forme classiche, Polixena, delle Lecciones de filosofía moral (1820), piccoli ...
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Teologo, benedettino (Liegi 1075 circa - Deutz 1130), abate di S. Eriberto di Deutz (1120). Rappresentante, accanto a Bernardo di Chiaravalle, della tendenza antidialettica, la sua vasta opera ha carattere [...] prevalentemente esegetico (il De sanctissima Trinitate et eius operibus), anche quando affronta problemi schiettamente teologici (De voluntate Dei e De omnipotentia Dei, scritti in polemica con Anselmo ...
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abate
(o abbate) s. m. [lat. tardo abbas -atis, voce di origine aramaica; v. abba]. – 1. a. Superiore di un monastero autonomo (sui iuris), di cui regola e dirige tutta la vita materiale e spirituale; è ufficio e dignità ecclesiastica maggiore,...
abat-jour
‹abà ˇ∫ùur› s. m., fr. (propr. «smorza-luce»). – 1. Paralume. 2. Lampada con paralume, e in partic. lampada da comodino. In Italia, è stato usato talvolta anche al femm.: la luce celeste della abat-jour (Pratolini).