L'agricoltura
Sante Bortolami
I. "Non ara, non semina, non vendemmia"
È fin troppo nota l'immagine dei Veneziani suggerita dal commentatore delle Honorantie civitatis Papie al principio del secolo [...] dedicato a "città e contado" in un classico quale Gioacchino Volpe, Studi sulle istituzioni comunali di Pisa nel medioevo, Firenze ricordare, senza pretesa di completezza, che Domenico Contarini fu abate di S. Nicolò al Lido tra il 1152 e il ...
Leggi Tutto
Culto e liturgia
Silvio Tramontin
L'origine di Venezia è - come ben si sa tutta avvolta nella leggenda, almeno fino all'invasione longobarda, anche se nella leggenda c'è sempre un fondo di verità [...] il severo richiamo di papa Pasquale, nel 1108, a vescovi e abati, al doge e al popolo stava a testimoniarlo) si era preoccupati , Nascita di un mito, in AA.VV., Studi storici in onore di Gioacchino Volpe, I, Firenze 1958, pp. 451-452 (pp. 447-479).
...
Leggi Tutto
La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] numerosi altri esponenti dei gruppi dirigenti risorgimentali, fossero ministri come Gioacchino Pepoli e Matteucci, o deputati e pubblicisti come Gabriele e di idee filo-rosminiane, il geologo e abate lombardo riteneva che l’identità culturale e la ...
Leggi Tutto
PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] Madonna con il Bambino per la chiesa di S. Angelo a Vico l'Abate (San Casciano in Val di Pesa, Mus. Vicariale d'Arte Sacra). Si nascosta, mentre nello scomparto di sinistra sono raffigurati Gioacchino in attesa in una stanza attigua, e un bambino ...
Leggi Tutto
Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] le implicanze e le conseguenze che la venuta dell’abate lombardo a Torino per volontà degli ambienti liberali e in Italia (1820-1830), Brescia 1968, p. 281.
5 M. Tesini, Gioacchino Ventura, cit., p. 35.
6 S. Fontana, La controrivoluzione cattolica in ...
Leggi Tutto
La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] legittimava a una dimensione pienamente liberale; nel caso di Gioacchino Volpe, ugualmente datando all’indomani della caduta di in una complessiva proposta istituzionale pose però mano l’abate Vincenzo Gioberti, il cui Primato civile e morale degli ...
Leggi Tutto
PITTURA bizantina
T. Velmans
La p. bizantina fece la sua comparsa solo due secoli dopo la fondazione di Costantinopoli nel 324 e ben dopo la suddivisione dell'Impero romano nella parte occidentale e [...] un incendio.In Italia, intorno al 1066, l'abate Desiderio fece ricostruire il monastero di Montecassino e chiamò La decorazione delle chiese serbe e macedoni di Ss. Anna e Gioacchino a Studenica, di Gračanica, di Staro Nagoričino presso Kumanovo, di ...
Leggi Tutto
Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] volume della sua Storia del Cristianesimo. L’abate benedettino di Solesmes attaccò ripetutamente dalle colonne di tutela spirituale». Naturale quindi, che nel Medioevo, sino a Gioacchino da Fiore, la conversione di Costantino fosse apparsa come «l’ ...
Leggi Tutto
Gregorio XVI
Giacomo Martina
Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Belluno (allora nella Repubblica veneta) il 18 settembre 1765, da Giovan Battista notaio, e Giulia Cesa, anch'essa figlia di un notaio. [...] ricordo di Gregorio XV, fondatore di Propaganda, di Gregorio Magno, già abate al Celio, e di Gregorio VII. Il 6 febbraio Cappellari, e arcivescovo di Imola. Si pensi a Giuseppe Gioacchino Belli coi sonetti romaneschi, poesia che coglie obiettivamente ...
Leggi Tutto
Un popolo di santi
Roberto Rusconi
Sommario: Il santo patrono nelle città italiane ▭ I luoghi della santità ▭ La fitta rete delle riforme monastiche ▭ La santità di funzione dei papi ▭ I santi cittadini [...] , e parte ancora, o scritte, o volgarizzate dal padre abate don Silvano Razzi Camald. [...], Firenze 1593; Delle vite de , e «Si un schertro nun è ttutto, s’aripezza». Giuseppe Gioacchino Belli e le catacombe romane [per due sonetti del 1833], in ...
Leggi Tutto