Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La rinascita delle matematiche
Pier Daniele Napolitani
Il problema
Quando, sul finire del 17° sec., nasce il nuovo universo newtoniano, al tempo stesso vedono la luce nuovi oggetti matematici (polinomi, [...] il Duecento e il Cinquecento e che sono intimamente legate a istituzioni quali le università, le corti, le scuole d’abaco. Non si potrà, di conseguenza, dar conto compiuto di tale complessità in queste poche pagine. Ci limiteremo a presentarne alcuni ...
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Il Rinascimento. Verso una nuova matematica
Enrico Giusti
Paolo Freguglia
Pier Daniele Napolitani
Pierre Souffrin
Verso una nuova matematica
Introduzione
di Enrico Giusti
A chi si volga alla matematica [...] anche l'epoca in cui la tradizione delle scuole d'abaco raggiunge il suo massimo sviluppo con la codificazione che Luca Vaticana), la traduzione di Giacomo influenza sia il Trattato d'abaco e il De quinque corporibus regularibus di Piero sia la Summa ...
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FIBONACCI, Leonardo (Leonardo Pisano)
Maria Muccillo
Nacque a Pisa, nel quartiere di mezzo, verso il 1170, da Guglielmo della famiglia Pisana del Bonacci.
Tale famiglia risulta presente nella città fin [...] commerciale che il F. attribuiva alla scienza matematica e si trovano risolti o, per lo meno, impostati, come già nel Liber abaci, un gran numero di problemi "curiosi": sono indicati rapporti di misure e monete in uso presso i diversi popoli e vi si ...
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PACIOLI, Luca
Francesco Paolo Di Teodoro
PACIOLI, Luca. – Nacque a Sansepolcro (allora Borgo Sansepolcro), presso Arezzo, attorno al 1446-48, da Bartolomeo, piccolo allevatore e coltivatore, e da Maddalena [...] a c. 74r, invece, la trattazione del Particularis tractatus circa corpora regularia et ordinaria è excerptum pierfrancescano dal Trattato d’Abaco. Il problema «del modo a far li stagiuoli e tavola de scemi in ogni luogo», e una tavola della seconda ...
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Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] una o due file di foglie di acanto, i cui caulicoli e relativi elici sostituirono le volute sotto i 4 angoli dell’abaco (tempio di Apollo a Basse ecc.). L’o. corinzio ebbe grandissima diffusione nell’architettura romana, che ne sviluppò e arricchì le ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Teoria e pratica nel Medioevo
Guy Beaujouan
Teoria e pratica nel Medioevo
L'Alto Medioevo
Il giudizio negativo, talvolta velato di [...] tra i molti dati su Firenze, una cifra oscillante tra 1000 e 1200 bambini i quali frequentavano sei diverse scuole d'abaco in città.
In ambito geometrico, sulla scia della Practica geometriae di Ugo di San Vittore si svilupparono una serie di manuali ...
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In matematica, il sistema dei numeri e la loro rappresentazione grafica. Nell’uso comune, il procedimento con cui vengono contraddistinti con numeri i singoli elementi di una successione, e il risultato [...] di Leonardo Fibonacci (1202), preceduto da un trattato sul computo di Guido d’Arezzo nel quale si usavano le cosiddette figure d’abaco (fig. L).
L’uso del principio di posizione è generale, ossia non è affatto limitato alla sola n. con base 10. L ...
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Scienza indiana: periodo classico. Matematica
Takao Hayashi
Matematica
'Gaṇita' ('matematica')
Prima dell'introduzione e diffusione dell'astrologia oroscopica e dell'astronomia matematica nella società [...] vissuto nel IV o nel V sec. d.C., usa come metafora una sorta di abaco, in cui un dischetto ha il valore di un'unità, una decina, un centinaio regola per cui 5+0=5. Diverso è il caso dell'abaco, in cui non esiste un simbolo per le posizioni mancanti.
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Algebra, geometria, indivisibili
Enrico Giusti
Primi progressi nell’algebra
Dopo un periodo di gestazione lungo tre secoli, l’algebra è la prima disciplina in cui nel Cinquecento si registrano sostanziali [...] applicare a questi le costruzioni e i teoremi degli Elementi di Euclide. Il primo approccio è comune alla maggior parte dei libri d’abaco; il secondo, che risale ad al-Ḫwārizmī (Abū Ǧa‛far Muḥammad ibn Mūsā al-Ḫwārizmī, 780 ca.-850 ca.), è alla base ...
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Numeri, calcoli, misure
Anna Parisi
L'invenzione dei numeri
Fin da tempi antichissimi gli esseri umani sapevano contare. L'uso dei numeri rendeva possibile la risoluzione di molti problemi legati alla [...] tavolette divise in colonne su cui venivano poggiate alcune pietruzze o 'calcoli' (in latino, 'pietruzza' si dice calculus). Gli abachi erano molto diffusi anche in Cina e in Giappone. La loro forma può essere diversa ma il principio di funzionamento ...
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abaco
àbaco s. m. [dal lat. abăcus, gr. ἄβαξ -ακος «tavoletta»] (pl. -chi). – 1. a. Tavoletta rettangolare usata dagli antichi per eseguire i calcoli; quello dei Romani, per es., portava due serie di otto asticciole in cui scorrevano gettoni...
abaca
abacà (o àbaca) s. m. [dallo spagn. abacá, che è da una voce indigena dell’isola di Luzon, nelle Filippine]. – Fibra tessile, nota anche con il nome di canapa di Manila, ricavata dai picciòli delle foglie di una pianta tropicale, Musa...