Filologa, critica e scrittrice italiana (Milano 1915 - ivi 2002); prof. di storia della lingua italiana dal 1962, prima all'univ. di Lecce, poi a Pavia, dove istituì il Centro di ricerca sulla tradizione [...] dell'Accademia della Crusca. Editrice di testi antichi e attenta studiosa dei problemi linguistici e metodologici connessi a questa attività (cfr. la raccolta di saggi Storia della lingua e storia dei testi, 1989) e di alcuni aspetti della cultura ...
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Poetessa (Marino, Roma, 1490 - Roma 1547). Figlia di Fabrizio, che era nipote di papa Martino V, e di Agnese di Montefeltro, figlia del duca Federico di Urbino. Sposò nel 1509 Ferrante d'Avalos, marchese [...] sua vedovanza quasi sempre nei monasteri, dapprima a Roma, poi a Montecassino e infine a Orvieto (ma al termine della sua vita era di nuovo a Roma nel convento delle Benedettine). Per la devozione al marito, per la purezza dei costumi, per lo spirito ...
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Filologo e dantista italiano (Taviano, Sambuca Pistoiese, 1867 - Firenze 1941); dapprima bibliotecario, poi prof. di letteratura italiana nelle univ. di Messina (1901-12) e di Firenze (1923-37); dal 1912 [...] dal 1920, gli Studi danteschi (da lui fondati e giunti, sotto la sua direzione, al vol. XXVII); numerosi i suoi volumi di saggi , fecondo indirizzo ponendo il B., insieme con V. Rossi, a capo d'una vera e propria scuola italiana che contempera il ...
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Poeta (Savona 1552 - ivi 1638). Visse in Liguria, a Roma e a Firenze aiutato da varî mecenati (Carlo Emanuele I, Ferdinando I, i Gonzaga, i Medici) ed ebbe come maestri Paolo Manuzio e Sperone Speroni. [...] una leggera, gradevole, musicale imitazione del Ronsard (famose: Belle rose porporine, La violetta, e qualche altra). L'importanza storica del Ch. consiste essenzialmente nel fatto che a lui risale l'Arcadia, nel suo sforzo di rifarsi alla tradizione ...
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Umanista (Venezia 1453 - Roma 1493); professò filosofia a Padova (1474-75); nel 1483 fu eletto senatore; nel 1484 aprì a Venezia, in casa sua, una scuola per leggere Aristotele, e nel 1490 (nominato ambasciatore) [...] Castigationes plinianae et in Pomponium Melam (1492-93), uniche opere stampate mentre era ancora in vita, sono da ricordare la traduzione latina della Retorica di Aristotele (1478-79; pubbl. post., 1544), gli In Dioscoridem corollarii (1481-82; pubbl ...
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Particolare tipo di narrativa, connesso con il mondo del soprannaturale, nato negli anni 1920 negli Stati Uniti, con Weird tales e altre riviste analoghe. Da molti la f. è considerata come un sottogenere [...] si trova continuamente in balia di forze imponderabili come la magia e la stregoneria, il destino e l’ingerenza divina, e sono soprattutto evidenti nel tipo di f. che si riallaccia a un universo modellato sul mondo delle saghe medievali nordiche e ...
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Letterato (Firenze 1590 - Iesi 1643). Ingegno assai precoce, le sue doti gli valsero ben presto la protezione di G. B. Strozzi e l'attenzione del granduca. Decisivo fu l'incontro, nel 1608, con Galilei; [...] e in particolare dal 1610 e almeno fino al 1633, frequenti saranno gl'incontri, prima a Firenze e poi a Roma, e soprattutto ricchissimo (e prezioso per la biografia galileiana) lo scambio epistolare: Galilei lo metterà al corrente delle sue scoperte ...
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Umanista (n. Firenze 1424 - m. nel Casentino 1498). Lettore di poesia e oratoria nello Studio dal 1458, dal 1467 fu cancelliere di parte guelfa, poi scrittore di lettere pubbliche presso la Signoria. Imbevuto [...] di neoplatonismo, la sua opera maggiore sono le Disputationes camaldulenses (4 libri, pubbl. nel 1480 circa), discussioni assertore. Il suo fortunato commento alla Commedia fu stampato a Firenze nel 1481 da Niccolò della Magna con incisioni derivate ...
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Scrittore italiano (Napoli 1861- Catania 1927). Siciliano d'origine, visse per alcuni anni (intorno al 1890) a Milano, dove esercitò la critica letteraria sul Corriere della sera; poi tornò in Sicilia. [...] d'origine spagnola, gli Uzeda, riuscì spesso a trovare un felice equilibrio fra il rigore della documentazione storica e la libertà dell'invenzione e della rappresentazione artistica. Altre opere: La sorte, 1887, che raccoglie sette racconti (primo ...
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Letterato (Mantova 1718 - ivi 1808). Gesuita dal 1738, insegnò a Brescia, Bologna, Venezia, poi a Modena, viaggiò in Italia e fuori, e in Francia conobbe il Voltaire, di cui restò amico. Sotto Napoleone [...] e dello stesso B. (1757). In esse il B. finge che Virgilio scriva agli arcadi, giudicando severamente tutta la letteratura italiana, a cominciare dalla Commedia di Dante, della quale salva un migliaio di versi e pochi episodî. Alla reazione suscitata ...
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a la coque
à la coque ‹a la kòk› locuz. fr. (propr. «al guscio»), usata in ital. come agg. – Nel linguaggio gastronomico, solo nella locuz. uovo à la coque (parzialmente italianizzato alla coque), uovo tenuto per 2-3 minuti in acqua in ebollizione...
a la belle etoile
à la belle étoile ‹a la bèl etu̯àl› locuz. fr. (propr. «alla bella stella»). – A cielo scoperto, a cielo sereno; si usa nelle frasi dormire, albergare à la belle étoile, dormire all’aperto, spec. di chi non ha o non trova...