Scrittore italiano (Polizzi Generosa, Palermo, 1882 - Fiesole 1952); prof. di letteratura tedesca nelle univ. di Torino (1909-10) e di Roma (1910-17), poi nell'Accademia scientifico-letteraria di Milano [...] (fra cui Goliath, the march of fascism, 1937; trad. it. 1946). Postume sono apparse alcune raccolte di suoi articoli e saggi: Da Dante a Thomas Mann (a cura di G. Vallese, 1958); La città assoluta e altri scritti (a cura di M. Robertazzi, 1962), ecc. ...
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Critico letterario italiano (Perugia 1913 - Roma 1997); prof. di letteratura italiana dal 1948, ha insegnato nelle univ. di Genova, di Firenze e (dal 1964) di Roma; socio nazionale dei Lincei (1977). Allievo [...] delle Operette morali (1987) e Pensiero e poesia nell'ultimo Leopardi (1989), nonché la raccolta delle Lezioni leopardiane (a cura di N. Bellucci, con la collab. di M. Dondero, 1994). È stato deputato alla Costituente per il PSIUP. Testimonianza ...
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Manganèlli, Giorgio. - Scrittore e saggista italiano (Milano 1922 - Roma 1990). Fu esponente di rilievo del Gruppo 63, del quale ha rappresentato gli aspetti più paradossalmente tradizionalisti, tra il [...] di periodici e quotidiani, tra cui Il Corriere della sera e Il Messaggero. Postumi sono stati pubblicati a cura di E. Flamini La palude definitiva (1991), Esperimento con l'India (1992) e Il presepio (1992) e, più recentemente, Esiste Ascoli ...
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Scrittore italiano (Villacidro, Cagliari, 1909 - Roma 1977). Nei suoi racconti e romanzi (La sposa in città, 1939; San Silvano, 1939; Michele Boschino, 1942; Racconti vecchi e nuovi, 1945; Storia del principe [...] 1961; Eleonora d'Arborea, 1964; Paese d'ombre, 1972; La scelta, post., 1978) appare inteso ad accordare il mondo della realtà dell'originaria ispirazione veristica. I personaggi tendono a dissolvere la loro identità in una atmosfera mitica e allusiva ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] vanità: lo sbocciare e il fruttificare della speranza in Silvia, in Nerina, in sé stesso giovane, la morte e la vita stessa che la tradiscono, in A Silvia e nelle Ricordanze; l'aspettativa d'una gioia che non verrà, nelle appena accennate figure del ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] gli fu preferito sulla cattedra di matematica dell'università di Bologna. Due anni dopo, nel 1589, gli venne assegnata la cattedra di matematica a Pisa. L'immagine corrente di un G. pratico e deciso sperimentatore si deve in gran parte al suo primo ...
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Poeta latino (Venosa 65 a. C. - Roma 8 a. C.). Nacque da padre libertinus, come egli stesso dice, e fu educato a Roma, dove ebbe come primo maestro Orbilio; compiuti i vent'anni si recò ad Atene, a completare [...] e della lirica greca (Odi), già usati dai neoteri, ma condotti da O. F. a una regolarità di forme e a una perfezione che rimarranno poi classiche. Nelle odi prevalgono la strofe saffica e le varie strofe alcaiche, oltre le asclepiadee. Se O. F. cerca ...
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Pseudonimo dello scrittore Ettore Schmitz (Trieste 1861 - Motta di Livenza 1928). È ritenuto uno dei principali esponenti della cultura mitteleuropea. Nei suoi tre romanzi Una vita (1892, ma con data 1893), [...] 'Indipendente e poi al Piccolo di Trieste. Da ricordare, infine: il Diario per la fidanzata. 1896 (a cura di B. Maier e A. Pittoni, 1962); l'Epistolario, primo dei 4 volumi di Opera omnia (a cura di B. Maier, 1966-69); il Carteggio tra S. e Montale ...
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Poeta dialettale (Roma 1858 - ivi 1940). Fra i più significativi esponenti dei «XXV della Campagna Romana», P. dal 1930 fece parte dell'Accademia d'Italia. A consacrare definitivamente la sua fama di poeta [...] serenata (1882), che comprendono, in una sintesi vigorosa, già tutti gli elementi della sua poesia: in particolare la tendenza a epicizzare il fatto di cronaca e il quadro d'ambiente, non al modo di Belli, da cui P. pur prende le mosse, ma secondo un ...
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Storico e letterato (Vignola 1672 - Modena 1750). Ecclesiastico, M. orientò tutta la sua opera di storico entro un'intuizione e concezione del mondo adeguata alle esigenze della sua fede. Compilò la monumentale [...] cui curò l'edizione delle rime. Nel 1700 fu chiamato a dirigere la biblioteca modenese del duca Rinaldo I d'Este. La corte estense gli offrì ogni comodità di studio: M. trovò a Modena le condizioni di tranquillità necessarie al suo lavoro. Da allora ...
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a la coque
à la coque ‹a la kòk› locuz. fr. (propr. «al guscio»), usata in ital. come agg. – Nel linguaggio gastronomico, solo nella locuz. uovo à la coque (parzialmente italianizzato alla coque), uovo tenuto per 2-3 minuti in acqua in ebollizione...
a la belle etoile
à la belle étoile ‹a la bèl etu̯àl› locuz. fr. (propr. «alla bella stella»). – A cielo scoperto, a cielo sereno; si usa nelle frasi dormire, albergare à la belle étoile, dormire all’aperto, spec. di chi non ha o non trova...