Naturalista (Roma 1585 - Acquasparta 1630); fondatore (1603) dell'Accademia dei Lincei, alla quale dedicò tutte le sue energie, curando o promuovendo a sue spese varie pubblicazioni scientifiche collegiali [...] che ne fa l'iniziatore della microscopia dei vegetali. Nel 1625 pubblicò l'Apiarium, oggi rarissimo, che è la prima opera a stampa contenente osservazioni su esseri viventi esaminati al microscopio. Nel 1624 il C. scoprì, nel suo feudo di Acquasparta ...
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Botanico, agronomo, naturalista italiano (Modena 1852 - Roma 1920). Socio nazionale dei Lincei (1906). Studiò la peronospora, proponendo come mezzo di cura la poltiglia bordolese, all'uno per cento. È [...] facoltà di scienze naturali dell'università di Roma la cattedra di patologia vegetale: di essa, del resto, egli era stato tra i primi a sostenere il carattere di scienza autonoma ed aveva ottenuto, dopo accese perorazioni, che venisse inclusa negli ...
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Botanico italiano (Chiavari 1833 - Napoli 1905); prof. di botanica nelle univ. di Genova, Bologna e Napoli. Socio nazionale dei Lincei (1900). Il suo primo scritto sulla fecondazione delle Asclepiadee [...] -1903), Studî di geografia botanica (1897), Studî fillotassici (1895). La biologia vegetale, come scienza che evidenzia la plasticità e l'adattamento degli organismi, è anche la più adatta a far conoscere le leggi evolutive: D. infatti accettò, con ...
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Naturalista (Napoli 1567 - ivi 1640), si dedicò specialmente alla botanica sottolineando l'importanza del fiore e del seme per la classificazione delle piante; fu definito da Linneo "primo di tutti i botanici". [...] l'incisione calcografica sostituì per la prima volta l'immagine xilografica la prima dimostrazione moderna dell'origine organica delle glossopetre e, in generale, dei fossili. Coltivò la musica e costruì uno strumento a cinquanta corde descritto ne La ...
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Medico e naturalista enciclopedico (Bologna 1522 - ivi 1605), lettore nello studio bolognese, di cui fondò l'Orto botanico (1568). Scrisse una storia degli animali, ornata di buoni disegni, della quale [...] lui raccolto, presso l'università di Bologna. Importante anche la sua opera giovanile Statue antiche della città di Roma (1542 Antichità della città di Roma di Lucio Mauro. L'A. è un tipico rappresentante dell'indirizzo naturalistico enciclopedico dei ...
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Botanico (Sarzana 1775 - Bologna 1868), prof. di botanica nell'univ. di Bologna dal 1815 al 1837; la sua opera principale è la Flora italica (10 voll., 1833-54) alla quale collaborarono quasi tutti i botanici [...] si occupò pure di piante esotiche. I suoi erbarî e la sua biblioteca furono donati all'istituto botanico dell'università di Bologna (Bologna 1804 - ivi 1878), che arricchì le raccolte paterne e si dedicò soprattutto a ricerche sugli alberi da frutto. ...
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Botanico italiano (Casinalbo, Modena, 1865 - ivi 1950), prof. di botanica nell'univ. di Firenze. Con numerosi contributi illustrò la flora dell'Italia e quella delle colonie italiane. Tra le sue opere: [...] Flora analitica d'Italia (1896-1908), in collab. con G. Paoletti e A. Béguinot, alla quale aggiunse l'Iconographia florae italicae, in collab. con G. Paoletti: in questa sono figurate in circa 4400 illustrazioni tutte le specie e molte varietà; nel ...
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Botanico (Castelgrande 1804 - Napoli 1866); direttore (1828) dell'Orto botanico di Palermo, passò a Napoli, dove insegnò per qualche anno all'istituto veterinario. Assunto poi presso il ministero dell'Agricoltura, [...] ne fu licenziato per i suoi sentimenti liberali. Fu (1857) a Pavia e dopo il 1860 a Napoli. G. fu soprattutto anatomista ed embriologo; inoltre studiò la flora della Sicilia, la biologia del fico e i batterî delle Leguminose, le cui forme degenerate ...
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Botanico (Piazza Armerina 1708 - Roma 1789), gesuita; insegnò matematiche nelle scuole del suo ordine. Nella sua opera La natura e coltura de' fiori (3 voll., 1767-68) si rivelò acuto osservatore dei fenomeni [...] , questione ai suoi tempi non ancora risolta, scoprendo la fecondazione incrociata per mezzo degl'insetti, e apportò notevoli contributi alla questione degli ibridi e delle razze delle piante coltivate e a varie questioni di ecologia vegetale. ...
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Medico e botanico (Gualdo Tadino 1529 - Viterbo 1590); dal 1557 lettore dei semplici a Roma; scrisse varie opere d'igiene e di botanica, di cui la più celebre è l'Herbario novo (1585), sulle piante medicinali. ...
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a la coque
à la coque ‹a la kòk› locuz. fr. (propr. «al guscio»), usata in ital. come agg. – Nel linguaggio gastronomico, solo nella locuz. uovo à la coque (parzialmente italianizzato alla coque), uovo tenuto per 2-3 minuti in acqua in ebollizione...
a la belle etoile
à la belle étoile ‹a la bèl etu̯àl› locuz. fr. (propr. «alla bella stella»). – A cielo scoperto, a cielo sereno; si usa nelle frasi dormire, albergare à la belle étoile, dormire all’aperto, spec. di chi non ha o non trova...