Locus desperatus (Einaudi, 2024) è una faccenda di conti in sospeso, come alcune che riguardano certi fantasmi. E Mari è sempre stato fantasma. In Fantasmagonia, ci aveva insegnato molte cose e ci aveva [...] chiedere Tibullo o Catullo e sentirsi rispondere Properzio!», p. 17), mentre si guarda indietro («Ero qualcuno, sì, han fatto la croce anche a me», p. 19), si sente di appartenere eppure sa di essere stato sempre altro e altrove («Qui stavo e qui ...
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Luca ZulianiL’accidentato percorso di un dantismo: «bufera»«Giornale di storia della lingua italiana», anno II, fascicolo II, dicembre 2023, pp. 10-42 Docente di Linguistica italiana presso il Dipartimento [...] motivi era che, nel quinto canto, di pioggia o grandine o neve non c’è traccia. Ma, appunto, la bufera nel senso originario non ha nulla a che fare con la pioggia o la grandine; e la bufera infernale non agita e trascina eternamente «per l’aere perso ...
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Nel film Totò, Peppino e... la dolce vita del 1961, Totò dice a Peppino che i fotografi si chiamano “paparazzi”, ma l’altro intende materazzi. La parola gli è nuova e sconosciuta, e la interpreta attraverso [...] vita di Federico Fellini del 1960. Il film fu pensato per coprire le spese sostenute dalla produzione per ricreare a Cinecittà la via Veneto e altri ambienti della pellicola del regista riminese. Che Totò abbia coniato, proprio in quella occasione ...
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L’«eponimia monetale» (Caltabiano/Colace 1987), ovvero l’uso di derivare i nomi (ufficiali e/o popolari) delle monete dai nomi propri dei rispettivi emittenti, è un fenomeno noto fin dall’antichità, come [...] o anche paoletti furono detti i pezzi d’argento da 10 baiocchi), e fu esteso a monete di altri stati italiani, fra i quali il Granducato di Toscana, dove la parola assunse anche il senso di moneta in genere o somma di denaro, specialmente se modesta ...
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Nella descrizione ufficiale dello stemma del comune di Gazzaniga, nel Bergamasco, si legge: «Partito di rosso e oro, al monte di tre cime di verde all’italiana, sulla più alta delle quali poggia una Gazza [...] nobile del blasone – si raffigura stilizzata, in atto di attaccare, col petto e la testa piegata a destra, gli artigli a uncino e distesi, le ali spiegate, la coda ornamentale e le penne a ventaglio. Il toro e il bue sono rappresentati con le corna ...
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Quando si parla di deonomastici (o deonimici) uno degli esempi più gettonati è quello di jeans, che nel Cinquecento, nell’inglese d’America, era la denominazione della città di Genova e passò a designare [...] richiamati da Migliorini è indicativa di come i deantroponimici siano tipici del linguaggio della medicina, del quale è nota, la tendenza a servirsi anche di espressioni polirematiche (cioè formate da più parole) in cui un nome proprio è preceduto da ...
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Sfogliando la sezione Atlante del pregevole libretto di Enzo Caffarelli intitolato Parole comuni da nomi propri è possibile fare il giro del mondo attraverso 1.072 deonimici, classificati attraverso le [...] annoverano non meno di 66 deonimici. Attraverso un campione (massimo tre deonimici per tipologia), proviamo a saggiarne la ricchezza e la varietà, ricostruita attraverso le fonti bibliografiche e lessicografiche già citate, cui si aggiungono il DELIn ...
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Come rileva Andrea De Benedetti (2020, p. 13), lo spagnolo è, «dopo l’inglese e il francese, l’idioma straniero che ha fornito il maggior apporto alla nostra lingua in fatto di prestiti», specialmente [...] , ad altre organizzazioni rivoluzionarie armate dell’America latina); l’uso di tupamaro è stato poi esteso a indicare generalmente chi pratica la guerriglia urbana. Va notato qui anche l’uso, connotato politicamente, dell’etnico cileno col valore di ...
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Su ok è già uscita nel 2015 una scheda Treccani (Treccani 90° - 1925/2015, 90 anni di cultura Italiana - 1951okay) in occasione del novantennale dell’Enciclopedia. Ci sono però alcune cose ancora da dire [...] una tale mole di documenti che sostenere cose diverse dalle sue, oggi, non è così semplice.Dunque, la vicenda comincia con una mania (a craze, come la definisce Read in un articolo intitolato The First Stage in the History of O.K., in «American ...
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Edmond Rostand, nell’opera teatrale Cyrano de Bergerac, alla domanda: «Ma poi che cos’è un bacio?», fa seguire la risposta: «un bacio è un apostrofo rosa tra le parole "t'amo"»: aforisma quest’ultimo che [...] varietà e del tabarin sono carnali, fortemente erotici, peccaminosi» (Ranieri 2016), citando come esempi «La spagnola sa far così/ bocca a bocca/ la notte e il dì» (La spagnola, 1906), «Nei gorghi del piacer con folli baci / ella mi trascinò» (Come ...
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a la coque
à la coque ‹a la kòk› locuz. fr. (propr. «al guscio»), usata in ital. come agg. – Nel linguaggio gastronomico, solo nella locuz. uovo à la coque (parzialmente italianizzato alla coque), uovo tenuto per 2-3 minuti in acqua in ebollizione...
a la belle etoile
à la belle étoile ‹a la bèl etu̯àl› locuz. fr. (propr. «alla bella stella»). – A cielo scoperto, a cielo sereno; si usa nelle frasi dormire, albergare à la belle étoile, dormire all’aperto, spec. di chi non ha o non trova...
CLUVIAE (Cluviae)
A. La Regina
Località del Sannio, ricordata da Livio (ix, 31, 2-3) nella narrazione di avvenimenti dell'anno 311 a. C., da Tacito (Hist., iv, 5) quale luogo di origine di C. Helvidius C. f. Arn. Priscus (Prosop. Imp. Rom.,...
Vedi PIETRABBONDANTE dell'anno: 1965 - 1996
PIETRABBONDANTE
A. La Regina
Località del Molise a S di Agnone. Presso il paese moderno esistono cospicui resti di un centro sannitico, identificato dal Mominsen con la città di Bovianum Vetus (v.),...