Scrittore italiano (Rodi Garganico 1926 - Roma 2008). Collaboratore di vari giornali e periodici, nei suoi romanzi e racconti (Aria cupa, 1952; Dove abita il prossimo, 1954; I delfini sulle tombe, 1958; [...] La siesta, 1959; La cocuzza, 1960; Notturno d'albergo, 1961; Il calcinaccio, 1962; Le trombe, 1965; Andare a Liverpool, 1968; Offerta speciale, 1970; Le caste pareti, 1973; Ingannare l'attesa, 1979; L'uomo in cuffia, 1982), un umore comico-satirico, ...
Leggi Tutto
Poeta norvegese (Kristiansund 1889 - Oslo 1968), il maggiore della generazione tra le due guerre mondiali, formatosi in un'atmosfera di pessimismo e di disperato negativismo. Personale anche nelle prime [...] e a Nietzsche che a Marx, come ha dimostrato il suo ritiro dal comunismo militante nel 1938. Ha cantato, in fiera polemica contro ogni forma di dogmatismo politico e religioso, la figura dell'anarchico solitario (Hustavler "Le tavole della legge ...
Leggi Tutto
Narratore peruviano (Cajamarca 1925 - Westwood, California, 1998). Dopo studî di pittura e scultura a Lima, ha frequentato la University of California a Los Angeles, dedicandosi in particolare all'etnologia. [...] con gli indios Yaqui, presso i quali si è svolta la sua iniziazione al mondo del potere e della conoscenza magica. of Don Juan (1968; trad. it., A scuola dallo stregone, 1970), e ripresa nei libri successivi: A separate reality (1971; trad. it. 1972 ...
Leggi Tutto
Scrittore russo (Kazan´ 1932 - Mosca 2009), figlio della scrittrice Evgenija Ginzburg. Esordì (1960) con il romanzo breve Kollegi ("I colleghi") sui medici della nuova generazione; gli fece seguito nel [...] brevi Na polputi k lune ("A metà strada dalla luna", 1966) e Zatovarennaja bočkotara ("La tara delle casse", 1968), che un genere", sottotitolo: "alla ricerca di un genere"), dove a cercare un nuovo genere sono sia il protagonista, un prestigiatore, ...
Leggi Tutto
Scrittrice statunitense (Gore, Virginia, 1873 - New York 1947). Dopo aver svolto una prevalente attività giornalistica, fra il 1912 e il 1922 scrisse cinque romanzi di carattere prettamente autobiografico: [...] 1931). Negli ultimi anni produsse poco. Si segnalano, in particolare, la raccolta di racconti Obscure des tinies (1932), Lucy Gayheart (1935), dei romanzi, quasi sempre a struttura ciclica: l'artista in lotta per la sopravvivenza intellettuale in una ...
Leggi Tutto
Poetessa austriaca (Klagenfurt 1926 - Roma 1973). Ottenne il primo riconoscimento col premio conferitole dal "Gruppo 47" per le poesie riunite in Die gestundete Zeit (1953), nelle quali i motivi ideologici [...] sciogliersi in un dettato più lucido (vi compare spesso, al posto del metro libero, la strofa rimata), pur senza perdere di profondità. Di singolare interesse (a parte alcuni testi minori, fra i quali ricorderemo i radiodrammi Die Zikaden, 1955 e Der ...
Leggi Tutto
Pseudonimo dello scrittore francese Roger de la Perrière (Parigi 1925 - ivi 1962). Esponente della École des hussards, ostile al romanzo impegnato e all'influenza di J.-P. Sartre, giunse al successo con [...] bleu (1950), nei quali si avvertono echi di P. Drieu la Rochelle, H. M. de Montherlant e L.-F. Céline. Considerato il portavoce di un nuovo mal du siècle, N. non riuscì tuttavia a ripetere i suoi primi successi con i romanzi successivi (Perfide, 1950 ...
Leggi Tutto
Poeta tedesco (Heilbronn 1804 - Roma 1830). Ancora studente liceale a Stoccarda, scrisse il poema filosofico Phaeton (1823), liriche e lavori teatrali che rivelano la sua nostalgica propensione per il [...] trovare l'adeguata disciplina che consentisse ai suoi scritti di uscire interamente dall'ambito della semplice testimonianza. A Roma scrisse, fra l'altro, Bluthen der Muse aus Rom (1827) e Taschenbuch aus Italien und Griechenland für das Fahr 1829 (2 ...
Leggi Tutto
Poeta e critico statunitense (McAlester, Oklahoma, 1914 - Minneapolis 1972). Ha insegnato alla Harvard University e a Princeton. Il linguaggio poetico tormentato e complesso, la sintassi contorta sono [...] la rappresentazione efficace di una coscienza letteraria e morale investita dal senso della crisi contemporanea. Un rigoroso cerebralismo percorre l'intera sua produzione poetica, dai giovanili Poems (1942) e The dispossessed (1948), agli ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del poeta di lingua tedesca Paul Antschel (Cernăuti, Bucovina, 1920 - Parigi 1970). I genitori, di madrelingua tedesca, morirono in campo di concentramento nazista, ed è questa la prima esperienza, [...] quella della morte di milioni di ebrei, di cui C. intese farsi testimone. Dal 1947 a Vienna; poco dopo si stabilì a Parigi, assumendo la cittadinanza francese; studioso di germanistica e glottologia, insegnò all'École normale supérieure. Morì suicida ...
Leggi Tutto
Dio me l'ha data, guai a chi la tocca!
Dio me l’ha data, guài a chi la tócca! – Frase che si ritiene pronunciata da Napoleone I nel cingere la Corona ferrea, il 26 maggio 1805.
la1
la1 art. det. f. sing. [lat. ĭlla, femm. di ille «egli»]. – È il femminile corrispondente all’articolo maschile il, lo; si usa davanti a qualsiasi consonante e, generalmente con l’elisione, davanti a vocale: la casa, l’isola, l’unità....