CLAUDIA de' Medici, duchessa di Urbino
Gino Benzoni
Ultimogenita di Ferdinando I, granduca di Toscana, e di Cristina di Lorena, nacque a Firenze il 4 giugno del 1604, divenendo molto presto una pedina [...] una parte molto vile" - quella del "giumento" - portò sulle spalle "quasi tutti i comici et inoltre una soma ritratto di Vittoria della Rovere, in Bollettino d'arte, XIII (1919), p. 7; A. Huber, Gesch. Österreichs, VI, Gotha 1921, pp. 24 n. 1, 28, 32 ...
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CARRARA, Francesco da, il Vecchio
Benjamin G. Kohl
Nacque il 29 sett. 1325, probabilmente a Padova, primogenito di Giacomo (II) di Nicolò e di Lieta Forzatè. Poco si sa della sua fanciullezza: verosimilmente [...] e con lo zio Giacomino nel governo di Padova.
Il 19 dic. 1350 l'assassinio di Giacomo da parte di un parente a lui ostile portò il C. e suo zio Giacomino alla signoria. Eletti per acclamazione popolare la stessa notte dell'assassinio, i due Carraresi ...
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DELLA TORRE, Luigi
Gino Benzoni
Nasce probabilmente dopo la metà del Quattrocento, da Ginevra di Bertoldo da Spilimbergo - vale a dire quel "Pertholdus de Spegnimbergo", figlio di Venceslao e marito [...] del "rompimento della pace", viene data per falsa; G. Candido, Commentarii ... d'Aquileia, Venetia 1544, f. 74;L. Da Porto, Lettere..., a cura di B. Bressan, Firenze 1857, pp. 277 ss.; [N. De Monticoli], Descrittione del sacco ... in Udine..., Udine ...
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GALENI, Gian Dionigi (Uluch-Alì, Ulucciali)
Gino Benzoni
Nacque, stando a Gustavo Valente - lo studioso che più s'è sforzato di connotare la prima fase della vita del G. -, attorno al 1520, a Le Castella, [...] sia più presta et spedita". E "lettere di Costantinopoli" dell'11 giugno, indirizzate a Venezia, affermano - a detta del nunzio Castagna - che il G. s'è limitato aportarsi "a Navarino per fortificar quel forte". E sarebbe uscito in mare con circa ...
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FARNESE, Orazio
Donatella Rosselli
Nacque a Roma nel febbraio 1532, ultimo di cinque figli, da Pierluigi, figlio del card. Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III, e da Girolama di Ludovico Orsini, [...] in cambio delle nozze con il duca d'Orléans, di portare in dote Parma e Piacenza. In tal modo la Francia si erano riaccese le ostilità con Carlo V, e il 2 luglio giunse a Lione. Una volta in Francia, prese parte all'assedio di Metz, ffistinguendosi ...
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BIANDRATE, Guido di
Sofia Boesch Gajano
Figlio di Alberto, rimase orfano molto piccolo, dato che la madre, ricordata come contessa di Biandrate, senza precisazione del nome, partecipava all'assedio [...] prostrarsi ai piedi dell'imperatore, il B. "pro illis olim amicis suis miserabiliter perorans" portò lui stesso la croce dinanzi a tutta la moltitudine dei cittadini, commovendo tutti, ad eccezione dell'imperatore (Id., p. 63).
Dopo la resa di Milano ...
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EUGENIO III, papa
Harald Zimmermann
Quasi nulla si sa della sua vita prima che egli, il 15 febbr. 1145, salisse al soglio pontificio. La storiografia pontificia ufficiale del Medioevo riferisce soltanto [...] sia politici sia ecclesiastici, ma nella prassi prevalsero i compiti più specificamente diplomatici a scapito di quelli religiosi e riformatori. Furono i legati pontifici aportare in Germania nel 1153 il consenso di E. III all'annullamento del primo ...
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AUTARI, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
La proclamazione di A. a re, nell'autunno del 584, pose termine a quel periodo della storia dei Longobardi in Italia che si suole denominare "interregno [...] e l'esarca accettò, per la durata di tre anni.
È da presumere che di questa sosta delle armi profittò A. per portare avanti, almeno nei territori occupati più accessibili all'esercizio dell'autorità regia, l'opera di riordinamento interno cui accenna ...
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CIRONI, Piero
Ernesto Sestan
Nacque a Prato l'11 genn. 1819 da Clemente, archivista del comune, e da Giuseppa Conti, nativa di Coiano vicino a Prato, in una famiglia mediocremente agiata, che possedeva [...] per un asilo infantile" un discorso di chiusura del De Sanctis (Ghisalberti, Noterelle, p. 413).
Il soggiorno a Zurigo lo portò ad essere implicato nella fuga di F. Orsini dal castello di Mantova, che egli, veramente, dapprima aveva considerata ...
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CARLO II di Borbone, duca di Parma (precedentemente, Carlo Ludovico, duca di Lucca)
Maria Luisa Trebiliani
Figlio di Ludovico di Borbone-Parma, re di Etruria, e di Maria Luisa di Borbone-Spagna, figlia [...] processo; questo rifiuto gli sollevò contro gran parte dell'opinione pubblica, proprio negli anni in cui Francesco Carrara portava anche a Lucca il dibattito sull'abolizione della pena di morte.
Grave insuccesso per C. fu il trattato di Firenze ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, e quindi spostando o trasferendo...
porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma attrezzato con impianti fissi e mobili...