VANNUCCI, Pietro detto il Perugino
Cecilia Martelli
– Nacque a Castel (oggi Città) della Pieve da Cristoforo di Pietro Vannucci e da Lucia di Giacomo di Nunzio Betti in una data imprecisata intorno al [...] ’impiego di una delicata gamma cromatica chiara e trasparente, tipica di questa maniera tarda dell’artista. Nel 1521 portò altresì a compimento l’affresco lasciato incompiuto da Raffaello nella chiesa perugina di S. Severo: alla Trinità con sei santi ...
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FANTUZZI, Marco
Alfeo Giacomelli
Nacque a Roma il 15 ag. 1740 dal nobile ravennate Costantino e dalla contessa Diana Ippoliti di Gazoldo di Mantova e fu battezzato in S. Pietro il 18 agosto, primogenito [...] 'estinzione del debito pubblico, lo sgravio dei generi, il pareggio corrente e il conseguimento di avanzi per investimenti sembravano aportata di mano, ma tutto doveva risultare vanificato e lo stesso F. doveva abbandonare la cosa pubblica.
La causa ...
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CORRIDI, Filippo
Simonetta Soldani
Nato a Livorno il 12 giugno 1806 da Giuseppe e Giovanna Bianconi, primo di quattro figli, frequentò le scuole barnabite di S. Sebastiano, ove allora si concentravano [...] , fra l'altro, la scuola per artigiani P.M. de La Martinière a Lione, ammirata nella primavera del 1856 anche da Ridolfi, e assunta a modello di una analoga iniziativa toscana, mai giunta in porto.
L'impressione è che il 1855 - anno in cui il C. fu ...
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GAGLIARDI, Achille
Giampiero Brunelli
Nacque a Padova, tra la fine del 1537 e l'inizio del 1538, da Ludovico e da Girolama Campolongo. Il padre, "gentiluomo" addottoratosi in diritto, morì assai giovane, [...] ), logica (1563-64), fisica o filosofia naturale (1564-65), metafisica (1565-66).
Le convinzioni filosofiche portarono il G., nel 1567, a una prima, violenta polemica dottrinaria: accusò di averroismo il confratello Benedetto Perera e riuscì - con l ...
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GRADENIGO, Gian Paolo
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nel sestiere di S. Marco, nel 1456, da Giusto del cavaliere Giovanni e da Lucchese Dandolo di Andrea. La famiglia era economicamente solida e [...] faticandosi assai et steva in li lochi più pericolosi; poi andò col campo a Vicenza: come si portò è noto a tutti, demum parse a la Signoria […] mandarlo sul Polesene dove è stato a custodia di quello con 60 homeni d'arme et 600 fanti, ni mai ...
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GIANNI, Francesco Maria
Vieri Becagli
Nacque a Firenze il 4 nov. 1728, figlio secondogenito di Nicolò Francesco, di nobile e antica famiglia fiorentina (nel 1751, con la nuova legge sulla nobiltà, fu [...] d'ingresso sulle grasce e il bestiame, che avrebbe compromesso l'immagine della Toscana come modello di libertà del commercio, portòa una situazione di stallo che alla partenza del sovrano non era ancora risolta.
Il G. si differenziò dalle posizioni ...
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SOLARI, Tommaso
Isabella Valente
– Nacque a Napoli il 4 settembre 1820 da Angelo e da Maria Orazi (Bova, 1846). La madre morì quando Solari era giovanetto (1833). Il padre e il nonno furono valenti [...] il concorso per il pensionato di Roma, cosa che lo portòa consolidare l’amore per l’antico attraverso la copia (nel 1843 , IV, Le vite di Dante dal XIV al XVI secolo - Iconografia dantesca, a cura di M. Berté et al., Roma 2017, pp. 377-452, tavv. ...
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GIANNOTTI RANGONI, Tommaso
Franco Bacchelli
Nacque a Ravenna nell'agosto 1493 da una famiglia Giannotti o Zannotti, borghese e probabilmente agiata.
Nulla sappiamo dei suoi genitori e dei suoi primi [...] del nuovo papa Leone X. Nell'agosto e settembre 1514 il G. era a Ravenna dove portòa termine le due redazioni, latina e italiana, del pronostico per il 1515, stampate a Bologna a distanza di pochi mesi l'una dall'altra (Pronosticon anni MDXV, s.l ...
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RUCELLAI, Giulio
Daniele Edigati
– Nacque a Firenze il 31 maggio 1702 da Cinzia Tantucci di Siena e da Paolo Benedetto, discendente di un’antica famiglia nobile fiorentina, non più dotata di grandi [...] il proprio culto «compatibilmente col sistema dello stato in cui» dimorava (Frattarelli Fischer, 2008, p. 54). Tale convinzione lo portòa favorire, nel 1756, l’apertura di una chiesa per la comunità ortodossa di Livorno, pur senza accesso pubblico ...
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GIBERTI, Gian Matteo
Angelo Turchini
Nato a Palermo il 20 sett. 1495, era figlio naturale del mercante genovese Franco Giberti e di una certa Maddalena. Il padre tornò a Genova e quindi si trasferì [...] morte del Giberti.
Il libro diveniva strumento della celebrazione, utile aportare chiarezza nei rituali della messa, soprattutto per l'uso del volgare, nobilitato a diffondere le verità teologiche. Si prestava attenzione alla cruciale questione dell ...
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portare
v. tr. [lat. pŏrtare, affine a porta «porta1» e a portŏs -us «porto3»] (io pòrto, ecc.). – 1. a. Reggere, sostenere su di sé un oggetto (o un peso qualsiasi), di solito mentre si compie un movimento, e quindi spostando o trasferendo...
porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma attrezzato con impianti fissi e mobili...