Trovatore catalano (n. fine del sec. 12º - m. nel secondo decennio del 13º), vissuto presso varie corti di Spagna e di Provenza, più a lungo presso Ugo di Mataplana, barone di Cerdagna e vassallo di Pietro [...] Aragona. Oltre ad alcune liriche (si ricorda Paciéncia a l'amor) e a un trattato grammaticale in prosa intitolato Rasós de trobar, l'altro deplora la decadenza della poesia; il Castia-gilós, una vera e propria novella in versi composta dopo il 1214. ...
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Scrittore antillano di lingua nederlandese (Bonaire 1902 - Amsterdam 1981). Studiò medicina ad Amsterdam dove esercitò la professione per trasferirsi poi a Curaçao (1948). Dal 1950 si dedicò alla politica [...] nei Paesi Bassi. Suo capolavoro si può considerare la novella Mijn zuster de negerin (La mia sorella negra, 1934 . si è dedicato anche alla poesia: Bekentenis in Toledo (Confessione a T., 1945), Navrante zomer (Estate straziante, 1945), De Afwezigen ...
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Scrittore tedesco (Magdeburgo 1796 - Düsseldorf 1840). Volontario nella campagna di Francia del 1815, percorse quindi la carriera della magistratura. Fu promotore di una riforma del teatro, che voleva [...] Irrgarten der Metrik umhertaumelnde Kavalier (1839), diretta contro A. von Platen. Compose inoltre drammi storici (Trauerspiel il vertice della sua opera. Un piccolo capolavoro è la novella lirica rusticana Oberhof, che fa di lui il primo grande ...
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Scrittore tedesco (Obersalzbrunn, Slesia, 1858 - Schreiberhau, Breslavia, 1921), fratello di Gerhart. Studiò filosofia e scienze naturali, dapprima a Jena, dove fu allievo di Haeckel, quindi a Zurigo, [...] scrisse Die Metaphysik in der modernen Physiologie (1893), opera assai ambiziosa non portata a compimento. Al pari del fratello, iniziò come naturalista (con la novella Der Sonnenwanderer, 1891, e col dramma Marianne, 1894), per passare all'intimismo ...
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Scrittrice (Nancy 1695 - Parigi 1758). Divisa da un marito grossolano e brutale, visse qualche tempo con la marchesa du Châtelet, l'amica di Voltaire, e fu accusata a torto di aver sottratto una copia [...] di La Pucelle di Voltaire stesso. Esordì in letteratura nel 1745 con una mediocre novella, ma le sue Lettres d'une Péruvienne (1747), nel genere delle Lettres persanes di Montesquieu, piene di descrizioni scintillanti e di sentimentalismi, ottennero ...
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Nella letteratura medievale, racconto a scopo didattico-religioso. Attinto alle fonti più diverse, venne via via assumendo aspetto sempre più letterario, sino a confluire nella novella. Con l’incremento [...] della predicazione tra 12° e 14° sec., gli exempla ebbero trattazioni speciali nelle Artes praedicatoriae e formarono vere e proprie raccolte autonome.
Fra queste, il Tractatus de diversis materiis predicabilibus ...
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Letterato e scrittore tedesco (Münsingen, Württemberg, 1902 - Marburgo 1944). Al pari di E. Bertram e di F. Gundolf, fu a lungo prossimo a S. George, continuando sempre a reclamare per il poeta una missione [...] letzte Lied (1933), Mein Anteil (1938), Terzinen der Nacht (1941), Die Lebenszeiten (1942). Ha scritto anche il romanzo Der Lampenschirm aus den drei Taschentüchern (1940) e ha lasciato la novella Hieronyma (1954) e il dramma Die Gefangenen (1948). ...
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Poeta tedesco (n. fine sec. 12º - m. prima metà sec. 13º), originario della Franconia orientale. Sua prima e forse unica opera, comunque l'unica rimasta, è il romanzo cortese in versi (quasi 12.000) Wigalois, [...] von Eschenbach, W. si segnala più che altro per una notevole autonomia inventiva. L'opera conobbe rifacimenti e traduzioni fino al sec. 17º. Lo stesso poeta è poi assunto a protagonista di una novella in versi, Der Welt Lohn, di Corrado di Würzburg. ...
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Scrittore tedesco (Potsdam 1808 - Berlino 1861). Aderì al movimento del Junges Deutschland su bendo persecuzioni politiche; dopo il 1848 insegnò letteratura nelle università di Bre slavia e di Berlino. [...] A lui si devono opere di critica e di estetica (tra cui Die Kunst der deutschen Prosa, 1837; Geschichte der Literatur der (tra cui Italienische Zustände, 4 voll., 1859-60). Scrisse anche novelle e romanzi (Thomas Münzer, 3 voll., 1841; Mendoza, 2 voll ...
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Scrittore portoghese (Mortágua, Viseu, 1905 - Malveira da Serra, Cascais, 1974), noto anche con lo pseudon. di António Madeira. Fu tra i fondatori della rivista Presença. Autore di due virtuosistiche raccolte [...] lavori teatrali (Posiçao de guerra, 1928, Curva do céu e A grande estrela, poi raccolti in Teatro I, 1939), si affermò magnéticos (1938), Rio Turvo (1945), Bandeira preta (1956); la novella O barão (1942), suo capolavoro, e i romanzi Porta da ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...