Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] Nicola Cusano al tempo del Concilio di Basilea; e ancora, di altri, a Montecassino, Nonantola, Bobbio, Verona, per dire solo di alcuni), si riunisce, . Trinità di Masaccio (affresco in S. Maria Novella) si ha un emblematico e magistrale intreccio tra ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] da J. e W.K. Grimm, da M. Müller, da G.A. Cox e da A. De Gubernatis –, la teoria indianista – sostenuta da T. Benfey, da ’elaborazione che solo la prima subisce. Come il canto e la novella, così un oggetto o un’immagine di autore anonimo è sempre ...
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tarsia Termine usato sin dal 14° sec. in riferimento a una sorta di mosaico (intarsio) ottenuto accostando sottili lastre lignee, di varia forma, facendole aderire su una superficie, a formare un disegno [...] gli esempi di t. architettonica nel Rinascimento (facciata di S. Maria Novella e Tempietto del S. Sepolcro a Firenze e Tempio Malatestiano, a Rimini, di L.B. Alberti; Madonna delle Carceri a Prato, di G. da Sangallo; pavimento del duomo di Siena ecc ...
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Scrittore, musicista e disegnatore tedesco (Königsberg 1776 - Berlino 1822). Fra tutti gli scrittori tedeschi dell'epoca romantica é quello che più rapidamente e più saldamente ottenne celebrità anche [...] dare il senso della frattura tra la verità tutta propria dell'arte e la meschina condizione dell'umanità. A questo gruppo di novelle tenne dietro la più originale e più nota delle fiabe fantastico-grottesche di H., Der goldene Topf (1813, pubblicata ...
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Pittore, scultore, architetto (notizie dal 1343 al 1368). Celebrato già da L. Ghiberti, dalla tradizione ebbe fama su tutti i maestri fiorentini del Trecento dopo Giotto, distinguendosi per la grandiosità [...] , eseguito con il fratello Nardo che si rivela, come nei precedenti affreschi della capp. Strozzi in S. Maria Novella sempre attribuiti a Nardo, una personalità ben definita nei modi più addolciti della forma e del colore. Dal 1352 iscritto all'arte ...
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Nome con cui è noto lo scultore e architetto Bernardo Gamberelli (Settignano 1409 - Firenze 1464), fratello di Antonio. Nella sua opera, in cui appare la piena coscienza delle nuove forme fiorentine, [...] caratteri persistono nelle altre opere scultorie di R.: dall'Annunciazione di S. Lorenzo a Empoli (1447) alla tomba della beata Villana (1452-53) in S. Maria Novella, ecc. L'architettura, che nella sua produzione scultorea è una componente essenziale ...
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Pittore fiammingo (n. 1440 circa - m. Roodentale, Bruxelles, 1482), probabilmente originario di Goes nella Zelanda. Maestro nel 1467; nel 1474 fu nominato decano della gilda dei pittori a Gand. Fu quello [...] l'adorazione dei pastori per Tommaso Portinari, che lo inviava a S. Maria Novella di Firenze (oggi agli Uffizi). L'opera, che esercitò nascondeva una grave depressione psichica, che lo portò a tentare il suicidio. Dipinse probabilmente in questi ...
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Famiglia di architetti e scultori fiorentini. Francesco (m. dopo il 1369) si formò forse nell'ambito del duomo di Orvieto, dove è documentato nel 1325, e la sua arte presenta molti punti di contatto con [...] fratello di Francesco, domenicano dal 1332, lavorò in S. Maria Novella. Simone (m. dopo il 1383), figlio di Francesco, documentato ), ha legato soprattutto il suo nome, dal 1367, a Orsanmichele (due lunette con trafori delle arcate che servirono ...
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Pittrice (Firenze 1524 - ivi 1588). Presi probabilmente i voti nel 1538 nel convento fiorentino di Santa Caterina di Cafaggio, vi trascorse gran parte della vita, essendone priora per tre volte (1563-65, [...] Pentecoste (chiesa di S. Domenico di Perugia) e l'Ultima cena (refettorio del convento di S. Maria Novella). Citata dal Vasari, con tutta probabilità a capo di una bottega in cui dovevano operare altre suore-artiste, la religiosa si muove nel solco ...
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Pittore e architetto (Sansepolcro 1536 - Firenze 1603), allievo di A. Bronzino e B. Bandinelli. Il riferimento all'arte fiorentina del primo Cinquecento e l'influsso degli Zuccari furono fondamentali per [...] Vaticano (nel Casino di Pio IV e al Belvedere), e poi a Firenze, produsse opere di una singolare tendenza arcaizzante, caratterizzate da semplicità , S. Croce; Resurrezione di Lazzaro, 1576, S. Maria Novella; Visione di S. Tommaso, 1593, S. Marco). Un ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...