Poetessa austriaca, nata a Fehértemplom (ora Bela Crkva, nel Banato iugoslavo) il 14 agosto 1864. Discende da un'antica famiglia veneziana; e da un soggiorno in Italia nel 1886-87 trasse l'ispirazione [...] 1906) o verso l'intimità dell'analisi psicologica (Liebe, novella, 1904). Anche la sua concezione della vita si venne elevazione spirituale conducono la sua poesia, nei momenti migliori, a espressioni di reale potenza, che spiegano la larga eco ...
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Poetessa uruguayana, nata o Montevideo nel 1890 da famiglia di emigranti italiani. Fu donna ardente ed appassionata, che intensamente visse e sofferse, e finì tragicamente: unitasi in matrimonio con un [...] si suicidò (1914; v. la novella La mujer imolada che ne trasse Vicente A. Salaverry). Anche come poetessa fu chiuda in sé "mas realidad viviente que en la vida".
Bibl.: A. Farinelli, Divagazioni sulla poesia dell'Uruguay, in Nuova Antologia, LXIII ...
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, Alonso de Nato a Lisbona il 12 s-ttembre 1599 e morto verso l'ultimo ventennio del sec. XVII, era di origine toledana. Pare si avviasse dapprima alla mercatura, che abbandonò di poi per darsi alle lettere, [...] vocal diferente en cada novela, Lisbona 1641; rist. nel 1671 "con una carta sin la letra a". Alcune ristampe posteriori di queste novelle portano il nome di Isidro de Robles: Varios prodigios de amor, en once novelas ejemplares, nuevas, nunca ...
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(App. III, I, p. 132)
Scrittore francese, morto a Parigi il 12 gennaio 1986. Nel 1952 aveva ottenuto il Grand Prix dell'Académie Française e nel 1960 il Grand Prix National des Lettres. Nel 1968 era andato [...] fino al 1977. Nell'ultima parte della vita si precisa in A. la nozione di una letteratura che impegna l'uomo nella sua di Gide, abbandona il racconto e il romanzo per approdare alla novella, che si rivela un percorso più rigoroso e difficile. Lo ...
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Letterato messicano, nato il 9 luglio 1868 a Messico, morto l'8 febbraio 1908. Dopo aver compiuto i primi studî in parte a Veracruz, in parte nella città natale, s'iscrisse alla Escuela de Medicina, sebbene [...] tre raccolte: Ocios y Apuntes (1890), Cosas Vistas (1894); e Cartones (1897), pubblicate a Messico con lo pseudonimo di Micrós. Con lo stesso pseudonimo firmò anche una novella, La Rumba, pubblicata nel Nacional (1890-91); mentre l'altra, El de los ...
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È deviazione di costrutto nel periodo o nella proposizione, rottura di filo logico nel discorso, espressione immediata del sentire e del pensare: onde un' idea che tutto prenda lo scrittore rimane come [...] dal pensiero tranquillo e dal periodare simmetrico, cara a poeti e prosatori ingenui o passionali e a forme letterarie più vicine al tono della lingua parlata, quali l'epistola, la commedia, la novella. Omero ed Erodoto abbondano di simili costrutti ...
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Ispanofilo e bibliofilo, nato il 9 dicembre 1770 ad Amburgo, morto a Cadice il 9 novembre del 1836. Il romanticismo cominciò in Spagna con i lavori di questo dotto, il quale, tutto imbevuto delle dottrine [...] v.) cui si deve nell'Ottocento la rinascita della novella di costumi spagnoli.
Bibl.: Versuch einer Lebenskizze von . F. nach seinem eigenen Briefen, Lipsia 1858 (biogr. anonima attribuita a G. Campe); C. Pitollet, La querelle caldéronnienne de J.-N. ...
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LOPEZ, Sabatino
Commediografo italiano, nato a Livorno il 10 dicembre 1867. È stato insegnante nelle scuole medie a Genova, poi nell'Accademia di Brera a Milano; e dal 1911 al 1919 direttore della Società [...] donna d'altri (1906); L'onomastico di Nicoletta (1908), da una novella di G. Rovetta; La buona figliuola (1909); Il brutto e le (1916), in collaborazione con S. Zambaldi; Il passerotto (1918); A.-E.-I. (1920); Si chiude (1920); Fatica (1920); La ...
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Poeta, nato il 18 luglio 1606 in Barberino di Mugello, morto il 24 marzo 1673 nel paese natale. Studiò filosofia e medicina a Pisa e, contrastato dalla sua famiglia, non ebbe pace, finché non si ritirò [...] , presso la villa del poeta, da lui chiamata Domus quietis.
Intorno a cotesto castello, il C. immaginò una storia, che in verità non ha in comune con quasi tutta la poesia eroicomica. La novella del medico Grillo, data come ridotta in commedia nel ...
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Verseggiatore francese del sec. XIII, a cui sono attribuite quattro operette, di cui una bellissima: il Lai o Dit d'Aristote, una specie di fabliau in cui è raccontata la leggenda del filosofo che, vinto [...] et bridé, ci mostra un vecchio visir imbrigliato da una schiava. Questo racconto si collega a una novella del Panciatantra; ma la fonte immediata di E. d'A. deve essere stata probabilmente un testo latino: uno degli exempla di Giacomo di Vitry.
Le ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...