Bartolomeo Sinibaldi, detto Baccio da Montelupo, scultore e architetto fiorentino, nacque a Montelupo nel 1469, morì a Lucca nel 1535, dove è sepolto nella chiesa di S. Paolino.
Dedito, nella prima giovinezza, [...] il migliore dei tre nei quali la facciata può scompartirsi, la sopraelevazione centrale, collegata a questo per mezzo di volute, di sapore quasi albertiano (S.M. Novella di Firenze); ma grave e schiacciato è il timpano che la corona. Sempre ...
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Poeta svedese, fra i più rappresentativi dell'età romantica. Nacque a Stoccolma da agiata famiglia di proprietarî terrieri il 28 novembre 1793. Natura sensibile e irrequieta e senza dominio alcuno di sé, [...] è già, spesso, il suo colorito e vivo senso della realtà. La stessa novella contadinesca, che nella più recente letteratura svedese, dagli Hemsöborna di Strindberg a Jerusalem di Selma Lagerlöf, ha tanta parte, ha avuto in lui il suo precursore ...
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NOVELLINO
Siro Amedeo CHIMENZ
. È una raccolta, secondo la tradizione, di cento novelle; in origine forse di un numero maggiore, composta, come la critica pare oggi concorde nel ritenere, sul cadere [...] Borghini al suo raffazzonamento aggiunse il titolo Libro di Novelle et di Bel Parlar Gientile, titolo che è anche in uno dei manoscritti del Novellino, il Cod. Panciatichiano 32, edito nel 1880 a Firenze, insieme con il Laurenziano-Gaddiano 193, da G ...
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Ā È il titolo della famosa teodia (Mahābhārata, VI, 25-42), ove Kṛṣṇa, il dio fatto uomo, "canta" ossia espone in versi ad Arjuma dottrine, che tutte le sette viṣṇuitiche riguardano ancora come canoniche. [...] , ond'è lecito arguire ch'egli appartenesse al secolo VII o VIII a. C. Il suo valore e l'altezza morale dei suoi principî gli non è qui il caso d'illustrare. Qual'è la buona novella onde il poema si fa banditore? Il proscioglimento dalla rinascita ...
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MARGHERITA d'Angoulême, regina di Navarra
Carlo Pellegrini
Figlia di Charles d'Orléans e di Luisa di Savoia, nata ad Angoulême l'11 aprile 1492, morta a Odos-en-Bigorre il 21 dicembre 1549. Giovanissíma, [...] di tanta parte della lirica francese del tempo.
L' opera di M. più nota di tutte è certo l'Heptaméron, raccolta di novelle, a proposito della quale si fa di solito il nome del Boccaccio. In realtà, l'idea generale dell'opera è presa dal narratore ...
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Pseudonimo dello scrittore austriaco Theodor Tagger, nato a Vienna il 26 agosto 1891, morto a Berlino il 5 dicembre 1958. Figlio di un industriale, e di madre francese, studiò a Vienna e Parigi. Aperto [...] riallaccia, per la sua tematica religiosa, ai Psalmen Davids, 1918 e a Pascal-Grösse und Nichtigkeit des Menschen, 1918; infine una rielaborazione della in Die Marquise von O. (1933; dalla novella di Kleist), l'autore riprende il filo appena iniziato ...
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. Caput, testa, indica originariamente l'individuo, e capitis deminutio doveva indicare in antico la perdita, da parte di un gruppo, di uno dei suoi membri: sia che tale diminuzione venga subita dal populus, [...] fra liberi e cittadini, dato che la cittadinanza era stata estesa a tutti gli uomini liberi dell'Impero.
La capitis deminutio maxima classici, sia mediante costituzioni personali, e infine con la Novella 118, che ne cancellò anche le ultime tracce.
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Ci valiamo di questo termine, che è una rieostruzione la quale rispecchia esattamente il francese fableau, piccardo fabliau (dalla base lat.fabula), per designare una forma di racconto in rima, breve, [...] dei cavalieri e dei borghesi, ma ci conducono in mezzo a tutte le classi, di cui mettono in evidenza le debolezze Dame qui fist battre son mari e al Prestre et Alison per altre novelle. Ma, in realtà, se in ognuno di questi casi il motivo fondamentale ...
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Attore e direttore di scena, riformatore del teatro francese. Nacque a Limoges il 31 gennaio 1858, da famiglia borghese, le cui modeste condizioni lo costrinsero, ancor ragazzo, a lasciare gli studî intrapresi [...] fra i quali Jacques Damour, tratto da una novella dello stesso Zola, fu il solo a riportare un caldo successo. Al secondo spettacolo fu .
Infine l'Antoine abbandona anche l'Odeon per dedicarsi a varie attività, specie di giornalista; e non senza aver ...
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MAKANIN, Vladimir Semenovič
Nicoletta Marcialis
Scrittore russo, nato a Orsk il 13 marzo 1937. Trasferitosi a Mosca dai nativi Urali e laureatosi nel 1960 in matematica, M. insegna per qualche anno [...] Lettera internazionale, 4, 1987); e altrettanto ignorato sarà anche il successivo Golosa (1982, "Voci"), prose a metà strada tra il saggio e la novella.
Nel 1983 la pubblicazione sulla rivista Ural di Predteča ("Il precursore"; ma in russo l'epiteto ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...