(v. cinematografo, X, p. 335; App. I, p. 420; II, I, p. 592; III, I, p. 384; cinematografia, IV, I, p. 446)
Aspetti tecnici
Innovazioni tecnologiche. - Benché il sistema di riproduzione dell'immagine e [...] giovanissima c. si segnala nel 1984 il mediometraggio One-Reel Picture Show, un omaggio all'espressionismo tedesco che A. Bausch realizza ispirandosi a una novella di Poe. Nel 1986 Bausch gira in bianco e nero e in 16 mm il lungometraggio Gwyncilla ...
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UNGHERIA (XXXIV, p. 674)
Elio MIGLIORINI
Massimo BRUZIO
Angelo TAMBORRA
Tibor NACY
Ordinamento politico (XXXIV, p. 683). - Gli avvenimenti che precedettero la seconda Guerra mondiale e le prime fasi [...] 4 pengő per dollaro nel 1938, era stato portato il 22 dicembre 1945 a 107.000 pengő per dollaro. Nel dicembre 1945, per rallentare il ritmo e non solo i cultori del romanzo e della novella: Giuseppe Darvas, Pietro Veres, Pa0lo Szabó, Francesco Erdei ...
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VERGA, Giovanni
Attilio Momigliano
Novelliere e romanziere, nato il 31 agosto 1840 a Catania, ivi morto il 27 gennaio 1922. A Catania ebbe come maestro un verseggiatore byroniano e montiano, Antonino [...] in La Lettura del settembre 1920, gennaio e ottobre 1921, giugno e ottobre 1922; G. A. Borgese, Tempo di edificare, Milano 1923; A. Navarria, Le due edizioni delle Novelle rusticane, I primi romanzi di G. V., in L'educazione nazionale, 1921, nn. 13 ...
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GRAZZINI, Anton Francesco
Giulio Dolci
Nacque a Firenze il 22 marzo 1503. Fu dei fondatori dell'Accademia degli umidi, dove prese il nome di Lasca, e vi ebbe uffici varî anche quando essa si trasformò [...] delle storie d'altri tempi, egli classicheggia e boccacceggia assai. Se riesce a sbozzare, con maestria, qualche figuretta comica, migliore scrittore è nelle novelle tragiche e specialmente là dove associa, con disarmonia però, elementi comici e ...
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SERCAMBI, Giovanni
Natalino Sapegno
Scrittore, nato a Lucca il 18 febbraio 1347, morto il 27 maggio 1424. Fu tra i più caldi e convinti fautori della signoria dei Guinigi. Durante la reggenza di Lazzaro [...] S. per gli studiosi di novellistica comparata.
Opere Novelle, a cura di A. D'Ancona (Bologna 1871); Novelle inedite, a cura di A. D'Ancona (Firenze 1886); Novelle inedite, a cura di R. Renier (Torino 1889); Le Croniche, a cura di S. Bongi (Roma 1892 ...
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Nato a Verona nel 1686, fu prima gesuita, e poi padre di famiglia; visse miseramente, facendo il tipografo e insegnando. Riavuti nel 1740 i beni che gli erano stati confiscati, poté tranquillamente coltivare [...] morte (1750). Critico innovatore nel trattato Della novella poesia, cioè del vero genere e particolari bellezze commediografo veronese del secolo XVIII, in Ateneo Veneto, 1902; G. Toffanin, L'eredità d. Rinascim. in Arcadia, Bologna s. a., cap. xiii. ...
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MANETTI, Antonio
Antonio di Tuccio M. nacque il 6 luglio 1423 a Firenze, dove morì il 26 maggio 1497. Reputato studioso di matematica e di astronomia, intenditore d'arte e architetto, fu tra i giudici [...] danni di Manetto Ammannatini, che finì col persuadersi d'essere diventato un altro. La novella è delle più belle del sec. XV.
Edizioni: Operette istoriche edite ed inedite di A. M., a cura di G. Milanesi, Firenze 1887. Delle anteriori redazioni della ...
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GIORDANO da Pisa (detto anche da Rivalto; non è certo se perché tale fosse il nome della famiglia o perché nato in Rivalto, terra vicina a Pisa), beato
Alfredo Galletti
Nato nel 1260, entrò nell'ordine [...] di S. Maria Novella in Firenze fra Remigio di Chiari Girolami. A Firenze aveva incominciato a predicare sin dal 1303 tra i documenti più notevoli della prosa volgare italiana del Trecento.
Bibl.: A. Galletti, Fra G. d. P., predicatore del sec. XIV, in ...
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Scrittore veneziano della prima metà del secolo XVI, prelato della corte di Roma e canonico di Ceneda, ebbe amicizia con P. Bembo, con G. Della Casa e con P. Aretino.
L'opera sua principale apparve in [...] per una complicata questione. Come è noto, il Machiavelli, morto nel 1527, si divertì a narrare la piccante Novella di Belfagor arcidiavolo: orbene questa novella, solo con qualche lieve variante formale, apparve nel 1545 fra le prose del Brevio come ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] quanto forti di attrazione. In essa era la "buona novella" della redenzione e salvezza universale, dell'amore e della che ormai prende nome da lui fiorisce fuori dell'Impero, a Edessa, a Nisibi, protetta dall'Impero persiano. Di lì si diffonderà per ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...