Letterato (Vicenza 1485 - ivi 1529). Comandante d'una compagnia di cavalleggeri, ferito gravemente in battaglia (1511), lasciò le armi e si diede alle lettere. Oltre a Rime e a 69 importanti Lettere storiche [...] tempo fortunatissima Historia... di due nobili amanti (comp. 1524 circa; pubbl. post. s.d., ma 1530 circa), cioè la novella di Giulietta e Romeo, in due redazioni; parafrasata dal Bandello, essa ispirò, attraverso altri due tramiti, il famoso dramma ...
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Scultore (Borgo a Buggiano, Pescia, 1412 - Firenze 1462). Operoso a Firenze, collaboratore del Brunelleschi, ne tradusse i disegni in uno stile donatelliano misto a modi goticheggianti. Scolpì i lavabi [...] nella sagrestia nord (prima del 1440) e in quella sud (1443-45) del duomo, i rilievi del pulpito di S. Maria Novella (1443-48) e il busto del Brunelleschi nel duomo (1447), che è l'opera sua migliore. ...
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Protagonista di una novella araba egiziana, conosciuta in Europa nel 18° sec. perché inclusa dall'orientalista A. Galland (1646-1715) nella sua traduzione delle Mille e una notte (1704-17). Il giovane [...] cinese A., grazie a una lampada meravigliosa di cui viene in possesso, riesce a soddisfare ogni suo desiderio e a sposare la principessa Budur. ...
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Stato dell’Asia centrale e orientale. Il nome proviene dal portoghese China, che i primi esploratori portoghesi appresero dagli Indiani o dai Malesi, e con ogni probabilità deriva da quello della dinastia [...] del Tibet (Xizang) e il Qinghai; l’altopiano è circoscritto a O dal Karakoram, a S dal Himalaya (dove sono le massime elevazioni del paese, ebbero, poi, in quest’epoca la poesia popolare e le novelle brevi.
Con la dinastia Song (960-1279) si diffuse ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] contadino (Matā ya‛ūd al-maṭar «Quando torna la pioggia», 1958), e ‛Ā.A. Shanab, novellista. Personaggio di rilievo nel panorama siriano è sicuramente S. Ḥuraniyya, che, insieme a Baghdādī, ha fondato negli anni 1950 la Rabiṭat al-kuttāb as-suriyyin ...
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Stato dell’America Meridionale. Confina a N e a E con il Brasile, a O con il Perù e con il Cile, a S con l’Argentina, a SE con il Paraguay.
Caratteristiche fisiche
Il territorio della B. è formato da [...] (17.000 t nel 2005, ma 68.100 t nel 1976) è caduto a meno del 10%, in valore, delle esportazioni. L’argento (465.000 kg) su R.J.Freyre, sul poeta quechua Wallparrimachi, sulla novella modernista e la poesia boliviana.
Arte e architettura
Il sito ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] , venne sviluppato al punto che non bastò un solo dramma a contenerlo: a una prima parte di Henry IV ne seguì una seconda, e una vicenda borghese che ha la sua origine lontana nella novella di Bernabò da Genova e Ambrogiuolo nel Decameron. Come ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] . Caccini, inveì contro il sistema copernicano dal pulpito di Santa Maria Novella. Un altro domenicano, N. Lorini, denunciò G. inviando all'Inquisizione a Roma una copia della lettera a Castelli. A questo punto G. ampliò la lettera (nota come Lettera ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] i g. classici e ne creò di nuovi: il romanzo, la novella, la chanson de geste, il poema cavalleresco, un nuovo teatro, sacro non la semplice presenza di temi o motivi, come tali comuni a più g., ma il particolare tipo di rapporto tra gli elementi ...
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Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] Decameron, prototipo del genere ancora inedito della novella classica; vi pubblicò anche il Märchen ("Fiaba cui G. si riprese, forse, per la estrema determinazione di portare a compimento l'"opera della sua vita". Quest'opera denuncia il peso dell' ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...