Breve narrazione, per lo più in prosa, di un fatto, sia esso storico, reale, o del tutto immaginario. Oltre che per la brevità, la n. si caratterizza in origine per lo stretto legame con la narrazione [...] (secondo l’etimo del termine n., femminile sostantivato dell’agg. novello). Rispetto al romanzo, la n. si distingue non solo per per l’intreccio meno complesso e più lineare, diretto spesso a un rapido scioglimento finale.
I più antichi esempi di n. ...
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novella
Vincenzo Valente
Sempre in poesia, con una sola eccezione. Qualche differenza di significato, secondo i contesti.
Ha senso piuttosto generico di " cose da raccontare ", in Rime LXXXIII 123 sue [...] è indicato al v. 14 che d'Amor dica s'ha bene o dolore. Anche per XXX 3 convenne / che ciascun comparisse a tal novella, il Contini propone per n. " cosa ", " fatto " (il consiglio degli uccelli), ma par preferibile " nuovo fatto, di cui si divulga ...
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È nato a Pescara il 12 marzo 1863 da Luisa de Benedictis e da Francesco Paolo D'Annunzio (che, nato nella famiglia Rapagnetta, prese il cognome D'Annunzio che era del nonno Antonio da cui fu legittimato: [...] , convalescente, e infine agonizzante di un falso parto. La prosa di quest'ultima novella, piegata a esprimere l'interiore vita fisiologica (il sensualismo profondo è, a suo modo, una forma d'interiorità) è un avviamento decisivo verso quel tipo di ...
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. Una delle famiglie più antiche del patriziato di Asti. Si divise in molti rami; sono estinti quelli di Burio, di Virle, di Castigliole e di Camerano, al quale appartenne Federico (v. sotto); nei due [...] opera di T. Tasso; ma l'anno dopo ripubblicata a Bergamo col titolo Il Tancredi e col nome del vero autore. L'A. volle rendere "più onesta e ragionevole" la novella boccaccesca, a scapito però della verosimiglianza.
L'opera, di scarso valore poetico ...
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Architetto e scultore (Firenze 1377 - ivi 1446). Riconosciuto, già dai suoi contemporanei (dall'Alberti che gli dedicò il suo trattato Della Pittura, all'autore della nota biografia, dai più identificato [...] e dinamica; e ancora il Crocefisso ligneo in S. Maria Novella e, forse, i tondi con gli Evangelisti nella Cappella de' S. Lorenzo (1419-28; aula cubica cui è raccordata una cupola a creste e vele per mezzo di pennacchi emisferici, con un lato aperto ...
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Nacque a Firenze nel 1495. La sua vita si può distinguere in due grandi periodi: italiano e francese. Giovinetto, frequentò lo Studio fiorentino, seguendo le lezioni di Francesco Cattani, discepolo e successore [...] ameno Jardin du Roi ad Aix: ivi tra il verde delle selva l'A. scrisse liriche e poemi. Ma la restante sua vita non trascorse tutta negli (e veramente la recitò in una chiesa), e una novella che ha qualche riscontro in quella di Griselda del Boccaccio ...
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FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figlio di Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] Vallae opuscula tria, in Sitzungsberichte der Philhist. Kl. der Kais. Akademie der Wissenschaften, LXI (1869), p. 28; A. Neri, Intorno alla novella di Iacopo di Poggio Bracciolini e all'original testo latino di B. F., in Il Propugnatore, VII (1874 ...
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HEIBERG, Johan Ludvig
Giuseppe Gabetti
Poeta danese, nato a Copenaghen il 14 dicembre 1791, morto il 25 agosto 1860 a Bonderup. Figlio di Peter Andreas H. (v.) e di Thomasine Gyllembourg (v.), marito [...] poesia, attinto alla leggenda nazionale. E altri drammi o melodrammi seguirono: tra cui Alferne (Gli Elfi, 1855), attinto a una novella di Tieck; Syvsoverdag (1840), ricco di bei momenti lirici. Ma per oltre un decennio - divenuto il H. professore ...
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MORI, Ascanio de'
Letterio Di Francia
Nato a Medole (Mantova) nel 1533, da nobile famiglia, seguì in diverse regioni dell'Europa le insegne del marchese Orazio Gonzaga e combatté contro i Turchi. Rimpatriato, [...] i tempi, si propone un fine morale. Seguendo l'esempio di Masuccio e del Bandello, egli premise a ogni novella una lettera dedicatoria a diversi personaggi, senza dimenticare i membri della famiglia Gonzaga, e ivi fa riflessioni morali sui casi del ...
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VERKADE, Willebrord
G. I. Hoogewerff
Pittore. Nato a Zaandam (Olanda) il 18 settembre 1868. Scolaro del Haverman e poi del Voerman, dipingeva dapprima paesaggi, animali al pascolo, ecc. Dal 1891 al [...] pittorica benedettina di Beuron. Da quel momento cambiò radicalmente la sua arte e si diede a dipingere affreschi monumentali, ispirandosi a quell'arte monastica novella che a lui si rivelava come la sola degna. Entrò nel convento di Beuron nel 1894 ...
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novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...
novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che può essere apposta come etichetta a vini...