Scultore (Noyon 1592 - Parigi 1660). Allievo di N. Guillain, fu a Roma (1610-27), dove si legò alla cerchia di artisti di tendenze più o meno francamente classicheggianti (Domenichino, G. Reni, F. Duquesnay) [...] che influenzarono profondamente la successiva generazione di scultori. Ancora pieno di reminiscenze romane nell'altare di Saint-Nicolas-des-Champs a Parigi, nelle cariatidi scolpite per il Padiglione dell'orologio di Lemercier, al Louvre (1636-41), S ...
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Pittore (Troyes 1612 - Parigi 1695). Allievo di S. Vouet, soggiornò a Roma dal 1635 al 1657, studiandovi soprattutto le opere dei Carracci. Tornato a Parigi vi svolse una vasta attività, sia come decoratore [...] , M. fu uno dei più ammirati pittori del tempo. n Suo fratello Nicolas (Troyes 1606 - Parigi 1668), anch'egli pittore, soggiornò a Roma e ad Avignone per poi stabilirsi a Parigi, dove si fece conoscere per alcuni ritratti della famiglia reale. ...
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Famiglia di pittori e disegnatori di origine scozzese, attivi in Francia tra 16º e 17º sec. Capostipite fu Pierre (m. dopo il 1580), attivo in Scozia alla corte di Giacomo V e poi a Parigi, dove eseguì [...] Galligai, Rennes, Musée des beaux-arts); eseguì anche una pianta di Parigi incisa (1609) da P. Vallet. Nicolas (m. Parigi 1632), fratello di François, proseguì con minore talento la tradizione familiare (Pierre Quesnel, 1574, Parigi, Biblioteca ...
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Famiglia di scultori di Dinant (secc. 16º-17º). Jean (Giovanni Tabachetti: n. Dinant 1567 circa - m. in Italia 1615) trascorse la vita in Italia (dal 1587): la sua opera più importante è la Salita al Calvario [...] 1603-04) nella cappella del Paradiso o dell'Assunzione della Madonna a Crea. Forse scolpì (1602-15) le statue rappresentanti la scultore realista e di fare popolaresco. Nicolas venne in Italia nel 1597 e lavorò a Crea (con il fratello Jean), Graglia ...
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Architetto (Pontoise 1585 circa - Parigi 1654). Figlio e allievo di Nicolas (n. Pontoise - m. 1570), fu a Roma fra il 1607 e il 1613; già architetto del re (1618), lavorò poi soprattutto per Richelieu, [...] della via principale. Delle sue numerose opere in stile austeramente classico, molto è andato perduto; tra le cose rimaste, a Parigi, il padiglione dell'Orologio, nel Louvre; la cappella del Valde-Grâce e quella della Sorbona; la galleria detta ...
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Pittore (Parigi 1574 - ivi 1646). È l'esponente più celebre di una famiglia di artisti (alla quale appartennero anche Geoffroy e Cosme, nonno e padre di D.) che si dedicarono al "genere" del ritratto a [...] di personaggi del suo tempo, in cui si dimostra artista vivace ed espressivo nel cogliere i caratteri di un volto, anche se non raggiunge le finezze psicologiche dei Clouet. Ebbe a seguace e continuatore il figlio Nicolas (Parigi 1612 - ivi 1667). ...
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Storico dell'arte (Glogau, Slesia, 1873 - New York 1966). Allievo di H. Wölfflin, insegnò a Friburgo (1921-33) e, dopo l'epurazione nazista, alla New York University (1938-42). Nei suoi studî arricchì [...] non ignorò le qualità simboliche. Tra le sue pubblicazioni: David to Delacroix (1952); Caravaggio studies (1955); Mannerism and anti-mannerism in Italian painting (1957, saggi già pubblicati nel 1925 e 1930); Nicolas Poussin. A new approach (1966). ...
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Famiglia di orefici, orologiai e incisori, attiva a Blois, a Parigi e in Inghilterra dal sec. 16º al 18º. I suoi membri più importanti furono: Isaac (morto prima del 1661), ritrattista e decoratore di [...] orologi; Nicolas (attivo nel periodo 1674-97), anch'egli decoratore di orologi; Simon II (Blois 1661 - Londra 1733), disegnatore e incisore, che illustrò varî libri e lasciò raccolte di ornati e ritratti. ...
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Scultore (Parigi 1581 circa - ivi 1658). Scolaro del padre, Nicolas, si perfezionò in Italia. La sua opera maggiore è il monumento a Luigi XIII e ad Anna d'Austria, innalzato (1647) alla testata del Pont-au-Change [...] di Parigi (le parti principali si conservano al Louvre). Riesce vigoroso ed efficace quando non imita debolmente la maniera michelangiolesca e continua invece la tradizione del Rinascimento francese ...
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Pittore e incisore (Saint-Nicolas d'Attez, Eure, 1823 - Colombes, Seine, 1891). Seguace di G. Courbet, studiò anche i maestri spagnoli del sec. 17º, in particolare J. de Ribera, il cui influsso si avverte [...] chiaramente soprattutto nei quadri religiosi, dipinti a forti contrasti di chiari e di scuri (S. Sebastiano, 1865, Louvre; Il buon Samaritano, 1870 circa, Pau, Musée des beaux-arts). ...
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sarkozismo
s. m. Il fenomeno sociale e politico suscitato da Nicolas Sarkozy. ◆ Sono bastate franchezza e fermezza per trasformare il viso dolce e affilato di Ségolène Royal in quello duro e inflessibile di Nicolas Sarkozy. «Il segolismo è...
iper-estate s. f. Nella lingua giornalistica e della divulgazione, periodo prolungato, durante la stagione estiva, caratterizzato da temperature elevate estreme e anomale. ◆ Questa non è l’estate, è la sua versione estremizzata, ingigantita...