Umanista e poeta francese (Troyes 1534 - Parigi 1602). Eminente latinista, insegnò in varie scuole tra cui il Collège de Boncourt dove ebbe uditori J.-A. de Baïf e lo stesso Ronsard, del quale divenne [...] intimo amico; infine succedette a P. Ramus nella cattedra del Collège Royal (1572). Oltre agli studî di filologia latina (fu editore spirito va intesa la sua collaborazione alla Satyre Ménippée di cui, secondo Nicolas Rapin, rimò la parte in versi. ...
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Teologo ed erudito (Parigi 1635 - ivi 1716); fratello di Nicolas B.-Despréaux. Gallicano, fu tra i sostenitori più convinti di J. de Launay, del quale difese con acceso vigore la Regia in matrimonium potestas, [...] (1676) e il De antiquis et majoribus episcoporum causis (1678) riaffermano appunto l'uguaglianza di diritti tra vescovi e presbiteri. Oltre a indagini storico-teologiche sulla Penitenza e sull'Eucaristia, pubblicò (1700) una Historia flagellantium. ...
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Architetto (Pontoise 1585 circa - Parigi 1654). Figlio e allievo di Nicolas (n. Pontoise - m. 1570), fu a Roma fra il 1607 e il 1613; già architetto del re (1618), lavorò poi soprattutto per Richelieu, [...] della via principale. Delle sue numerose opere in stile austeramente classico, molto è andato perduto; tra le cose rimaste, a Parigi, il padiglione dell'Orologio, nel Louvre; la cappella del Valde-Grâce e quella della Sorbona; la galleria detta ...
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Giurista (Grypskerke, isola di Walcheren, 1462 - Malines 1532), prof. a Lovanio, presidente del tribunale supremo di Malines. Il suo Topicorum seu de locis legalibus liber (1516) è una delle trattazioni [...] dell'umanista Jan E., noto con lo pseudonimo di Ianus Secundus. n Non vanno confusi con lui Nicolas II (Amsterdam 1495 - Ingolstadt 1570), prof. a Ingolstadt e magistrato a Spira, e Nicolas III o junior (n. Ingolstadt 1537 - m. 1586), figlio di ...
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Giurista e uomo politico argentino (n. Córdoba, Argentina, 1801 - m. 1875). Deputato nazionale nel 1826, dopo la caduta di J. M. de Rosas avversò, nel 1852, il patto di San Nicolás e quindi - sostenitore, [...] nell'amministrazione della capitale. Nel 1860 fu membro della Convenzione provinciale di Buenos Aires; quindi ministro delle Finanze (1862-68) e degli Interni (1868-74). A V. S. si deve anche il codice civile argentino, che entrò in vigore nel 1871. ...
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Pittore (Parigi 1574 - ivi 1646). È l'esponente più celebre di una famiglia di artisti (alla quale appartennero anche Geoffroy e Cosme, nonno e padre di D.) che si dedicarono al "genere" del ritratto a [...] di personaggi del suo tempo, in cui si dimostra artista vivace ed espressivo nel cogliere i caratteri di un volto, anche se non raggiunge le finezze psicologiche dei Clouet. Ebbe a seguace e continuatore il figlio Nicolas (Parigi 1612 - ivi 1667). ...
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Storico dell'arte (Glogau, Slesia, 1873 - New York 1966). Allievo di H. Wölfflin, insegnò a Friburgo (1921-33) e, dopo l'epurazione nazista, alla New York University (1938-42). Nei suoi studî arricchì [...] non ignorò le qualità simboliche. Tra le sue pubblicazioni: David to Delacroix (1952); Caravaggio studies (1955); Mannerism and anti-mannerism in Italian painting (1957, saggi già pubblicati nel 1925 e 1930); Nicolas Poussin. A new approach (1966). ...
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Attrice (Valencia 1741 - Madrid 1767); esordì a Madrid nel 1759 al Teatro de la Cruz nella compagnia di José Parra; nel 1763 direttrice ("autora") di una sua compagnia che ebbe grandi successi in un repertorio [...] variatissimo, nel 1766 prima donna con María Hidalgo, tornò poi alla sua ex compagnia diretta da Nicolás de la Calle. Celebre per la sua bellezza ed eleganza, e ancor più per i suoi molteplici amori, fu lodata da J. Cadalso, N. Fernández de Moratín e ...
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Prelato e filosofo (San Nicolás de Villoria, Oviedo, 1831 - Madrid 1894), domenicano. Studente, poi professore (1857) nell'univ. di Manila, tornato in patria insegnò nel collegio di Ocaña (1868-71), fu [...] poi vescovo di Malaga (1873) e Cordova (1874), arcivescovo di Siviglia (1883), cardinale (1884) a Toledo (1885). Per i suoi varî scritti (Estudios sobre la filosofía de santo Tomás, 3 voll., 1864; Historia de la filosofía, 3 voll., 1878-79, ecc.) può ...
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Magistrato (Parigi 1617 - ivi 1677), primo presidente del parlamento di Parigi. Ebbe una parte di primo piano nella formazione delle ordinanze, civile (1667) e criminale (1670), di Luigi XIV. Fu padre [...] di Nicolas e di François-Chrétien (n. Parigi 1644 - m. 1709); questi, pure magistrato e uomo di lettere, fu padre di Guillaume-Henri (n. Parigi 1683 - m. 1772), cancelliere di Francia sotto Luigi XV e padre a sua volta di Chrétien-Guillaume de L. de ...
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sarkozismo
s. m. Il fenomeno sociale e politico suscitato da Nicolas Sarkozy. ◆ Sono bastate franchezza e fermezza per trasformare il viso dolce e affilato di Ségolène Royal in quello duro e inflessibile di Nicolas Sarkozy. «Il segolismo è...
iper-estate s. f. Nella lingua giornalistica e della divulgazione, periodo prolungato, durante la stagione estiva, caratterizzato da temperature elevate estreme e anomale. ◆ Questa non è l’estate, è la sua versione estremizzata, ingigantita...