Pittore e miniatore francese (Tours 1420 circa - ivi tra il 1477 e il 1481). Rinnovò le sue esperienze borgognone e fiamminghe con un nuovo senso dello spazio, governato dalla tecnica della prospettiva [...] l'iscrizione del suo nome, ora al Louvre) e le miniature del Libro d'ore (in massima parte conservate a Chantilly, Museo Condé); e ancora il ritratto di G. Jouvenel des Ursins (Louvre), le miniature della traduzione del De casibus virorum illustrium ...
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Ingegnere militare ed economista (Saint-Léger-de-Foucheret, Borgogna, 1633 - Parigi 1707). Universalmente riconosciuto come il più grande ingegnere militare del suo tempo, dotato di eccezionali attitudini [...] carriera restaurò 300 piazzeforti, ne costruì 33 nuove e diresse 53 assedi.
Vita
Arrolatosi volontario, a 17 anni, nell'armata del principe di Condé, agli ordini di questi si distinse nell'assedio di Sainte-Menehould. Fatto prigioniero dalle truppe ...
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Pittore e incisore francese (Saint-Gilles 1699 - Roma 1749). Tra i più importanti esponenti del classicismo della prima metà del sec. 18º, S. elaborò una pittura statica e monumentale, essenziale nei gesti [...] . S. Valenti Gonzaga conobbe Benedetto XIV, del quale dipinse il ritratto ufficiale (1740, varie versioni tra cui a Chantilly, Musée Condé e Versailles, Museo del castello). Predilesse i bianchi, i rosa, i grigi, accostati con sensibile raffinatezza ...
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Calvinista (Vézelay, Borgogna, 1519 - Ginevra 1605). Fu professore di greco a Losanna e attivo propagandista del calvinismo in Svizzera, in Germania e anche a Parigi (1557); e scrisse, contro S. Castellion, [...] i luterani tedeschi, pur cercandone l'appoggio. Partecipò infatti attivamente alla guerra della Lega, stendendo i manifesti a nome del Condé; venne anzi accusato di essere stato l'istigatore dell'assassinio del duca di Guisa, per la sua apologia ...
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Ecclesiastico, scrittore e oratore (Digione 1627 - Meaux 1704). Arcidiacono di Sarrebourg presso la cattedrale di Metz, nel 1659 pronunciò a Parigi la prima delle sue grandi orazioni funebri, tra cui si [...] Francia (1669), Enrichetta d'Inghilterra (1670) e Luigi di Condé (1687). Vescovo di Condom (1669), nel 1670 diventò se si pensi al tentativo di riunione delle Chiese, di cui egli discusse a lungo con Leibniz (1692-93), e che poi (1699) abbandonò. ...
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Scrittore, saggista e giornalista cubano (n. L’Avana 1955). Protagonista di molti suoi romanzi, quali quelli della tetralogia detta “delle quattro stagioni”, che si compone di Pasado perfecto (1991; trad. [...] ; trad. it. 2011), Máscaras (1997; trad. it. 1997) e Paisaje de otoño (1998; trad. it. 2012), è il tenente Mario Conde, il cui scetticismo consente a P. di scandagliare la società cubana con acutezza e criticismo, come nel romanzo El hombre que amaba ...
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Pittore (n. forse Cortona 1400 circa - m. Siena 1450). Fu precocemente attento alle problematiche spaziali e naturalistiche dibattute a Firenze, interpretandole liricamente nell'uso della luce, dei colori [...] sono il polittico della Madonna della Neve per il duomo di Siena (1430-32, già coll. Contini Bonacossi, ora Firenze, Uffizi, in deposito a palazzo Pitti) e quello per la chiesa di S. Francesco di Borgo San Sepolcro (1437-44, frammenti con storie di s ...
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Pittore fiorentino attivo nella prima metà del sec. 14º, la cui personalità è stata definita solo nel 20º secolo. Ricordato da L. Ghiberti come uno dei più significativi allievi di Giotto ma confuso da [...] volto ad un approfondimento delle ricerche volumetriche giottesche e a una particolare attenzione per i valori luminosi e i piccoli pannelli con la Dormitio Virginis (Chantilly, Musée Condé), la Madonna della Cintola (Berlino, Gemäldegalerie) e l' ...
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Generale (Lione 1644 - Parigi 1730), figlio del marchese Nicolas; fece la campagna d'Ungheria e fu ferito nella battaglia di San Gottardo. Brigadiere (1672), maresciallo di campo (1674), luogotenente generale [...] la guerra d'Olanda, alle dipendenze sia di Turenne che di Condé. Alla morte del padre (1685), ottenne il governo del Lionese, del Forez e del Beaujolais. Combatté validamente a Steinkerque (1692) e fu creato maresciallo di Francia (1695); capitano ...
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Militare e uomo politico (n. 1512 - m. Dreux 1562). Di antica famiglia lionese, divenne (1532) scudiero del delfino, il futuro re Enrico II, del quale seppe guadagnarsi il favore, così che Enrico, divenuto [...] (1552) di un esercito francese contro Carlo V, fu fatto prigioniero a Saint-Quentin (1557), ma poco dopo rilasciato e rinviato in patria di Cateau-Cambrésis. Alla morte di Enrico II, divenne con A. de Montmorency e col duca di Guisa uno dei capi del ...
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condire
v. tr. [dal lat. condire, di etimo ignoto] (io condisco, tu condisci, ecc.). – 1. Rendere più saporito e più sostanzioso un cibo con l’aggiunta di sostanze adatte (dette appunto condimenti): c. i maccheroni col sugo; c. il radicchio,...