Musicista (Napoli 1685 - Madrid 1757). Allievo di suo padre, Alessandro, già nel 1701 fu nominato organista e compositore della cappella reale di Napoli. Nel 1705 il padre lo condusse con sé a Roma, e [...] subito lo mandò aVenezia, dove fu affidato a F. Gasparini, maestro alla Pietà, e si perfezionò nel clavicembalo. Nel 1708 passò a Roma, ricercato ormai dalle famiglie patrizie quale grande virtuoso, e in casa del card. Ottoboni pare abbia sostenuto ...
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Musicista (Ferrara 1583 - Roma 1643). Allievo di Luzzasco Luzzaschi. Nel 1604 è a Roma, cantore e organista dell'Accademia di S. Cecilia. Nel 1607 segue il prelato, poi cardinale, Guido Bentivoglio, suo [...] come anni di lavoro su musiche nuove e su precedenti da rivedere e ristampare. Dopo la morte del F. ancora uscirono, aVenezia nel 1645, altre Canzoni francesi (4º libro). Per quanto pregevoli siano alcune pagine vocali (per es., molte delle Diversae ...
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Musicista e teorico (Chioggia 1517 - Venezia 1590). Cantore, organista e direttore della cappella di S. Marco aVenezia, è considerato per i suoi lavori musicologici il maggiore teorico del Cinquecento; [...] , particolarmente per l'applicazione e lo sviluppo del principio della tonalità moderna.
Vita
Prete (1540), fu aVenezia (1541) alla scuola di A. Willaert. Dapprima cantore, poi organista, infine (1565) direttore della cappella di S. Marco. Si diede ...
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Musicista italiano (Tortona 1872 - Città del Vaticano 1956). Studiò con suo padre Giuseppe, maestro di cappella alla cattedrale tortonese, poi al conservatorio di Milano e alla scuola di musica sacra di [...] Ratisbona con F. X. Haberl. Sacerdote (1894), assunse poi la direzione della cappella di S. Marco aVenezia, fu quindi (1898) alla Cappella Sistina prima come vicemaestro, poi (1902) come maestro; accademico d'Italia (dal 1930). L'importanza di P. è ...
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Musicologo (Pesaro 1555 - Fiorenzuola di Focara, Pesaro, 1627). Studiò specialmente con I. Baccusi e A. Gabrieli. Fu maestro di coro aVenezia, cantore aulico a Graz e Monaco di Baviera, poi (1595) visse [...] in Italia. La sua opera teoretica è tra le più importanti del tempo. Scrisse: Canoni musicali tratti da diversi autori (1583 circa); Prattica di musica (1592, 1622); Resolutioni e partiture di 110 Canoni ...
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Scrittore e musicista (Piacenza 1524 circa - Venezia 1557). Dal 1551 fu primo organista della cappella ducale di S. Marco aVenezia. Scrisse liriche, poemetti, sette commedie, una tragedia, ecc.; migliore [...] una raccolta di 17 novelle, i Diporti (1550), in tre giornate secondo lo schema compositivo boccaccesco. Come musicista P., che aveva studiato sotto la guida di A. Willaert, compose varî pezzi vocali, tra cui alcuni mottetti. ...
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Librettista (Parma 1645 circa - Venezia 1702). Fu autore di numerosi melodrammi musicati da compositori di fama, tra cui uno mitologico, La divisione del mondo, con musica di G. Legrenzi, rappresentato [...] aVenezia nel 1675, e una Gierusalemme liberata (rifacimento del poema tassesco) con musica di C. Pallavicino (Dresda 1687). ...
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Musicista (Barano d'Ischia 1754 - Napoli 1834); studiò al conservatorio di S. Maria di Loreto a Napoli e con G. Paisiello; svolse (dal 1789) un'attività operistica, allora non priva di fortuna, specialmente [...] a Napoli e aVenezia. La sua opera più rappresentata fu La pietra simpatica (1795). ...
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Musicista (Roma 1738 - ivi 1792), allievo di G. B. Martini e G. Abos; maestro di cappella aVenezia, Praga, alle corti di Dresda e di Stoccarda, e poi maestro a Roma, in S. Pietro e al Collegio germanico. [...] Compose musica sacra, teatrale e strumentale ...
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Musicista italiano (Padova 1846 - ivi 1930). Studiò a Padova e aVenezia. Dal 1879 al 1920 fu direttore del Teatro italiano di Pietroburgo. Compose opere teatrali e balletti, fra cui I milioni di Arlecchino [...] (1900) con la sua notissima Serenata ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...