Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] , da cui ebbe varî figli, che furono affidati alla carità pubblica. Dopo un breve periodo aVenezia, dove fu segretario dell'allora ambasciatore di Francia, ritornò a Parigi e qui entrò in contatto con i filosofi dell'Encyclopédie, Diderot, Condillac ...
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Termine che dall’originario significato «dei Goti» è stato spesso usato estensivamente come sinonimo di germanico, tedesco.
Arte
Diffuso a partire dal 15°-16° sec. in generico riferimento all’architettura [...] sempre un’importanza minore. Caratteri originali ebbe l’architettura g. delle varie regioni e città, da Siena, a Firenze, aVenezia, all’Italia meridionale. Il concetto dominante nelle chiese g. italiane non è quello dell’altezza e dell’esasperazione ...
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Poeta (Milano 1776 - ivi 1821). Anticlassicista, P. rappresenta, insieme con G. G. Belli, un momento essenziale, e artisticamente dei più alti, del primo Romanticismo italiano. Egli ha saputo descrivere [...] , afflitta da dissimulate o palesi angustie, miserie e vergogne. E impiegato rimase sempre, prima alle Finanze, a Milano, e poi per due anni aVenezia, infine al Debito pubblico. Nel 1806 sposò Vincenza Prevosti vedova Arauco, che teneva e continuò ...
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Poeta inglese (Londra 1788 - Missolungi 1824). Discendente da una nobile e antica famiglia d'origine normanna, succedette (1798) nel titolo e nei beni del prozio. Nel 1803 concepì per Mary Anne Chaworth [...] of Chillon (pubbl. 1816); The dream; Manfred (pubbl. 1817). Nel 1816 si trasferì a Milano, poi aVenezia, dove, vivendo disordinatamente, scrisse (dopo un viaggio a Ferrara e Roma) The lament of Tasso (pubbl. 1817); il quarto canto del Childe Harold ...
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(gr. ῎Αδων o ῎Αδωνις) Divinità greca di origine semitica, oggetto di culto in varie località della Grecia peninsulare e insulare. Nella formulazione più nota del suo mito, intessuta di motivi letterari [...] testo di I. Cicognini, composta (1620) ma mai rappresentata, e quella di C. Monteverdi, su libretto di P. Vendramin, rappresentata aVenezia nel 1639.
Adonie
Feste in onore di Adone, nelle quali si lamentava ritualmente la morte del dio. Ad Atene si ...
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Musicista italiano (Venezia 1882 - Treviso 1973). Insieme a I. Pizzetti, O. Respighi e A. Casella, M. fece parte della generazione di musicisti che, in reazione al predominio assoluto del melodramma, contribuirono [...] Titolare del corso di alta composizione al conservatorio di Parma (1921-23) e di quello di perfezionamento nella stessa disciplina aVenezia (1932-40), tenne altresì (1936-39) la cattedra di storia della musica presso l'univ. di Padova e la direzione ...
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Architetto e trattatista (Vicenza 1548 o 1552 - Venezia 1616), tra i maggiori esponenti dell'architettura veneta. Ricevette una prima educazione dal padre, l'architetto-carpentiere Giandomenico (1526 circa [...] essenzialmente come autore di un ambizioso trattato in sei volumi (Dell'idea dell'architettura universale, iniziato nel 1591 e pubblicato aVenezia nel 1615), S. si impone, tra i teorici del sec. 16º, anche per aver realizzato un cospicuo numero di ...
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Letterato (Vicenza 1478 - Roma 1550). Il nome di T. è noto soprattutto per la Sofonisba (1514-15, pubbl. 1524), prima tragedia 'regolare', cioè composta secondo le regole di Aristotele, e per il Castellano [...] Leone X, che lo inviò come ambasciatore in Germania e gli ottenne la revoca della condanna, e a Clemente VII, che lo inviò in varie legazioni aVenezia e lo condusse con sé al congresso di Bologna. Carlo V lo creò conte palatino. Visse il resto della ...
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Letterato (n. nel Mugello, o forse a Firenze, 1503 - m. Roma 1556), noto soprattutto per il Galateo (1558), piccolo trattato di regole universali che valgono ad assicurare il successo nella vita.
Vita
Fu [...] fosse ancora prete (ebbe il presbiterato nel 1547), ma non raggiunse mai la sua diocesi perché fu mandato nunzio aVenezia, città che abbandonò nel 1549. Si deve a lui l'introduzione in Veneto dei processi dell'Inquisizione (celebre quello intentato ...
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Umanista (Verona 1374 - Ferrara 1460). Autore di numerosi testi scolastici e traduttore, tenne una scuola aVenezia (1414), di cui fu allievo Vittorino da Feltre, quindi fu attivo a Ferrara, dove costituì [...] , Giovanni di Conversino da Ravenna, conseguendovi il diploma di notaio, prese a insegnare grammatica aVenezia. Seguì poi M. Crisolora a Costantinopoli (1403-08). Al suo ritorno, a spese di un cenacolo privato, gli fu affidato l'insegnamento del ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...