Pittore (Capodistria 1656 - Roma 1746). Allievo aVenezia di A. Zanchi, a Roma (dal 1678) si avvicinò alla cerchia di C. Maratta e all'ambiente dell'Arcadia, elaborando uno stile rococò composto e raffinato, [...] dai toni patetici e aggraziati. Opere soprattutto in chiese e musei romani ...
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Scultore (sec. 16º), attivo aVenezia: nel 1506 lavora sotto T. Lombardo alla cappella Zen di San Marco. Opere, improntate a una grandiosa classicità: una Maddalena (1524) ora nella chiesa dei SS. Giovanni [...] e Paolo, il S. Rocco sull'altare dell'omonima chiesa aVenezia. ...
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Editore e libraio (sec. 16º) aVenezia, forse oriundo francese. Di lui, dei suoi fratelli e degli eredi si conoscono una trentina di libri (editi fra il 1537 circa e il 1599), tra i quali la prima edizione [...] delle Rime di F. Berni ...
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Musicista (prima metà sec. 17º), operoso aVenezia. Nel 1625 era capo degli strumentisti di S. Marco. Compose musica sacra e soprattutto strumentale: sonate a 4 (1626 e 1627), sonate per organo o spinetta [...] con strumenti (1629, 1644), di grande interesse storico-artistico ...
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Letterato armeno (1790-1866), vissuto a lungo aVenezia, con i Mechitaristi di San Lazzaro. Oltre che di un poema epico originale (Hayk l'eroe), è autore di felici traduzioni in armeno dei capolavori delle [...] letterature classiche e moderne ...
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Pittore (Volciano 1627 - Gargnano del Garda 1700). Studiò aVenezia con G. Forabosco. Dipinse soprattutto figure di vecchi, prediligendo le tinte ceree e le luci notturne. Opere nei musei di Milano, Firenze, [...] Stoccarda, Venezia. ...
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Scultore di origine fiamminga, attivo aVenezia alla fine del sec. 17º. Tra le sue opere, notevoli l'altar maggiore e le sculture della facciata di S. Moisè (1688), statue in S. Cassiano, ecc. ...
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Diplomatico francese (n. 1595 - m. Parigi 1650); ambasciatore aVenezia (1627-32) fu, nel 1648, uno dei principali negoziatori della pace di Vestfalia. ...
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Commediografo (Venezia 1707 - Parigi 1793). Mostrò assai presto una viva inclinazione per il teatro, componendo verso i nove anni una commediola e prediligendo nelle sue letture gli autori comici. Nel [...] solo buffoneschi, della decaduta commedia dell'arte. Dal 1741 al 1743 ebbe anche l'incarico di console della repubblica di Genova aVenezia, ch'egli disimpegnò con molta cura, ma che lo ingolfò in molte noie e spese, senza alcun compenso. Al 1743 ...
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Uomo politico (Venezia 1804 - Parigi 1857). Fu promotore di un'opposizione non clandestina all'amministrazione austriaca e divenne presidente del governo provvisorio (1848) di Venezia dopo l'insurrezione [...] la sua guida, nonostante la disfatta di Novara (23 marzo 1849) avesse posto fine a ogni speranza di un'affermazione militare del Piemonte. Dopo la capitolazione di Venezia (22 ag. 1849) fu in esilio in Francia, dove si prodigò per guadagnare simpatie ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...