Ufficiale e patriota (Venezia 1831 - ivi 1882), figlio di Daniele, accompagnò il padre in esilio. Rientrato (1859) in Italia, fu aiutante del gen. G. Ulloa nel 5º corpo d'armata, e partecipò all'impresa [...] ). Entrato (1861) nell'esercito regio come maggiore di cavalleria, fu ferito a Custoza (1866); fu infine ufficiale di ordinanza di Vittorio Emanuele II e generale della guardia di Venezia, ove trascorse gli ultimi anni di vita dedito agli studî di ...
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Ecclesiastico (Venezia 1500 circa - ivi 1593), figlio di Girolamo e di Elena Priuli; con l'appoggio dello zio, il cardinale Domenico, ebbe il vescovado di Ceneda (1520) e poi il patriarcato di Aquileia, [...] fratello morto nel 1545. Sospetto all'Inquisizione di esser favorevole alla Riforma, non poté mai ottenere la nomina a cardinale, pur avendo più volte cercato di dare ampie prove della sua ortodossia. Fu l'ultimo dei Grimani ad avere il patriarcato ...
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Mercante e viaggiatore (Venezia 1413 - ivi 1494); partito per i porti del Mar Nero (1436), visitò la Russia meridionale, fino al Volga, al Caucaso e alla Georgia, spingendosi poi fino a Mosca e rientrando [...] in patria per via di terra (1450 o 1451). Dopo essere stato provveditore in Albania (1465-72), fu inviato come ambasciatore in Persia (1472-79). Dei suoi viaggi ha lasciato una diffusa relazione (Viaggi ...
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Matematico (Venezia 1868 - Genova 1937), docente nell'univ. di Genova. Allievo di G. Peano, fu uno dei suoi più stretti collaboratori per quel che concerne lo studio dei fondamenti dell'aritmetica e l'istituzione [...] dimostrò, tra l'altro, l'indipendenza degli "assiomi di Peano" e propose l'importante metodo o principio di P.; eseguì la riduzione delle idee primitive della logica a tre nozioni fondamentali (di "uguaglianza", di "intersezione", di "appartenenza"). ...
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Doge di Venezia (m. 1605); fu più volte ambasciatore presso i papi; fu anche podestà a Brescia e a Padova; curò la riforma dello studio padovano (1584 e 1593) e fu deputato delle fabbriche in un momento [...] di grande fervore edilizio (1589). Eletto doge in un periodo di stasi politica (1595), conservò sempre la sua serenità di letterato, e assisté impassibile all'inizio della grande lotta giurisdizionale tra la Santa Sede e la Repubblica di Venezia. ...
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Ammiraglio (Venezia 1656 - Mestre 1729). Una lunga carriera politica e militare (1685-1714) lo vide partecipe della vita pubblica veneziana e accanito avversario dei Turchi, da lui battuti più volte, e [...] (battaglia di Metellino), e nel 1698 (battaglia dei Dardanelli). Fu poi provveditore generale delle isole (1699), inviato straordinario a Leopoldo I (1700), provveditore generale del mare (1701 e 1714) e di terraferma (1706), infine ambasciatore in ...
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Doge di Venezia (m. 1148). Successe (circa 1130) a Domenico Michiel di cui aveva sposato la figlia. Cercò di ristabilire l'accordo tra le famiglie dei Dandolo e dei Badoer, e promosse l'espansione veneta [...] Adriatico, mercé accordi e alleanze. In vista della minaccia normanna verso l'Albania, si avvicinò sempre più a Bisanzio promuovendo alcune fortunate campagne militari e ottenendo importanti privilegi per i traffici commerciali di Venezia in Oriente. ...
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Pittore (Venezia 1709 - ivi 1769). Allievo di S. Ricci, fu sensibile all'influenza di G. B. Tiepolo. Tra le sue opere: in Venezia, la pala nella chiesa di S. Salvatore, la Cena in casa del fariseo, nell'Ateneo [...] veneto, gli affreschi sullo scalone di palazzo Farsetti (Municipio). Nel 1760 fu chiamato a Pietroburgo per decorare il palazzo d'Inverno (soffitti nella chiesa del castello) e l'Accademia imperiale. ...
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Cardinale (Venezia 1524 - Padova 1584). Segretario di papa Giulio III (1550), fu mandato in Inghilterra durante la restaurazione cattolica della regina Maria, e lavorò efficacemente a favore dell'autorità [...] papale. Fu poi impiegato in altre difficili missioni diplomatiche: nel 1560 era in Germania per invitare i principi tedeschi al concilio di Trento, nel 1564 in Polonia, poi ancora in Germania; si stabilì a Roma dal 1573. ...
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Pediatra (Venezia 1895 - Padova 1973); prof. univ. dal 1935, ha insegnato clinica pediatrica dapprima a Modena, poi a Genova. È ricordato per la sindrome di De Toni - R. Debré - C. Fanconi, un particolare [...] tipo di nanismo, con alterazioni renali (di tipo nefrosico), scheletriche (di tipo rachitico), e turbe del metabolismo glicidico e del fosforo ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...