Tipografo (n. Savigliano metà sec. 15º), attivo aVenezia (1490-1517). Stampò principalmente edizioni di classici latini (notevoli il Plinio del 1497, e il Plauto del 1511), opere di religione (Meditazioni [...] di s. Bonaventura, 1497; Dialogo della divina providentia di s. Caterina, 1504). Si conoscono oltre cinquanta sue edizioni, decorate da xilografie. Tra i suoi caratteri è notevole un tipo tra il gotico ...
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Tipografo editore (Venezia 1757 - Milano 1833); attivo dapprima aVenezia (1793-97), si diede poi alla vita politica e fu legato della Repubblica Veneta a Parigi (1797). Quindi editore a Milano (dal 1810), [...] traduzione dal greco (1817). I suoi eredi pubblicarono (dal 1835) la Bibliografia Italiana. La ditta, che aveva conservato la ragione sociale A. F. Stella e figli, divenne poi (1844) Vedova di A. F. Stella e Giacomo figlio, e fu attiva fino al 1850. ...
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Tipografo (secc. 15º-16º) attivo aVenezia dal 1495 al 1539. Stampò oltre 150 edizioni, per lo più opere d'interesse umanistico. Appare spesso associato con il fratello Matteo (1498, 1511, 1523, 1526, [...] vita et gestis Scanderbegi di Marinus Barletius. Nel 1521 era a Rimini, dove pubblicò la Veneziade di Publio Francesco Modesti. Cinzio delli Fabrizi, opera che diede motivo, per lo scandalo che suscitò, all'istituzione della censura aVenezia (1527). ...
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Cognome di alcuni tipografi attivi aVenezia tra la fine del sec. 15º e la fine del 16º, probabilmente appartenenti tutti a una stessa famiglia di origine mantovana: Giorgio (n. Canneto, Mantova), attivo [...] dal 1483 al 1515, dapprima in società con P. de' Paganini e poi (dal 1487) da solo; Cesare, di cui si conoscono 19 edizioni tra il 1517 e il 1528; Andrea, che col fratello Francesco stampò nel 1515 il ...
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Editore-tipografo (n. Venezia 1793 - m. 1861). Ebbe aVenezia, insieme col figlio Antonio (1817-89), una grandiosa e moderna officina, considerata una delle prime del mondo (aprì officine minori a Padova, [...] Verona, Ferrara). Le sue edizioni furono innumerevoli, e il suo nome è legato, oltre che a collezioni pregevoli e a pubblicazioni culturali di grande importanza, all'invenzione d'alcuni processi tipografici, quale la cosiddetta controprova ...
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Pittore (Chioggia 1777 - Venezia 1858). Si formò aVenezia con F. Maggiotto e a Firenze con R. Morghen; fu a Trieste dal 1797, poi a Milano (1808-15) in contatto con A. Appiani e L. Sabatelli. Attivo alla [...] per i ritratti su avorio e pergamena e le figure femminili (Maddalena penitente, Vienna, Kunsthistorisches Museum). Tornato aVenezia, insegnò all'accademia e si dedicò allo studio della pittura veneziana del Cinquecento, al restauro e al mercato ...
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Attore italiano (n. Bologna - m. ivi 1780); aVenezia recitò nelle parti di innamorato al teatro Sant'Angelo con la compagnia di Girolamo Medebach; C. Goldoni ne ricorda l'eccellente interpretazione del [...] personaggio di Giacinto nei Mercanti; passò poi nel 1753 al teatro di S. Luca; accanto a lui recitava la moglie Vittoria, della quale il Goldoni delineò un simpatico ritratto nell'Eleonora del Poeta fanatico, parte da lei sostenuta con molta grazia; ...
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Letterata (Corfù 1760 - Venezia 1836). Andò aVenezia nel 1776 già sposa, contro voglia, dell'attempato C. A. Marin; annullato questo matrimonio, sposò segretamente nel 1796 l'inquisitore G. Albrizzi. [...] Il suo salotto aVenezia fu frequentato dai più grandi letterati e artisti del tempo; amante del giovane Foscolo, fu cantata da I. Pindemonte col nome di Temira. Nei suoi Ritratti (ultima ed. 1826) descrisse molti uomini illustri del suo tempo: oltre ...
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Letterato padovano (m. forse aVenezia dopo il 1315). Della famiglia dei Favafoschi, appartenne al circolo preumanistico padovano facente capo ad A. Mussato. Appare notaio nell'ufficio del sigillo del [...] è nominato in documenti di quella città sino al 1303; da ultimo, in seguito all'espulsione del figlio, risulta rifugiato aVenezia. Dettò un'opera storica in prosa sulle imprese dei Padovani dalla fondazione della loro città fino ai suoi giorni, una ...
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Architetto (Morcote, Lugano, 1630 circa - Venezia 1699). Attivo aVenezia, fece proprî gli insegnamenti di V. Scamozzi e B. Longhena, elaborandoli in una esuberanza decorativa che trova i suoi esiti più [...] significativi nelle facciate di S. Maria del Giglio (1678-83) e della chiesa degli Scalzi (1683-89). Altre opere: monumento funebre di Alvise Mocenigo (1654-55) in S. Lazzaro, di cui realizzò la facciata ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...