Pittore (n. Castelnuovo di Garfagnana 1520 circa - m. dopo il 1575); a Roma (dal 1535) studiò con Francesco de' Rossi detto il Salviati (dal quale ereditò il soprannome); quindi (1539) passò col maestro [...] aVenezia, dove si stabilì. Perdute numerose opere, tra cui i dipinti nel Palazzo Ducale, restano di lui i tre tondi di gusto veronesiano nel soffitto della Libreria Vecchia di S. Marco (1556-57) e diverse tele nelle chiese (S. Zaccaria, Frari, S. ...
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Pittore e incisore italiano (Torino 1929 - Venezia 2014). Studiò aVenezia e a Parigi dove, in contatto con le esperienze informali, volse la sua ricerca alla definizione di ritmi spaziali segnicamente [...] e vetri dipinti, dal 1954 si è dedicato anche alla grafica. Prof. (dal 1962) all'Accademia di belle arti di Parigi, L. ha tra l'altro curato la scenografia teatrale di Medea (Treviso, 1978) e del balletto Ichspaltung di G. Marotta (Venezia, 1980). ...
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Scultore (m. Padova 1593 circa). Influenzato da I. Sansovino, del quale fu aiuto aVenezia (S. Marco, statua del Battista del fonte battesimale, 1565; Palazzo Ducale, Carità e Abbondanza sulla Scala d'Oro), [...] risentì molto anche dell'opera di A. Vittoria. Tra le sue opere a Padova: nella basilica del Santo, S. Caterina (1564), in bronzo, per un'acquasantiera, e monumento F. Robortello (1567 circa) nel chiostro; in S. Giustina, santi in terracotta (1565); ...
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Pittore (Parma 1460 circa - ivi 1505). Allievo del cremonese Filippo Tacconi, aVenezia dovette conoscere l'arte del Giambellino e di Antonello. Pittore accurato, ebbe un senso aspro del colore; riuscì [...] la Madonna e santi (1491, Parma, pinacoteca); la Resurrezione (1497, galleria di Strasburgo); il polittico (1499) della collegiata di Cortemaggiore; la Conversione di s. Paolo (1504, Parma, pinacoteca); il ritratto d'uomo nella galleria Doria a Roma. ...
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Pittore e incisore (Reggio nell'Emilia 1626 - Monaco di Baviera 1699), allievo del Guercino a Bologna; attivo in varie città dell'Emilia, aVenezia (1650-64), Brescia, Torino, dipinse soprattutto quadri [...] fu pittore di corte; eseguì decorazioni nel Palazzo Reale e nel castello di Nymphenburg, e dipinti per le numerose chiese della Baviera. Fu pittrice anche la sorella Flaminia (n. 1629 - m. dopo il 1660), sua collaboratrice a Piacenza e aVenezia. ...
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Pittore (Amsterdam 1515 circa - Venezia 1584 circa). Partì in giovane età per l'Italia: visitò Roma e visse aVenezia e Padova. Entrò nella cerchia di Tiziano, col quale fu ad Augusta tra il 1548 e il [...] , 1552, Monaco, Alte Pinakothek). Accanto al fondamentale influsso di Tiziano, S. accolse suggestioni da Tintoretto, P. Veronese, A. Schiavone e Parmigianino (Ratto d'Europa, Amsterdam, Rijksmuseum; Morte di Adone e Venere e Cupido, Parigi, Louvre). ...
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Nome d'arte del pittore e fotografo Guglielmo Sansoni (Bologna 1896 - Roma 1974). Formatosi da autodidatta, fu artista versatile e di grande capacità organizzativa. Tra i promotori del gruppo futurista [...] stabilì a Roma dove firmò il Manifesto dell'aeropittura (1929) ed elaborò con F. T. Marinetti il Manifesto della fotografia futurista (1930). Eseguì le decorazioni per l'aeroporto di Nicelli aVenezia e per i palazzi delle Poste a Trento e a Palermo ...
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Pittore (Pistoia 1754 - Venezia 1831). Avviato all'arte dal padre Ippolito (1720-1796), studiò a Roma con P. Batoni, D. Corvi, R. Mengs. Intorno al 1800 si stabilì aVenezia, nel 1807 vi divenne professore [...] suo stile, fondamentalmente neoclassico, è venato d'influssi dell'arte contemporanea francese e inglese. M. fu soprattutto ritrattista, ma eseguì anche pale d'altare e composizioni storiche. La figlia Anna, operosa aVenezia, fu pittrice di paesaggi. ...
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Commediografo e poeta (Venezia 1849 - Roncade 1901); deputato alla XX legislatura e sindaco di Venezia (1890-95). Scrisse commedie in lingua e in dialetto (La bozeta de l'ogio, 1871; I Recìni da festa, [...] 1876, la sua migliore e più fortunata; Pessi fora de acqua, in collab. con G. Gallina, 1882), e vivaci versi pure dialettali, tra cui la notissima Regata. S. fu l'ideatore delle biennali d'arte che si tengono tuttora aVenezia. ...
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Pittore, quadraturista e prospettico (Ferrara 1688 circa - forse Verona 1772 circa). Allievo di F. Scala e di A. Ferrari, lavorò aVenezia insieme al figlio Agostino (m. 1792) e con G. B. Tiepolo (chiese [...] di S. Geremia, degli Scalzi, palazzo Labia), con il quale collaborò anche a Udine (quadrature nella galleria dell'Arcivescovado). A Torino lavorò con M. A. Franceschini nella chiesa di S. Francesco. Dal 1724 fece parte dell'Accademia di S. Luca. ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...