Pittore (Fabriano 1370 circa - Roma 1427). Formatosi sulla pittura e sulla miniatura lombarda tardo gotica di Michelino da Besozzo e Giovanni di Benedetto da Como, fu anche attento alla contemporanea arte [...] polittico di Valle Romita, 1400 circa, Milano, pinacoteca di Brera). AVenezia, tra il 1408 ed il 1409, dipinse, tra l'altro, l I. Bellini, Pisanello, Giambono e J. dal Fiore. Fu poi a Brescia (1414-19) per affrescare, su commissione di P. Malatesta, ...
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Pittore (Napoli 1632 - ivi 1705); avviato all'arte dal padre Antonio, dopo aver frequentato lo studio di J. Ribera, appena tredicenne, nel 1645, si recò a Roma dove, dopo essersi esercitato a copiare grandi [...] la decorazione di S. Pietro ad Aram, nel 1664 quella di S. Teresa a Chiaia; nel 1667 dipingeva aVenezia nella chiesa della Salute; nel 1674-76 a Padova in S. Giustina. A Firenze (1684-86) decorò il soffitto del salone di palazzo Medici-Riccardi; in ...
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Pittore (Bologna 1665 - ivi 1746). Studiò a Bologna con D. M. Canuti e, soprattutto, con D. Cignani e A. Burrini; fu aVenezia, Parma, Urbino e subì l'influsso del Parmigianino, del Baroccio e particolarmente [...] , un'adesione emozionale, un'attenzione naturalistica e nuovi tagli iconografici caratterizzano la sua produzione, che spazia dal soggetto religioso a quello mitologico, alla scena di genere, e che si pone come la punta più avanzata nell'ambito della ...
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Pittore (Venezia 1675 - ivi 1741). Allievo di P. Pagani (che egli seguì anche a Vienna), più importanti per la sua formazione furono i rapporti aVenezia con S. Ricci e lo studio delle opere del Baciccia [...] anche sul Settecento inglese, francese, austriaco. Infatti, dopo una prima attività aVenezia (decorazioni per i palazzi Correr, 1696, e Albrizzi, 1703 circa) e a Padova (soffitto della Biblioteca della basilica del Santo), P. lavorò soprattutto con ...
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Scultore, orefice e architetto (Pisa inizio sec. 14º - ivi, forse 1368). Figlio e scolaro di Andrea Pisano, nel 1349 era succeduto al padre come capomastro del duomo di Orvieto. Dal 1357 al 1359 dai documenti [...] Firenze e quella che fa parte della tomba del doge Marco Cornaro, in SS. Giovanni e Paolo aVenezia. In queste due sculture, ma soprattutto nella seconda, l'esperienza francese contemporanea si fa esplicita sia nel movimento lineare che accompagna la ...
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Scultore e architetto (Padova 1434 circa - ivi 1497 circa), allievo di Donatello, che accompagnò a Firenze circa il 1455, forse collaborandovi ai pergami di S. Lorenzo. La sua prima opera datata (1461) [...] armadî delle reliquie nella chiesa del Santo, ricche di rilievi e di statue (compiute 1472) e al monumento Zocchi in S. Giustina. Fu poi aVenezia (lunetta della Scuola di S. Giovanni Ev., ora nei Musei di Berlino), e nel 1479, con Gentile Bellini ...
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Pittore (Venezia 1435 circa - ivi dopo il 1493). Formatosi aVeneziaa contatto con le botteghe dei Vivarini e di J. Bellini, si avvicinò poi all'ambiente tardo-gotico dello Squarcione. Fu a Zara (1459-60 [...] drammatico nel S. Giorgio (Boston, J. Gardner Mus.), si avvicina all'arte di Pisanello e nelle ultime opere tende a raggelarsi nella ricerca di una metafisica perfezione. Tra le opere principali: la Madonna del Museo di Castelvecchio di Verona (1450 ...
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Pittore (Venezia 1687 - ivi 1767). Allievo dello zio Francesco, pittore attivo aVenezia e nell'entroterra tra la fine del 17º e l'inizio del 18º sec., attraverso A. Balestra si avvicinò alla grande maniera [...] 'arte di G. B. Piazzetta e di F. Bencovich contribuì a orientarlo verso una pittura più chiara, di aggraziato e disinvolto tono per la cappella del castello di Schönbrunn). All'Accademia di Venezia, che diresse dal 1759, sono conservati, tra l'altro ...
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Pittore (Conegliano 1459 circa - ivi 1517 o 1518). Visse a Conegliano e per un lungo periodo aVenezia (1492-1516). Le sue opere mostrano, accanto alla forte influenza di B. Montagna, contatti con l'arte [...] e Giovanni Bellini, accentuati durante la permanenza aVenezia. Nelle grandi pale e nel tema della Madonna col Bambino, sentito con profonda commozione, si trovano armonia di rapporti ed equilibrio di valori tra figure umane e ambiente naturale ...
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Scultore (Genova 1630 - ivi 1702). Dapprima ebanista, fu poi allievo di Bernini per sei anni (1655-61). Tra i maggiori esponenti della scultura barocca genovese, tra il 1661 e il 1677 scolpì statue di [...] influssi della scuola romana agli eleganti ritmi diffusi da P. Puget. Presente anche aVenezia (sepolcro di F. Morosini, 1678, S. Niccolò da Tolentino) e a Padova (Deposizione, 1686, S. Giustina; cappella del Tesoro, su suoi progetti, 1689, Basilica ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...