In origine, la zona di Venezia, poi appositamente chiusa, assegnata nel 1516 agli Ebrei quale loro residenza (così chiamata per la presenza di un ‘getto’, cioè una fonderia). Dal 16° sec., in tutta Europa, [...] coattiva degli Ebrei. Quartieri ebraici chiusi (talvolta costituitisi a scopo difensivo per iniziativa degli stessi abitanti) si come diverso da sé, in genere perché appartenente a una minoranza socialmente, etnicamente o razzialmente esclusa ...
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Scrittore e uomo politico (Milano 1842 - Roma 1898); arruolatosi nella spedizione Medici, che partì di rincalzo ai Mille, si batté a Milazzo e al Volturno (1860); più tardi partecipò alla guerra del 1866, [...] serie clamorosa delle polemiche e dei duelli, cui era costretto dalla veemenza delle sue critiche, si concluse tragicamente nel duello con F. Macola, direttore della Gazzetta di Venezia. Tutte le sue opere furono raccolte in dieci volumi (1895-96). ...
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Patriota (Cento 1801 - Bologna 1849); barnabita, dal 1822 al 1828 insegnò retorica a Napoli e successivamente si diede alla predicazione, finché nel 1848 seguì come cappellano le truppe pontificie del [...] gen. Durando. Ferito tre volte a Treviso, si segnalò poi alla difesa di Venezia e a quella di Roma, essendo ormai decisamente passato nelle file repubblicane. Nello stesso anno fu emesso nei suoi confronti un breve di secolarizzazione, che non gli fu ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] negli Stati della Chiesa le copie del Talmūd. Varie città italiane, tuttavia, chiamarono gli E. a esercitare il prestito a interesse: così Venezia (1366), Firenze (1437), Mantova (1454), Milano (1465). Invece la loro espulsione dai domini aragonesi ...
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Comune delle Marche (124,84 km2 con 99.077 ab. nel 2020), capoluogo di provincia e di regione. La città sorge a 16 m s.l.m. sulle pendici nord-occidentali del Monte Conero, dove si apre la più importante [...] la protezione degl’imperatori d’Oriente, lottò contro Venezia, concludendo nel 1150 una pace onorevole. Difese la fino al 29 settembre 1860. Per il plebiscito del novembre entrò a far parte del Regno d’Italia.
Dell’epoca romana restano importanti ...
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Uomo politico italiano (Ribera, Agrigento, 1818 - Napoli 1901). Avvocato e patriota, ebbe un ruolo decisivo nel convincere Garibaldi a compiere la spedizione dei Mille. Proclamata l'Unità d'Italia, abbandonò [...] fra costoro e i patrioti della Sicilia. Scoppiata la rivoluzione a Palermo (12 genn. 1848), fu membro del comitato di rinviare l'annessione finché non fossero liberate anche Roma e Venezia (tesi sostenuta anche nel giornale Il Precursore). Da ciò ...
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Giuseppe Melchiorre Sarto (Riese 1835 - Roma 1914). Fu eletto papa nel 1903, in una situazione generale difficile per i rapporti tesi tra Chiesa e Stato in Francia e in Italia e per i fermenti sociali. [...] a Treviso nel 1875, fu fatto vescovo di Mantova nel 1884; cardinale nel giugno 1893 e promosso alla sede patriarcale di Venezia su cui poi rimasero costituite le organizzazioni del laicato fino a Benedetto XV. La sua opera si esplicò ancora in ...
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Figlio (Milano 1392 - ivi 1447) di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti, nel 1402, morto il padre, assisteva impotente allo sfacelo dello stato, mentre Facino Cane, che già dominava sulla corte ducale [...] con Alfonso d'Aragona provocava la ribellione di Genova (N. Piccinino falliva nel tentativo di riconquistarla a Barga, nel 1437); ripresa la guerra anche da Venezia e Firenze, F. M. mandò contro di loro ancora N. Piccinino, che, dopo aver combattuto ...
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Figlio naturale (1431-1494) di Alfonso V re d'Aragona, divenne re nel 1458. Procedette a un efficace ordinamento amministrativo, cercando di togliere forza al baronaggio e sostenendo i diritti degli ordini [...] di alleanze: la fama di "giudice d'Italia" si univa così a quella di munifico mecenate. Ma ricchezze enormi furono da lui profuse ), con cui non riuscì a piegare la rivale Venezia, che s'era mostrata favorevole a una restaurazione angioina; oltre i ...
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Figlio (Ferrara 1431 - ivi 1505) di Niccolò III e della sua terza moglie, Ricciarda di Saluzzo. Duca nel 1471, portò avanti una politica di distensione tra i vari Stati della penisola, non non riuscendo [...] Maria, nel 1480 fidanzava la figlia Isabella a Francesco Gonzaga, promettendo infine la figlia Beatrice a Ludovico il Moro. Successivamente, nei complicati contrasti tra Venezia, il papa e Milano, a cui dovette suo malgrado partecipare, E. finì ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...