Critico musicale (Vicenza 1830 - Milano 1887). Dottore in legge, studiò musica aVenezia e a Vienna. Diresse la Gazzetta musicale dell'editore Ricordi e fu critico musicale de La Perseveranza di Milano. [...] Riunì parte dei suoi articoli nel volume Musica e musicisti (1876). La sua figura non rimane però circoscritta nei limiti della critica musicale e la sua attività si distingue in molti settori della vita ...
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Musicista (Pesaro 1792 - Passy, Parigi, 1868). Figlio di un suonatore di trombetta e di un buon soprano, a Lugo cominciò a profittare degli insegnamenti (clavicembalo e canto) di don Giuseppe Malerbi, [...] serio ha il Tancredi può essere riconosciuta, nel genere comico, alla nuova opera di R., L'Italiana in Algeri, rappresentata aVenezia il 22 maggio 1813. Né lo scarso successo di alcune opere dal 1813 al 1814 (Aureliano in Palmira, seria, Milano ...
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Musica
Spettacolo, detto anche melodramma, in cui l’azione teatrale si sviluppa attraverso la musica e il canto. Pur assumendo denominazioni diverse a seconda di argomento (o. buffa, o. seria), epoca e [...] grande impulso C. Monteverdi con il suo Orfeo (1607), ma soprattutto con L’incoronazione di Poppea (1643). Nel frattempo aVenezia nel 1637 era stato inaugurato il primo teatro impresariale, il S. Cassiano. Il nuovo genere di spettacolo si diffuse in ...
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Musicista (Cremona 1567 - Venezia 1643), figlio del medico Baldassarre. Studiò contrappunto e viola con M. A. Ingegneri. Passò poi, ventiduenne, alla corte di Mantova quale violista e, dal 1603, maestro [...] di cappella. Dal 1613 alla morte ebbe tale titolo a S. Marco aVenezia. Compì viaggi in Ungheria, nelle Fiandre (importante quest'ultimo per le sue esperienze artistiche) oltre che a Roma, Milano, Bologna, ecc. Dalla moglie Claudia Cattaneo, morta ...
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Musicista italiano (Venezia 1882 - Treviso 1973). Insieme a I. Pizzetti, O. Respighi e A. Casella, M. fece parte della generazione di musicisti che, in reazione al predominio assoluto del melodramma, contribuirono [...] Titolare del corso di alta composizione al conservatorio di Parma (1921-23) e di quello di perfezionamento nella stessa disciplina aVenezia (1932-40), tenne altresì (1936-39) la cattedra di storia della musica presso l'univ. di Padova e la direzione ...
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Musicista (Bergamo 1797 - ivi 1848). Celebre operista, la sua arte va considerata come il culmine della musica italiana nel suo momento di passaggio dal tiepido iniziale romanticismo del secondo Rossini [...] S. Mattei, giungendo così alle soglie della carriera artistica ricco di buona cultura teorica e di pratica esperienza. Esordì aVenezia (1818) con l'opera Enrico di Borgogna, accolta con discreto successo, come pure, l'anno seguente, l'altra opera ...
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Musicista (Aversa 1749 - Venezia 1801). Di povera famiglia, orfano di padre a sette anni, fu accolto (1761) nel conservatorio napoletano della Madonna di Loreto come "figliuolo". Quivi studiò con G. Manna. [...] come le altre del genere, rimase un'eccezione. Nel 1781 C. si rivela giunto a piena maturità con Giannina e Bernardone, opera composta e applaudita aVenezia, che si può considerare un capolavoro, per la felice rappresentazione dei varî personaggi e ...
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Musicista (Crema 1602 - Venezia 1676). Studiò dapprima col proprio padre G. B. Caletti, poi (per cura del suo protettore F. Cavalli) in S. Marco, con C. Monteverdi. Qui C. (che aveva preso il nome del [...] Luigi XIV fu chiamato ad allestire il Xerse (cui G. B. Lulli aggiunse i balletti), e nel 1662, a quella corte, diede l'Ercole amante. Ritornato aVenezia, dal 1668 il sempre fecondo operista (autore però anche di musica sacra) fu maestro di cappella ...
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Musicista (Aversa 1714 - Napoli 1774). Studiò con F. Durante, F. Feo e L. Leo. Esordì quale operista (1737), mentre era maestro di cappella del marchese d'Ávalos. Protetto poi dal duca di Varese, poté [...] far rappresentare opere a Roma e Bologna. Nel 1743 passò aVenezia, direttore del conservatorio degli Incurabili; nel 1747 a Roma e a Napoli, dove allestì proprie opere. A Roma fu nominato coadiutore della cappella pontificia e accademico ceciliano. ...
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Musicista fiammingo (Bruges o Roeselare 1490 circa - Venezia 1562). Studiò a Parigi con J. Mouton; visse quasi sempre in Italia (dove giunse, sembra, verso il 1518), specialmente aVenezia, ove dal 1527 [...] , sia per il seguito che le sue stilistiche ebbero aVenezia, sia per la sua opera di riorganizzatore della cappella Marciana . Tra i musicisti formatisi alla sua scuola: A. Gabrieli, C. de Rore, N. Vicentino. Compose musica ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...