Uomo politico ed economista italiano (Venezia 1841 - Roma 1927). Fu presidente del Consiglio (1910-11), dopo essere stato più volte ministro del Tesoro. Fu tra i primi assertori e fautori della necessità [...] di credito e di consumo) e le banche popolari, la legislazione a tutela del lavoro delle donne e dei fanciulli e lo sviluppo della previdenza, arrivando a riconoscere la necessità che in alcuni casi divenisse da libera ...
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Pietro Barbo (Venezia 1417 - Roma 1471). Divenuto cardinale prete del titolo di S. Marco (1440) per volontà dello zio materno Eugenio IV, godette di una posizione influente sotto Nicolò V e Callisto III, [...] per la questione delle compattate di Praga. Combatté contro Napoli e Venezia, e (1470) riconobbe la signoria di Roberto Malatesta su Rimini. Costruì a Roma palazzo Venezia; incoraggiò l'arte della stampa, ma avversò i circoli umanistici romani ...
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Pittore (Venezia 1480 circa - Loreto 1556 o 1557). Tra le massime espressioni del Rinascimento settentrionale nella sua fase matura, fu attivo inizialmente nel Veneto e, in seguito, soprattutto a Bergamo [...] in S. Michele in Pozzo Bianco e la cappella dei Suardi a Trescore (1524). Dopo il 1525, L. dimorò aVenezia o a Treviso, ma continuò a lavorare anche per le Marche e Bergamo. Accanto a Tiziano il suo colorismo si fece più scorrevole, mentre la sua ...
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Musicista italiano (Venezia 1920 - Darmstadt 1973). Caposcuola indiscusso dell'avanguardia musicale europea del secondo dopoguerra, ne visse tutte le vicende senza perdere mai il contatto con la storia, [...] si dava convegno l'avanguardia musicale mondiale. Nel 1955, insieme a L. Berio, fondò lo Studio di fonologia della Rai 'estero.
Opere
M. sottopose assai spesso i suoi lavori a rifacimenti, a partire da quello che segna il suo esordio di compositore, ...
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Letterato (Venezia 1690 - Padova 1761). Minore osservante, fu teologo della Repubblica di Venezia e revisore ecclesiastico di tutti i libri che vi si stampavano. Ammiratore di Vico, insistette perché Vico [...] 1728) e si fece promotore di una nuova edizione, aVenezia, della Scienza nuova, mai realizzata. Teorico dell'arte ma le sue teorie furono raccolte e trasmesse dal suo allievo A. Memmo (Elementi di architettura lodoliana, ossia l'arte del fabbricare ...
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Critico letterario e regista teatrale italiano (Venezia 1920 - Roma 1981). Debuttò giovanissimo nella regia, mentre già si era affermato come critico letterario su Campo di Marte. Dal 1946 al 1960 visse [...] cultura brasiliana. Eclettico e ricco di inquietudini, attento a ogni forma di espressione, con la sua opera ha della scena internazionale: Teatro in Brasile (1961); Teatro da ieri a domani (1972); Ibsen (1972); Le rondini di Spoleto (1977); ...
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Uomo politico e militare (Venezia 1280 - ivi 1361); si fece notare sia per la vittoria di Capodistria (1350), sia per l'accorta opera spesa a vantaggio della politica antigenovese di Venezia in ambascerie [...] 'Ungheria, era assediato in Treviso, quando lo raggiunse la nomina a doge (1356). Dopo aver fatto la pace con l'Ungheria D. profuse tutta la sua attività nel riordinamento interno di Venezia, turbata, nel 1355, dalla congiura di Marin Faliero. ...
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Uomo politico italiano (Venezia 1876 - Roma 1970). Irredentista e volontario nella guerra 1915-18, fu capo di gabinetto di D'Annunzio a Fiume. Nazionalista, fascista dal 1921, nel 1922 guidò le squadre [...] venete nella marcia su Roma. Deputato (1921-1934), fu ministro delle Terre liberate nel 1923 e dei Lavori pubblici (1925-29), presidente della Camera (1929-34) e segretario del Partito nazionale fascista ...
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Matematico, ingegnere ed erudito (Venezia 1683 - Padova 1761). Le sue prime ricerche, riguardanti il barometro, il termometro e la gnomonica, gli valsero la cattedra di astronomia e meteore nell'univ. [...] incarico del senato veneto, ricerche di idraulica; nel 1719 successe a N. Bernoulli nella cattedra di matematica. Si occupò anche di e alla tecnica della navigazione; pubblicò commenti a Frontino (1722) e a Vitruvio (1739). I suoi manoscritti vengono ...
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Giureconsulto (n. Cremona - m. Venezia 1334), discepolo di Iacopo d'Arena; prof. nello studio di Padova (1295-1310). La Repubblica veneta si giovò dell'opera sua, gli conferì la cittadinanza e lo nominò [...] opere: abbiamo notizia di un trattato De testibus e di sue Quaestiones o Disputationes o Consilia. Sappiamo che il suo indirizzo scientifico era una reazione al metodo degli scolastici, a cui M. rimproverava l'abuso della dialettica e del formalismo. ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...