Scultore (Genova 1539 - Venezia 1636), attivo aVenezia dal 1593. In molti dei suoi bronzetti, dal fluido modellato, si rifà all'opera di I. Sansovino. Tra le opere, due candelabri e le statuette di S. [...] 'insolita iconografia (1633, S. Moisè, eseguito col figlio Sebastiano), una delle sue opere più importanti. La sensibilità devozionale propria a molte delle sue realizzazioni lo inserisce nell'ambito della produzione artistica della Controriforma. ...
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Pittore (Castelfranco Veneto 1557 circa - Venezia 1641). Formatosi aVenezia (1575-83), fu influenzato da Palma il Giovane, Paolo Veronese e i Bassano (Cena in Emmaus, Castelfranco Veneto, duomo; Predicazione [...] di s. Paolo, Venezia, S. Zanipolo). Lavorò, tra l'altro, anche in Boemia, a Innsbruck (1606, Adorazione dei Magi, chiesa dei Cappuccini) e di nuovo in Italia (Paradiso, 1606, Borgo San Sepolcro, chiesa dei Cappuccini; decorazioni del palazzo del card ...
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Pittore (sec. 16º), originario di Piazza Brembana, operoso aVenezia tra il 1528 e il 1557, ricordato ancora nel 1568. Si suole collegare il nome del D. a due Crocifissioni - conservate nelle Gallerie [...] prossimi alla cerchia di Girolamo da Santacroce e che i documenti riferiscono a un Donato. Tuttavia il riferimento non è certo, poiché almeno un altro D. (Giovanni Maria, ricordato nel 1533 e nel 1541) fu attivo all'incirca in quel tempo aVenezia. ...
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Farmacista (Spilamberto 1662 - Venezia 1729). Coltivò, aVenezia, gli studî naturalistici e medici con tale successo che dalla Repubblica Veneta fu nominato medico fisico. Vivente, pubblicò varî lavori [...] gli Opuscula botanica posthuma, lavoro nel quale Z. illustra i suoi viaggi botanici nel Veneto e nell'Istria, e nel 1735 la Istoria delle piante che nascono ne' lidi intorno aVenezia, che è una delle opere più importanti per la flora del Veneto. ...
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Diplomatico napoletano (Napoli 1735 - ivi 1805); ministro residente aVenezia dal 1785 al 1797. Rappresentante napoletano presso la Cisalpina, dopo l'invasione del regno da parte della Francia trattò prima [...] per aiuti coi Russo-Turchi a Corfù e, sbarcato quindi (1799) nelle Puglie, avanzò trionfalmente su Foggia e Napoli, dove firmò coi repubblicani quella capitolazione del 19 giugno che fu poi violata dalla parte regia. Firmò più tardi la pace di ...
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Tipografo tedesco, attivo aVenezia dal 1470. In quell'anno terminava l'edizione del De civitate Dei di s. Agostino iniziata dal fratello Giovanni da Spira, il quale aveva introdotto la stampa aVenezia [...] (1469-70). V. fu attivo fino al 1477; diede per lo più edizioni di classici latini (Plauto, Catullo, Marziale, Tacito) e opere giuridiche; dalla sua stamperia uscì anche un'opera italiana famosa, la Bibbia ...
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Pittore (Anversa 1540 - Venezia 1596). Nel 1573 fu aVenezia, dove collaborò col Tintoretto e altri maestri veneziani alla decorazione della sala del Gran Consiglio nel Palazzo Ducale. In altre opere sue [...] (Palazzo Reale e Accademia di Venezia; parrocchiale di Merano; museo di Vienna), reminiscenze del Tintoretto si mescolano ad altre desunte da Cima da Conegliano. Le sue cose migliori sono paesaggi di carattere decorativo, con baccanali e ...
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Pittore (seconda metà del sec. 14º), operoso aVenezia (notizie dal 1362 al 1390) spesso in società con un Donato, che dei due era di gran lunga il migliore. Infatti l'Incoronazione della Vergine (1375) [...] all'Accademia di Venezia, dipinta dal solo C. in uno stile greve e rozzo derivato dalla maniera bizantina e da Lorenzo Veneziano, è inferiore alla tavola dello stesso soggetto della raccolta Querini Stampalia aVenezia (1372), firmata da Caterino e ...
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Pittore (Cavalese 1695 - Vienna 1758). Formatosi aVenezia con N. Grassi, dal 1737 si stabilì a Vienna, dove fu insegnante e rettore dell'Accademia (1751-58) e inviò opere anche in Baviera, Moravia, Ungheria, [...] 1744, Vienna, Museo diocesano; Morte della Vergine, 1750, Bressanone, duomo; Cacciata degli angeli ribelli, 1752, Vienna, Michaelerkirche). n Il fratello Francesco, suo allievo in patria e di G. B. Pittoni aVenezia, operò stabilmente in Alto Adige. ...
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Bibliografo e stampatore (m. Venezia 1785); fu attivo aVenezia, con un privilegio di tipografo ducale che la sua famiglia tenne per due secoli. Possedeva un magnifica biblioteca formatasi in famiglia [...] dopo la dispersione quasi totale della prima appartenuta a Gian Vincenzo P. (v.). Alla morte di Maffeo fu acquistata dal libraio inglese Edwards e dispersa all'asta. P. tradusse e annotò la bibliografia dei classici greci e latini di E. Harwood (1780 ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...