Pseudonimo del pittore Hieronymus van Aeken (Boscoducale 1450 circa - ivi 1516 circa). Nipote del pittore Jan van Aeken, cui si attribuisce un affresco datato 1454 nella cattedrale di Boscoducale. Dopo [...] ), la Guarigione della follia (Amsterdam), la Tentazione di s. Antonio (Bruxelles, Anversa, Amsterdam), il Paradiso e l'Inferno aVenezia (Accademia), ecc. L'influenza del B. è stata profonda e trova la più legittima continuazione nell'arte di P ...
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Architetto e urbanista (Roma 1926 - ivi 2010); esordì con il gruppo Quaroni-Ridolfi nel quartiere Tiburtino INA/Casa (1950-51) di Roma, aderendo con progetti e scritti alle tematiche del neorealismo architettonico, [...] delle leggi geometriche elementari. Nei progetti successivi (edificio residenziale alla Giudecca aVenezia, 1984; sistema di piazze a Terni, 1985; sistema polifunzionale in via Ostiense a Roma, 1991) prevale l’interesse per la scala urbana; degli ...
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Famiglia di pittori tedeschi i cui membri più noti sono: Johann Heinrich il Vecchio (Haina, Assia, 1722 - Kassel 1789), detto il T. di Kassel, studiò con van Loo a Parigi (1744); fu in Italia (1748-51) [...] aVenezia, con G. B. Piazzetta; dipinse soprattutto quadri mitologici nello stile rococò e fu pittore di corte a Kassel (1752). Friedrich (propr. Johann F. August; Maastricht 1750 - Heidelberg 1812), suo nipote, detto il T. di Lipsia, fu specialmente ...
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Pittore (forse Ferrara 1481 - ivi 1559), probabilmente originario di G., villaggio del Polesine; secondo G. Vasari, fu scolaro di D. Panetti: anche se le sue prime opere (Presepe della pinacoteca di Ferrara; [...] 1499, e di L. Costa, col quale lavorò a Mantova. Era allora già stato a Roma (diciannovenne) e aveva forse conosciuto aVenezia qualche opera di Giorgione. Verso il 1513 compiva un secondo viaggio a Roma. Quivi ammirò Michelangelo, ma più ancora si ...
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Pittore (n. Brescia tra il 1480 e il 1485 - m. forse aVenezia dopo il 1548). Sono scarse le notizie sulla formazione di S., che almeno dal 1520 è attivo in Veneto. La sua personalità si situa nel contesto [...] . Tra le prime opere, Il profeta Elia (Washington, National gallery of art) e i SS. eremiti Antonio e Paolo (Venezia, gallerie dell'Accademia), databili al 1515-20. Nelle opere della maturità l'uso della luce come mezzo di osservazione della realtà ...
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Famiglia d'intagliatori modenesi, oriunda di Baiso (Reggio nell'Emilia). I B. furono i migliori maestri del legno nell'Emilia e nel Veneto tra il 14º e il 15º sec. Il capostipite della famiglia, Giovanni [...] lavorò (1414) per Paolo Guinigi di Lucca e per Palla Strozzi. Tornato a Ferrara (1423) cominciò gli stalli di S. Francesco (finiti nel 1431 del vescovato (1450). Alberto, suo fratello, dimorò aVenezia (1436-51), ma collaborò quasi sempre col padre e ...
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Fotografo italiano (Meolo 1926 - Venezia 2016). Dopo una prima formazione come perito chimico, dal 1947 si è dedicato alla fotografia, privilegiando per venticinque anni circa l'uso del bianco e nero. [...] la casa editrice Dagor Books. Si è dedicato con successo alla pubblicazione dei suoi reportages, tra i quali notevoli quelli su Venezia: Venise à fleur d'eau (1954); Ombrie terre de Saint François (1955); Andalousie (1957); Naquane (1966); Essere ...
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Pittore italiano (Cervignano del Friuli 1924 - Palmanova, Udine, 2015). Si formò aVenezia e, dopo il 1950, fu tra i protagonisti del neorealismo (Assemblea di braccianti sul Cormor, 1952, Udine, Galleria [...] arte moderna). Mantenendo costante l'impegno ideologico e il fondamentale riferimento ai dati della realtà, la sua ricerca si è volta a indagarne, dopo il 1967, i risvolti psichici e onirici con modi vicini all'informale. Legato dal 1946 con profonda ...
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Pittore e incisore (Monguelfo 1698 - Vienna 1762). Allievo di G. Alberti, completò la sua formazione aVenezia; grazie alla protezione del vescovo di Gurk poté poi soggiornare (1723-26) a Napoli, a Roma [...] rapporto con nobili famiglie e alti prelati, ottenne importanti commissioni (affreschi e pale d'altare) per la chiesa dei teatini a Salisburgo (1728), per le abbazie di Melk (1731-32), Zwettl (1732-33), Altenburg (1732-38), per il duomo di Bressanone ...
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Nome sotto il quale è noto lo scultore e architetto Bartolomeo Sinibaldi (Montelupo 1469 - Lucca 1535). Dopo una giovinezza spensierata divenne seguace del Savonarola, tanto che, durante le persecuzioni [...] il frate, dovette fuggire aVenezia. Tornato a Firenze (1504), eseguì varie sculture in legno, di cui rimane soltanto il s. Sebastiano per la badia di S. Godenzo (1506) derivato da quello della Pieve di Empoli di A. Rossellino. Delle sculture per ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...