Pittore (Venezia 1435 circa - ivi dopo il 1493). Formatosi aVeneziaa contatto con le botteghe dei Vivarini e di J. Bellini, si avvicinò poi all'ambiente tardo-gotico dello Squarcione. Fu a Zara (1459-60 [...] drammatico nel S. Giorgio (Boston, J. Gardner Mus.), si avvicina all'arte di Pisanello e nelle ultime opere tende a raggelarsi nella ricerca di una metafisica perfezione. Tra le opere principali: la Madonna del Museo di Castelvecchio di Verona (1450 ...
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Patrizio veneto (Venezia 1729 - ivi 1793). Discepolo del padre C. Lodoli (v.), del quale divulgò le idee sull'architettura e pubblicò alcuni Apologhi raccolti dalla sua viva voce, fu tra i primi Veneziani [...] rimase estraneo al progetto, nel quale mise in pratica gl'insegnamenti del suo maestro Lodoli. Fu in seguito bailo a Costantinopoli (1777), ambasciatore a Roma (1781), ove si legò d'amicizia con la contessa L. d'Albany, e infine procuratore di San ...
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Umanista (Venezia 1487 - Roma 1527); discepolo di Marco Musuro, insegnò greco aVenezia (1518), a Firenze (1522-23) e a Roma (1526-27), dove si era trasferito nel 1523 al seguito del card. Giulio de' Medici [...] poi abbastanza diffusa fu la sua traduzione in latino di alcune opere di Aristotele (Venezia 1521); ma l'opera sua più notevole è il dialogo De exilio (1522), inteso a dimostrare, attraverso una lunga serie di esempî desunti per lo più dall'antichità ...
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Pittore (Venezia 1480 circa - ivi 1531); fu dapprima rigido seguace dello stile di Antonello da Messina, semplificandone la forma in geometrico schema, da lui conosciuto attraverso Alvise Vivarini più [...] . In questo senso, l'opera più bella è il famoso Martirio di s. Cristina (1520) in S. Maria Mater Domini aVenezia. Altre opere importanti sono il Noli me tangere di Milano, il Guerriero turco dinanzi alla Sacra Famiglia di Londra, il ritratto di ...
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Umanista (Venezia 1450 circa - Gurk 1535); nel 1489 ebbe una cattedra all'univ. di Parigi, ma, implicato in acerbe polemiche, accusato di condotta immorale e di eresia, nel 1496 fuggì in Inghilterra e [...] affidò varie missioni diplomatiche, e raggiungendo la dignità di vescovo di Gurk (1523); ma nel 1524 si trasferì a Roma come influente prelato domestico di Clemente VII. La sua produzione letteraria (epigrammi, particolarmente apprezzati e più volte ...
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Musicista (Venezia 1670 circa - Vienna 1736). Studiò probabilmente con G. Legrenzi aVenezia e dal 1717 fu vicemaestro di cappella alla corte imperiale di Vienna. Compose 114 lavori chiesastici (20 messe, [...] mottetti, vespri, offertorî, ecc.), 37 opere teatrali, 26 serenate sceniche, 29 oratorî, gran numero di cantate, madrigali, ecc., molta musica strumentale (quartetti, sonate per archi e basso continuo, ...
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Musicista (Venezia 1671 - ivi 1750). Compositore e violinista, svolse la sua attività principalmente aVenezia, con soggiorni più o meno lunghi a Firenze, a Monaco di Baviera e in altre città. Scrisse [...] concertante, 3 tempi), e nel concerto solistico propone la forma caratteristica e compiuta (esposizione, svolgimento, ripresa) che A. Vivaldi e J. S. Bach fecero propria. Le sue composizioni strumentali appaiono d'altra parte notevoli per inventiva ...
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Pittore e patriota italiano (Napoli 1836 - Firenze 1868). Avviato alla pittura dal padre Vincenzo, anch'egli pittore (autore di romantici interni di chiese), frequentò fino al 1852 l'Accademia di Venezia. [...] Napoli; nel 1860 si arruolò con Garibaldi; nel 1861 si stabilì a Firenze, dove si unì ai macchiaioli e formò con S. Lega, O. lungo l'Affrico in cui erano soliti recarsi a dipingere. La produzione dell'A. non è abbondante, ma schietta: sono piccole ...
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Giornalista (Venezia 1880 - Cavallasca 1961), in gioventù partecipò alla propaganda socialista, poi seguì B. Mussolini al Popolo d'Italia, di cui fu redattrice per la parte letteraria e artistica; interventista [...] diresse la rivista Gerarchia e si fece promotrice del movimento artistico del "Novecento". Autrice di una biografia di Mussolini, a suo tempo notissima, Dux (1926), pubblicò numerosi scritti d'arte (Storia della pittura moderna, 1930; ecc.), un libro ...
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Architetto (Venezia 1686 circa - ivi 1766). Allievo di A. Tirali, promosse il ritorno dell'architettura veneziana al classicismo cinquecentesco, temperato da un movimento e da una grazia nei particolari [...] tipicamente settecenteschi. Attivo soprattutto aVenezia, vi costruì, tra l'altro, le chiese dei Gesuiti (1726-36), di S. Marcuola (1728-36), della Pietà (1745-60), la facciata della scuola della Carità (1756), ora Accademia di belle arti, il palazzo ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...