Economista e uomo politico (Frascati 1857 - Milano 1924), figlio di Diomede. Rielaboratore geniale della scuola marginalistica austriaca, nella sua prosa, economica e politica, breve, nuda, tagliente, [...] organicamente il problema del valore, conciliando con sintesi geniale gli apporti di H. Gossen, K. Menger e A. Marshall con la teoria ricardiana del costo di produzione; numerosi saggi di economia teorica e applicata, di sociologia e di finanza ...
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Toscano (m. 461), forse di Volterra, successe a Sisto III (440). Nel suo lungo pontificato, a fronte della profonda decadenza delle strutture politiche dell'Impero, L. affermò vigorosamente l'unità della [...] si ha nella leggenda, accolta per primo da Paolo Diacono, per cui Attila re degli Unni, che si preparava a percorrere saccheggiando la penisola, sarebbe stato arrestato, alla confluenza del Po con il Mincio, da L., presentatoglisi protetto in modo ...
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Antonio Ghislieri (Bosco Marengo 1504 - Roma 1572). Teologo e inquisitore domenicano, eletto papa (1566), fece applicare con intransigenza i decreti tridentini e fondò (1571) la Congregazione dell'Indice. Tutte [...] riforma della Chiesa, l'applicazione dei decreti del concilio in tutti gli Stati, la crociata.
Vita e opere
La famiglia era di modesta estrazione sociale. A quattordici anni entrò nel convento domenicano di Voghera, dove prese il nome di fra Michele ...
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Figlio (Parigi 1165 - Mantes-Gassicourt 1223) di Luigi VII e di Adele di Champagne, successe al padre nel 1180. Continuando la politica paterna di affermazione del potere regio sulle più potenti famiglie [...] le case di Champagne, di Fiandra e di Borgogna. Si volse poi a combattere gli stessi re di Inghilterra, che erano a un tempo in Francia una delle dinastie feudali più potenti e inquiete. La lotta iniziata con un colpo di mano di F. su Issoudun, fu ...
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In senso stretto, la condizione contraria allo stato di guerra, con riferimento a nazioni, che, regolando i propri rapporti reciproci secondo comuni accordi senza atti di forza, possono attendere al normale [...] termine alla guerra fra essi esistente, e lo invita, direttamente o tramite una potenza neutrale, a fargli conoscere a quali condizioni sarebbe disposto a restaurare la pace. I preliminari di p. sono gli accordi fra due Stati in guerra per fissare i ...
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Generale e statista turco (Salonicco 1881 - Istanbul 1938). Dopo la fine della prima guerra mondiale organizzò la lotta per l'indipendenza e l'unità nazionale della Turchia. Respinta l'invasione greca [...] proprio seno un Governo nazionale (23 aprile 1920) da lui presieduto. Posto a capo dell'esercito d'Anatolia, fronteggiò l'invasione greca nel 1920-1921, e la respinse definitivamente nell'agosto-sett. 1922, riconquistando Smirne, tutta l'Anatolia e ...
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Figlio (Sos, Aragona, 1452 - Madrigalejo 1516) di Giovanni II d'Aragona e di Giovanna Henríquez. Promosse una politica di espansione nel Mediterraneo e particolarmente in Italia e fu l'animatore delle [...] contro l'ultimo centro arabo della penisola iberica, il regno di Granada (1481-92). Intanto, spingendosi verso la Navarra, impose a quel regno il protettorato spagnolo (trattati di Tudela, 1476; di Granada, 1492), e infine, nel 1512, approfittando ...
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Valente comandante ed abile uomo di stato, di grande autorevolezza e dalla politica ardita ed energica, la sua fedeltà alla Francia gli consentì di consolidare la propria posizione e ampliare i propri [...] 1343, assistito da un consiglio di reggenza fino al 1348. Dopo un periodo di tensione con la Francia, si venne a un accordo (trattato di Parigi, 1355): A. s'impegnò ad appoggiare il re di Francia Giovanni II nella guerra contro l'Inghilterra, sposò ...
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Alfònso II d'Este duca di Ferrara, Modena e Reggio. - Combatté contro i turchi al fianco dell'imperatore Ferdinando I d'Austria per la riconquista dell'Ungheria, ma non riuscì a ottenere in cambio il [...] Pio V e Gregorio XIII gl'interdicevano di designare un successore (Gregorio XIV morì prima di risolvere la questione secondo le speranze di A., come si era proposto), ottenne dall'imperatore l'investitura di Modena e Reggio per il cugino Cesare ...
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Nome che indicò prima genericamente i beni fondiari della Chiesa (a Roma e in altre regioni anche fuori d’Italia), poi, dall’8° sec., lo Stato della Chiesa. Il P. ebbe origine dalla donazione di terre [...] IV (1201). L’autorità del pontefice su queste terre non era molta, perché il dominio effettivo era in mano a famiglie nobili e poi ai comuni; durante la permanenza dei papi ad Avignone il P. fu teatro di lotte tra le varie signorie. Solo l’opera del ...
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la qualunque loc. s.le f. (iron.) Una cosa qualunque che viene detta a sproposito, per superficialità o incapacità di argomentare, talvolta con lo scopo di abbindolare chi ascolta. ◆ È corretto l'utilizzo dell'espressione "la qualunque"? - Premesso...
la3
la3 s. m. [prima sillaba della parola labii con cui ha inizio il sesto emistichio dell’inno di s. Giovanni (v. ut)]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla sesta nota della scala musicale...