Scrittore (Verona 1862 - Torino 1911). Seguì aVenezia i corsi dell'Istituto nautico senza riuscire a ottenere il diploma di capitano di lungo corso cui aspirava. Interrotti gli studî (1881), dal 1883 [...] 1925; Lo scettro di Sandokan, 1928; ecc.). Si è a lungo creduto, leggenda da lui stesso alimentata, che le sue Celsi, R. Albertarelli, W. Molino), e si sono prestati a riduzioni cinematografiche e televisive, tra cui quella assai fortunata di S. ...
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Poeta (1591-1650), vissuto aVenezia nei primi decennî del Seicento, lasciò liriche e un poema di 10 canti su L'allegro giorno veneto ovvero Lo sposalizio del mare (1625). ...
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Poeta polacco (Kniahinin, Volinia, 1793 - Varsavia 1826); soggiornò aVenezia, dove conobbe Byron, e a Chamonix, da dove compì una delle prime ascensioni sul Monte Bianco e sull'Aiguille du Midi (1818). [...] Autore del poemetto Marja powieść ukraińska ("Maria, racconto ucraino", 1825), tragica storia di un amore contrastato, sullo sfondo delle steppe ucraine ...
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Bizantinista (Atene 1842 - Parigi 1914), operoso soprattutto aVenezia e a Parigi. Di lui si ricordano: Μεσαιωνικὴ Βιβλιοϑήκη ("Biblioteca medievale", 7 voll. di testi storici e letterarî dell'età bizantina, [...] 1872-94); Documents inédits relatifs à l'histoire de la Grèce au moyen âge (8 voll. 1880-88). ...
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Letterato armeno (1790-1866), vissuto a lungo aVenezia, con i Mechitaristi di San Lazzaro. Oltre che di un poema epico originale (Hayk l'eroe), è autore di felici traduzioni in armeno dei capolavori delle [...] letterature classiche e moderne ...
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VENIER, Maffeo
Manlio Torquato Dazzi
Letterato, nato aVenezia il 6 giugno 1550, nominato, ancor giovane, arcivescovo di Corfù; morto a 36 anni. Egli passa dalla grazia e delicatezza del sonetto Per [...] ne esce calda e cantante di voluttà La strazzosa, la più bella canzone del '500 veneziano. Nella sua poesia il Venier dimostra come nessun altro di avere il senso della sua lingua: con lui il dialetto veneziano assurge veramente a dignità letteraria. ...
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Scrittore, nato aVenezia il 7 ottobre 1896; già direttore di banca, partecipò alla Resistenza; collaboratore di varî periodici, dal 1955 dirige l'Ateneo Veneto.
I suoi libri sono di versi, anche in dialetto [...] , all'invettiva: e non tanto nei romanzi Maddalena (Venezia 1945), Il golfo notturno (ivi 1951), Marciano allegri i generi, meglio rispondono al suo gusto bizzarro e scapigliato.
Bibl.: A. Camerino, in Il Gazzettino, 31 marzo 1953; G. Tibalducci, ...
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Letterato (Venezia 1470 - Roma 1547). Seguendo a Firenze (1478-80) il senatore Bernardo (v.), suo padre e suo primo maestro, si familiarizzò col volgare fiorentino, dei diritti del quale egli, umanista [...] a Messina, dove studiò greco alla scuola di Costantino Lascaris. Tornato aVenezia nel 1494, seguì i corsi di filosofia a Padova. Nel 1498 fu a prime grammatiche della nostra lingua, riducendo a consapevole sistema quell'umanesimo volgare che era ...
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Letterato veneziano (Venezia 1713 - Padova 1786). Tra i principali esponenti dell'Accademia dei Granelleschi, raggiunse grande notorietà nel campo degli studi danteschi con l'opera Giudizio degli antichi [...] dal disordine e da spese inconsulte dei genitori; inoltre rimasero a carico di Gasparo la madre e le sorelle. Per traduzioni, specialmente dal francese, talvolta dal latino. Nel 1746 venne a L. Bergalli l'idea di assumere l'impresa del teatro Sant' ...
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Avventuriero (Venezia 1725 - Dux, Boemia, 1798); figlio di attori, presto orfano di padre e affidato dalla madre (Giovanna Maria C., detta Zanetta) alla nonna materna, fu studente a Padova, chierico a [...] M. G. Bragadin, nel 1750 riprese la sua vita randagia attraverso la Francia, Dresda, Praga e Vienna, finché, tornato aVenezia nel luglio 1755, fu rinchiuso nei Piombi sotto l'accusa d'aver tentato di diffondere la massoneria. Evaso, tornò in Francia ...
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veneziano
(ant. viniziano) agg. e s. m. (f. -a). – 1. a. Di Venezia, città storica e moderna, attualmente capoluogo della regione del Veneto (o Venezia Euganea): la storia v.; l’antica Repubblica v., l’egemonia v. nel Mediterraneo centro-orientale;...
indecisionismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in particolare, comportamento di chi, per incapacità o scelta, non esercita i poteri decisionali di cui è provvisto. ♦ Per molto tempo non è stato possibile discutere su un'ipotesi...