CONTI, Giusto de'
Paolo Procaccioli
Nacque, probabilmente a Roma, intorno al 1390.
Di certo della biografia del C. si sa solo l'anno della composizione del canzoniere, alcune notizie sulla sua presenza [...] -22], pp. 38 ss.). Nel giro di pochi anni (1750 e 1753) uscirono aVerona due edizioni alle quali G. M. Mazzuchelli premise alcune Notizie intorno a G. de' C. Romano. A. Rubbi, nel XVI tomo del Parnaso italiano (Venezia 1784), riportò La bella mano ...
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BEAZIANO (Beazzano, Bevazzano), Agostino
Francesco Tateo
Nacque a Treviso da famiglia di origine veneziana (Francesco Beaziano un secolo prima era stato cancelliere della Repubblica), non si sa in quale [...] da Pesaro la commenda di Pola e di Aquileia. Si trattenne per qualche tempo a Murano, dove fu visitato da G. Aleandro, poi: aVerona, finché si stabilì definitivamente a Treviso, dimorando nella Ca' Maravegia e recandosi spesso nella sua villa di ...
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AURISPA, Giovanni
Emilio Bigi
Nacque a Noto (patria di altri tre umanisti contemporanei, Giovanni Marrasio, Giovanni Campiano e Antonio Cassarino), verso la metà del 1376. In alcuni documenti egli è [...] lo condusse con sé in un viaggio diplomatico presso le corti europee. L'A. tuttavia si limitò ad accompagnare l'imperatore solo nelle prime tappe, a Venezia, aVerona, a Milano, dove si fermò: aveva portato dall'Oriente molti e preziosi codici greci ...
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BENTIVOGLIO, Ercole
Nicola De Blasi
Nacque da Annibale II e da Lucrezia, figlia naturale di Ercole I d'Este, non a Bologna o a Ferrara nel 1506, come per lungo tempo si è ripetuto, ma a Mantova nel [...] edizioni, oltre alla prima, nel 1545, 1547, 1548, 1560, 1592 e 1627; e che fu anche rappresentata aVerona nel carnevale del 1549 a cura dell'Accademia Filarmonica. I meriti dell'opera non sono nella trama, che sviluppa una situazione canonica del ...
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BANDETTINI, Teresa (Amarilli Etrusca)
Arianna Scolari Sellerio
Nata a Lucca l'11 ag. 1763 da Benedetto e da Maria Alba Micheli, rimasta a sette anni orfana e con la famiglia in precarie condizioni finanziarie, [...] in rima qualsiasi argomento proposto dai presenti, dietro pagamento di una somma - ad Udine; fu poi a Ferrara, a Padova, aVerona, dove subì un clamoroso insuccesso, inevitabile per il confronto col più esperto improvvisatore G. Mollo, venuto ...
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Erasmo da Rotterdam
Margherita Zizi
Un grande umanista europeo contro il dogmatismo e l'intolleranza
Grande umanista e filologo, Erasmo visse nella prima metà del Cinquecento, in un periodo segnato [...] latini. Nel 1506 inizia un viaggio in Italia che lo porta a Torino, dove consegue la laurea in teologia, poi a Venezia, ospite del grande tipografo Aldo Manuzio, a Padova, a Siena e aVerona. Tornato in Inghilterra, vi scrive la sua opera più famosa ...
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BONFADIO, Iacopo
Rossana Urbani
Nacque a Gazano, sul Garda, prima del 1509, da una famiglia esercitante l'arte del fabbro. Compì i primi studi aVerona e a Padova e prese, in data non nota, gli ordini [...] Genova, I, Genova 1930, p. 62; B.Croce, Poeti e scrittori del pieno e del tardo Rinascimento, I, Bari 1945, pp. 229-43; A. Greco, Ritratto di J. B., Roma 1950; G. G. Musso, La cultura genovese tra il Quattro e il Cinquecento, in Miscellanea di storia ...
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ARCO, Nicolò d'
Gerhard Rill
Nacque nel 1492 o 1493 forse ad Arco dal conte Ulrico e da Susanna, nata contessa Collalto-Credazzo. Studiò all'università di Padova fra il 1511 ed il 1521, nel qual periodo [...] (che curò l'edizione dei Nicolai Archii comitis Numeri, Mantuae 1546; altre edizioni a Padova nel 1739, insieme a composizioni di G. Fracastoro e A. Fumano, e aVerona nel 1762). Di altre opere possediamo soltanto i titoli: inni (ad S. Paulum ...
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ALLEGRI, Alessandro
Alberto Asor Rosa
Nato a Firenze nel 1560, fu allievo del padre lettore G. Rampeschi da Foligno, presso il quale ebbe come condiscepolo quel B. Minerbetti, che sarà uno dei pochi [...] quattro parti delle Rime piacevoli,pubblicate rispettivamente aVerona 1605; Verona 1607; Fiorenza 1608; Verona 1613.
Altra opera interessante dell'A, sono le Lettere di Ser Poi Pedante nella corte de' Donati a M. Pietro Bembo, M. Giovanni Boccacij ...
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Umanista (n. 1426 - m. 1480), figlio di Francesco. Viaggiò insegnando in diverse città e scrivendo migliaia di versi latini, soprattutto poemi encomiastici sull'esempio della Sforziade del padre (la Felsineide, [...] che canta le imprese di Bologna prima del 1462; la Cosmiade e la Laurenziade in onore dei Medici, ecc.). AVerona nel 1467 lesse la Divina Commedia; scrisse una vita di Dante, frutto di mera fantasia. ...
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veronica
verónica 〈berónika〉 s. f., spagn. [dal nome dell’icona che raffigura il volto di Cristo (v. veronica1), richiamata dalla cappa distesa]. – Figura tipica della corrida, nella quale il torero spostandosi lateralmente porta il toro a...
Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...