Raccolta di opere d’arte, di oggetti, di reperti di valore e interesse storico-scientifico.
I m. rientrano, insieme alle biblioteche, agli archivi, alle aree e parchi archeologici e ai complessi monumentali, [...] dell’Ottocento e ricollocato in diversi m.); le collezioni eclettiche di M. Settala a Milano, di L. Moscardo aVerona e di F. Cospi a Bologna, famose per i loro cataloghi a stampa; il palazzo del Cataio presso Este, da cui proviene la raccolta di ...
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Architetto (Modena 1624 - Milano 1683). Esponente del barocco piemontese, formatosi sullo stile borrominiano si distaccò in seguito dall'architettura classica e da quella contemporanea; i suoi edifici [...] (costruita più tardi con disegni del Vittone); d'interesse maggiore è il tabernacolo di S. Nicolò aVerona, realizzato da C. e G. B. Ranghieri. Tornato a Modena nel 1680, vi attese al completamento del Palazzo ducale. Negli ultimi anni il G. fu ...
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Architetto e designer (Venezia 1906 - Sendai 1978). Diplomatosi in architettura all'Accademia di belle arti (1926), fu professore presso l'Istituto universitario di architettura di Venezia (1962-75). La [...] (1956-57), sistemazione della fondazione Querini Stampalia (piano terra e giardino, 1961-65) a Venezia, restauro del museo di Castelvecchio aVerona (1964), progetto per la sistemazione dell'ingresso dell'Ist. universitario di architettura di Venezia ...
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Pittore e miniatore (n. Verona 1445 circa - m. 1529). Secondo Vasari, fu discepolo di Vincenzo di Stefano. Partito da esperienze tardogotiche, si evolse nel tempo verso il classicismo di A. Mantegna e [...] con un canale, ci rammenta il soggiorno di L. a Venezia. Nell'Adorazione dei Magi (duomo di Verona) è stato riconosciuto da alcuni critici un influsso nordico, renano. Tornato di nuovo (1488) aVerona, dipinse, fra l'altro, la cappella Bonaversi in S ...
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Pittore (Romeno, Val di Non, 1751 - Vienna 1830). Allievo del padre Mattia Lamp (1697-1780), dopo soggiorni a Salisburgo e a Trento, fu aVerona alla scuola dei tiepoleschi F. e D. Lorenzi. Negli anni [...] Russia, dove ritrasse Caterina II (San Pietroburgo, Ermitage) e i principali personaggi dell'Impero. Nel 1796 tornò a Vienna dove si stabilì. Acuto ritrattista, dipinse con gusto neoclassico e morbidezza cromatica anche soggetti sacri (Vergine, Eger ...
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Scultore (Trento 1470 - ivi 1532), allievo di B. Bellano. Fu attivo prevalentemente a Padova: nella basilica del Santo eseguì due rilievi in bronzo (1506) per la transenna del presbiterio, il candelabro [...] del cero pasquale (1507-16), e il monumento funebre di A. Trombetta (1521-24 circa). Capolavoro della sua maturità è, aVerona, l'arca funebre di Gerolamo e Marcantonio della Torre (1516-21 circa) in S. Fermo maggiore. Gli vengono inoltre attribuiti ...
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Pittore (n. Verona circa 1488 - m. dopo il 1562). La sua arte mostra dipendenza da Francesco Morone più che da suo fratello Giovan Francesco. Unici dipinti firmati e datati sono una Madonna tra i ss. Stefano [...] e una grandiosa pala con la Madonna in trono tra i ss. Pietro e Paolo in S. Paolo in Campo Marzio sempre aVerona; ma certamente suoi sono anche alcuni affreschi in S. Maria in Organo (Arcangeli Michele e Raffaele, Ritratto di fra Giovanni). Fece poi ...
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Pittore e architetto (n. Verona 1468 circa - m. 1540), il più importante tra i membri di un'antica famiglia di artisti veronesi. Si recò giovane a Roma ove ebbe contatti con Melozzo, come dimostrano gli [...] S. Nazaro aVerona. Svolse la sua attività di architetto a Padova sotto la protezione di Alvise Cornaro. A contatto con e la loggia (1524) nel cortile di palazzo Cornaro, e, a Luvigliano, la villa dei Vescovi; tra gli affreschi, la decorazione di ...
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Architetto, scultore, intagliatore (Verona 1457 circa - ivi 1525). Monaco olivetano, lavorò in varî monasteri dell'ordine. AVerona (1491-1501) diresse i lavori del campanile ed eseguì gli stalli del coro [...] Monte Oliveto (1502-06) realizzò un grande candelabro e gli stalli del coro. Tornato aVerona (1519), eseguì le specchiature che sono ora in S. Maria della Clemenza a Lodi. Suoi anche alcuni intarsî nel coro del duomo di Siena. Maestro di tarsia, si ...
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Pittore, incisore e architetto (Verona 1524 circa - ivi 1606). Nelle prime opere rivela uno stile di derivazione manieristica, con influssi di Giulio Romano; risentì, in seguito, dell'arte di Paolo Veronese. [...] opere: nel duomo di Mantova un S. Martino (1552); in S. Maria in Organo aVerona, due Stragi degli Innocenti (1556), una Morte di s. Gregorio (1558); nel Museo Civico di Verona un Ecce Homo (1562) e Mosè e le figlie di Ietro (1583-1584). Il figlio ...
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veronica
verónica 〈berónika〉 s. f., spagn. [dal nome dell’icona che raffigura il volto di Cristo (v. veronica1), richiamata dalla cappa distesa]. – Figura tipica della corrida, nella quale il torero spostandosi lateralmente porta il toro a...
Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...