Periodo dell’arte medievale compreso tra l’11° e il 12° sec., che coincise con i cambiamenti economici, politici e culturali dell’Europa occidentale.
Cenni storici
L’arte r. è considerata come un insieme [...] sulla facciata del duomo di Modena, primi anni del 12° sec.). È suo allievo Niccolò, attivo aVerona, a Cremona, a Ferrara. Questi maestri realizzano un sistema di scultura in rapporto all’architettura nettamente distinto dalle tendenze contemporanee ...
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Arte
Composizione di raccolte più o meno sistematiche di oggetti, specialmente quelli che offrano un particolare interesse per la storia, la scienza, l’arte, o presentino caratteristiche di originalità [...] a Milano, di L. Moscardo aVerona e di F. Cospi a Bologna, celebri per i loro cataloghi a stampa; le raccolte di Rodolfo II a Praga, di Alberto di Baviera a primo nucleo del futuro museo del Louvre; a Torino, Carlo Emanuele I costruì una galleria per ...
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Pseudonimo dello scultore italiano Giacomo Manzoni (Bergamo 1908 - Ardea 1991). Pur ricollegandosi all'impressionismo di M. Rosso, assorbì i valori della scultura antica e trasfuse nell'arte un'alta ispirazione [...] -21), M. frequentò la scuola serale di plastica decorativa a Bergamo e, durante il servizio militare, l'accademia Cignaroli aVerona. Compiuto un breve viaggio a Parigi, nel 1929 si stabilì a Milano dove entrò in contatto con l'avanguardia milanese e ...
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Scultori, architetti e lapicidi, attivi (12°-14° sec.) nell'Italia settentrionale, riuniti dalla critica Ottocentesca sotto questo nome, dal luogo di origine di molti di essi. Pur non formando una maestranza [...] era attivo nel 14° sec. a Cremona, aVerona, a Milano; Enrico, abiatico di Anselmo, era operoso a Modena nel 1244; un altro Enrico autore del S. Agostino di Bergamo (inizio del sec. 14°). A Trento lavoravano Adamo d'Arogno (v.) e i suoi discendenti ( ...
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Pittore (n. 1375 - m. 1438 circa), tra i più significativi esponenti del gotico cortese nell'Italia settentrionale. Fu attivo, tra il 1425 e il 1438, aVerona dove eseguì affreschi, giunti a noi in pessimo [...] delle sue opere ha subito notevoli variazioni: rimangono attribuiti a S. la Madonna col Bambino della collezione Colonna a Roma, frammenti di affreschi nella chiesa di S. Fermo aVerona, oltre a un serie di disegni (conservati nei gabinetti dei ...
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Rama, Carol. - Pittrice italiana (Torino 1918 - ivi 2015). Seppure in contatto con artisti e intellettuali (M. Mila, C. Mollino, E. Sanguineti, Man-Ray), ha vissuto isolata la sua esperienza artistica, [...] all'opera di R. mostre personali alla Galerie Karin Sachs di Monaco, a Villa Rufolo a Ravello e alla Galleria Franco Masoera di Torino, mentre è del 2022 l'ampia retrospettiva Seduzioni e sortilegi, allestita aVerona presso lo Studio la Città. ...
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Scultore (sec. 12º). Il suo nome ricorre in cinque epigrafi latine (falsificazione del sec. 18º l'epigrafe volgare riferita a Nicolao scolptore nel duomo di Ferrara) che documentano l'attività svolta nella [...] di profeti; lunetta con S. Giorgio e il drago, 1135) e aVerona, nella chiesa di S. Zeno (protiro della porta maggiore con S. Zeno tra il popolo; rilievi marmorei a destra del portale maggiore con Scene della Genesi e Storie di ...
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Architetto italiano (Torino 1870 - ivi 1968). Si formò a Torino con C. Caselli (1849-1932), allievo e collaboratore di A. Antonelli; lavorò poi con R. D'Aronco a İstanbul (1893-96) e all'Esposizione di [...] ; tra le opere realizzate, oltre ad alcune d'impianto più monumentale (Cassa di risparmio di Torino, 1912; ponte monumentale aVerona, 1935), notevoli per il rigore costruttivo e funzionale sotteso all'inventiva decorativa sono la villa Falcioni ...
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Pittore (n. Venezia 1400 circa - m. 1470 o 1471). Allievo a Venezia di Gentile da Fabriano, lo seguì a Brescia e a Firenze. Si recò poi a Venezia (1429), aVerona (1436), a Ferrara (1441). Fu amico del [...] le sue opere maggiori, rimangono pochi dipinti, tra cui il Cristo in croce (Museo di Verona) e alcune Madonne (Accademia di Venezia, Galleria Tadini a Lovere, Uffizi di Firenze, Brera di Milano, Louvre), di una raffinata eleganza tardogotica, di ...
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Pittore (Bondanello di Quistello, Mantova, 1878 - Verona 1964). Frequentò le accademie di belle arti di Modena e di Firenze; nel 1900 si recò a Parigi dove, sperimentate anche la scultura e l'incisione, [...] lunghe permanenze nell'isola di Burano, dove lavorò a contatto con G. Rossi, L. A. Scopinich, T. Garbari e altri. Nel 1942, dopo aver insegnato a Lucca e a Monza, si stabilì aVerona. Fu fedele a una pittura dai chiari e delicati accordi cromatici ...
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veronica
verónica 〈berónika〉 s. f., spagn. [dal nome dell’icona che raffigura il volto di Cristo (v. veronica1), richiamata dalla cappa distesa]. – Figura tipica della corrida, nella quale il torero spostandosi lateralmente porta il toro a...
Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...