MARCONI, Pirro
Santo Privitera
Nacque aVerona il 1° genn. 1897 da Pietro, violinista, e da Antonella (Nella) Levi. Dopo essersi iscritto alla facoltà di lettere a Roma, interruppe gli studi nel maggio [...] pp. 149-157; Verona romana, Bergamo 1937) e sulla cultura artistica picena. A quest'ultima egli dedicò . Pace, P. M., Napoli 1939; R. Bianchi Bandinelli, Due noterelle in margine a problemi della pittura antica, in La Critica d'arte, 1940, nn. 25-26, ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] da una fonte veronese, fra Marco de' Medici, aggiunse nella biografia di Giotto che l'artista fiorentino sarebbe passato "aVerona, dove a messer Cane fece nel suo palazzo alcune pitture, e particolarmente il ritratto di quel signore; e ne' frati di ...
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Antropologia
Arma formata di un lungo e sottile elemento di materia flessibile e di una corda o altro elemento suscettibile di tensione, attaccato alle due estremità del primo, e che serve a imprimere [...] di 350; fra i più noti , quelli di Tito, di Settimio Severo, di Costantino a Roma; di Augusto ad Aosta, a Susa e a Rimini; di Traiano ad Ancona e a Benevento; dei Gavi aVerona; quelli del Foro di Pompei; molti in Africa fra cui quello severiano di ...
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MUSEO
Maria Luigia Pagliani
Manfredi Nicoletti
Franco Minissi
Roger Lesgards
Paolo B
(XXIV, p. 113; App. III, II, p. 182; IV, II, p. 540)
Negli ultimi vent'anni il m. ha mutato la sua fisionomia [...] già stato affrontato in Italia negli anni Cinquanta da C. Scarpa nel Museo di Castelvecchio aVerona, dallo studio BBPR nel Museo del Castello Sforzesco di Milano, e da A. Minissi nel Museo etrusco di Roma e in quello archeologico di Agrigento.
Nel ...
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La basilica cristiana. - Una serie di notevolissime scoperte e di scavi ha molto arricchito le conoscenze sulle basiliche cristiane.
Nell'Italia meridionale spetta a G. Chierici il merito dello studio [...] IV, con ampliamenti del sec. V. La basilica più ampia che le è affiancata conserva vestigia dei sec. V e VI. AVerona sono riapparsi, ma non ancora pubblicati, altri tratti del mosaico pavimentale spettante alla basilica, forse del sec. V, sotto gli ...
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Scavi recenti hanno provato che il vicus romano insisteva su un primitivo nucleo paleoveneto, poi celtico. L'importanza di C. S. è confermata nel 2°-1° secolo a. C. dalla costruzione di una strada di cui [...] 4° sec. d. C. quando vi si fonda una fabbrica d'armi (in tutta la X Regio se ne conosce solo un'altra aVerona). Vi prendono inoltre stanza truppe mobili al comando degl'imperatori formate da numeri di soldati germanici di varia origine e di addetti ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] del foro, e ciò è un indizio che la proprietà pubblica non veniva rispettata. Il collasso dell'organizzazione urbana aVerona fu provocato da un grave incendio, probabilmente quello degli anni 585-587, ricordato da Paolo Diacono (Hist. Lang., III ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] , secondo una tendenza insediativa tipicamente germanica. I sovrani longobardi occuparono infatti i palatia eretti da Teodorico aVerona e a Pavia; quest'ultimo, ubicato presso porta Palacense, noto peraltro solo da citazioni documentarie (Hist. Lang ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] Asti). Non ebbero seguito (se si eccettua un esemplare attribuibile al sec. 8°-9° nella cripta di S. Procolo aVerona; Sogliani, 1988), ma sono considerati originale invenzione in relazione con la cultura longobarda del sec. 7°, alcuni c. 'alveolati ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] ardor, quantum ingenium!") e lo accolse nella sua amicizia (Ep., I, p. 306). B. era venuto aVerona presentato dall'umanista e patrizio veneziano, A. Giuliano, cui è diretta la lettera cit. di Guarino, 15 ott. 1420. Sappiamo ora per altra via ...
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veronica
verónica 〈berónika〉 s. f., spagn. [dal nome dell’icona che raffigura il volto di Cristo (v. veronica1), richiamata dalla cappa distesa]. – Figura tipica della corrida, nella quale il torero spostandosi lateralmente porta il toro a...
Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...