Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] emendare il suo mutilatus; impresa, conclude, che sarebbe stata cura del Niccoli portare a termine. Difatti nel 1431, mentre era aVerona, il Niccoli poté colmare grazie all'aiuto del codice del Lamola le lacune del codice senese, integrando il testo ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Quaestio de aqua et terra - Introduzione
Francesco Mazzoni
Giunto ormai a questa parte del volume il paziente lettore si è certamente reso conto, attraverso pagine riguardanti [...] la verità effettuale delle cose: Antonio Pelacani, maestro di fisica e di medicina, che insegnava in quel tempo a Bologna e aVerona e che, non sappiamo quanto autorizzato, mentre nel 1319 era consigliere di Matteo Visconti tirò in ballo «Maestro ...
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Le Origini: Testi latini, italiani, provenzali e franco-italiani – Introduzione
Antonio Viscardi
Il presente volume vuole offrire un quadro quanto più possibile preciso della cultura letteraria italiana [...] : nel secolo VII come nel IX o nel X, a Tours come a Bobbio, a York come aVerona o a Pavia, a San Gallo come a Montecassino o a Fulda, a Modena o a Bologna come a Orléans o a Chartres, la scuola ecclesiastica è impegnata nell'insegnamento della ...
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CITOLINI (Cittolini, Citolino), Alessandro
Massimo Firpo
Figlio di Teofilo, nacque intorno al 1500 a Serravalle (a ridosso dell'odierna Vittorio Veneto, in provincia di Treviso) da famiglia agiata, [...] soggiorno oltr'Alpi. È noto, d'altra parte, che un chierico Ludovico Mantovano da Serravalle, incarcerato aVerona nel gennaio del '39 e sottoposto a processo in quanto sospetto di eresia, riferì che nell'estate del 1538 nella sua cittadina alcuni ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Epistole - Introduzione
Arsenio Frugoni
Giorgio Brugnoli
L'edizione critica della Società Dantesca Italiana (Firenze 1921), comprese tredici lettere in latino. Delle [...] il senso letterale del viaggio dantesco, m opposizione alla predominante interpretazione allegorica.
La prima edizione dell'Epistola fu fatta aVerona nel 1700 («La Galleria di Minerva», vol. III, pp. 220-8): per questa edizione e le successive cfr ...
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LOSCHI, Antonio
Paolo Viti
Nacque a Vicenza forse nel 1368, comunque non molto prima, da Ludovico di Niccolò e da Elena di Regle del Gallo.
Il padre, giureconsulto, era stato a Firenze, forse nel 1350, [...] ruolo non secondario nella vita amministrativa di Vicenza.
Il L. dovette frequentare a Padova le lezioni di Giovanni Conversini fra il 1379 e il 1382, per passare aVerona presso Antonio Della Scala; non risultano notizie sul ruolo da lui avuto fino ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] (com'era solito fare Guarino, scrivendo ad amici e parenti) la nascita. La notizia che il G. fosse nato addirittura aVerona nel 1425 (dovuta agli eruditi del Settecento) si spiega facilmente leggendo le lettere n. 545 (settembre 1429) e 548 (9 ...
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GUGLIELMO da Pastrengo
Monica Cerroni
Nacque intorno al 1290 da Iacopo e Armelina, quasi certamente aVerona: l'appellativo, che sempre accompagna il suo nome, indica, più che il luogo di nascita, l'origine [...] il 25 ott. 1363. Il feudo, invece, rimase nelle mani della famiglia fino al 3 giugno 1309.
Il trasferimento della famiglia aVerona doveva esser già avvenuto durante la vita del nonno di G., Nicolò, e probabilmente nella stessa città G. trascorse l ...
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CAVICEO (Cavizzi), Iacopo
Lorenza Simona
Secondo la biografia di Giorgio Anselmi, suo concittadino e contemporaneo, il C. nacque a Parma il 1° maggio 1443 da Antonio e da una Margherita. L'anno resta [...] ferimento di un uomo lo fecero mettere sotto processo; egli sfuggì alla condanna solo con un esilio volontario, prima aVerona, poi a Venezia e infine in Oriente. Il viaggio sarebbe, durato tre anni. Le perigliose navigazioni che occupano gran parte ...
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MITO
Cosimo Damiano Fonseca
È ben chiaro, se non addirittura ovvio, che disquisendo del 'mito di Federico II', si intende riferirsi a quello che gli epistemologi classificano come 'mito storico', nel [...] vigore scenografico e le stesse sequenze drammaturgiche che si riscontrano nel ben noto affresco del Palazzo abbaziale di S. Zeno aVerona.
È pur vero che con questo caleidoscopico armamentario il mito ha finito con l'ingessare la storia, ma compito ...
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veronica
verónica 〈berónika〉 s. f., spagn. [dal nome dell’icona che raffigura il volto di Cristo (v. veronica1), richiamata dalla cappa distesa]. – Figura tipica della corrida, nella quale il torero spostandosi lateralmente porta il toro a...
Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...