Doge di Venezia (n. 1258 circa - m. Venezia 1339), terzo della famiglia, di un ramo collaterale di Enrico. Doge dal 1329 al 1339, si trovò a governare in uno dei momenti più critici della storia di Venezia, [...] stretta tra la necessità di una politica continentale (determinata dall'espandersi minaccioso della potenza scaligera aVerona) e l'esigenza d'una attività marinara, indispensabile sia per la grandezza stessa del dominio coloniale di Venezia sia per ...
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Astronomo, meteorologo, matematico (Zante 1743 - Verona 1816), dapprima diplomatico della Repubblica Veneta, a 37 anni iniziò gli studî di astronomia con J.-J. Lalande a Parigi; costruì aVerona un osservatorio [...] a sue spese ma, caduta la città in mano dei Francesi, ne trasportò gli strumenti all'osservatorio di Brera, ove lavorò con B. Oriani della Società dei XL dopo la morte del fondatore A. M. Lorgna. Si occupò della sistematizzazione della trigonometria ...
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Tipografo editore (n. Curzola 1450 circa - n. 1528). Stampò la sua prima opera, il De divinis institutionibus di Lattanzio (1478), a Venezia, associato ad A. De Paltascichi; ma svolse poi la sua attività [...] aVerona (1480-83) e soprattutto a Brescia (1483-91); tra le opere più importanti da lui prodotte vanno ricordate il De re militari di e un Messale per i Carmelitani (1490). Passato infine a Lione, vi svolse attività di libraio e al tempo stesso ...
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Figlio (Verrucola verso il 1282 - Fosdinovo 1352) di Gabriele M. signore della Verrucola, diede con i suoi congiunti l'ultimo colpo alla potenza del vescovo di Luni con la pace di Castelnuovo (1306), stipulata [...] , che lo sconfisse e gli tolse la Lunigiana. Esule, si rifugiò presso gli Scaligeri aVerona, donde tornò alla morte di Castruccio, riuscendo allora non solo a recuperare i suoi stati, ma anche ad estenderli nella Lunigiana orientale e in Garfagnana ...
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Architetto, scultore, intagliatore (Verona 1457 circa - ivi 1525). Monaco olivetano, lavorò in varî monasteri dell'ordine. AVerona (1491-1501) diresse i lavori del campanile ed eseguì gli stalli del coro [...] Monte Oliveto (1502-06) realizzò un grande candelabro e gli stalli del coro. Tornato aVerona (1519), eseguì le specchiature che sono ora in S. Maria della Clemenza a Lodi. Suoi anche alcuni intarsî nel coro del duomo di Siena. Maestro di tarsia, si ...
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Pittore, incisore e architetto (Verona 1524 circa - ivi 1606). Nelle prime opere rivela uno stile di derivazione manieristica, con influssi di Giulio Romano; risentì, in seguito, dell'arte di Paolo Veronese. [...] opere: nel duomo di Mantova un S. Martino (1552); in S. Maria in Organo aVerona, due Stragi degli Innocenti (1556), una Morte di s. Gregorio (1558); nel Museo Civico di Verona un Ecce Homo (1562) e Mosè e le figlie di Ietro (1583-1584). Il figlio ...
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Pittore (Verona 1432 circa - ivi dopo il 1492). Appartiene alla generazione degli artisti veronesi che, succeduta al Pisanello e a Stefano da Zevio, subì l'influsso dell'arte padovano-veneziana e in particolare [...] Opere: aVerona, il trittico della Vergine col Figlio e santi (1462) in S. Bernardino e la Madonna del ventaglio nel Museo civico; nell'Accademia di Venezia, la Vergine in trono fra santi; a Parigi (collezione Chalandon) la Madonna col Bambino; a New ...
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Esploratore (Maranzana 1852 - Verona 1887); dopo essere stato ufficiale rilevatore alla spedizione artica di A. E. Nordenskjöld (1878-80), assunse il comando della spedizione argentina alla Terra del Fuoco [...] insediarvi una colonia italiana, e nella Terra del Fuoco, con incarichi scientifici (1883-84). Inviato dal governo italiano, compì un viaggio nel bacino del Congo (1886). Colpito in Africa da grave malattia, si uccise aVerona poco dopo il ritorno. ...
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Pittore (Verona 1516 circa - ivi 1567). Si formò presso i Caroto, risentendo poi di influssi varî (Parmigianino, Giulio Romano, Paolo Veronese). Le opere sue più notevoli sono aVerona (pale d'altare in [...] S. Lorenzo, in S. Pietro Martire; il Crocifisso nella chiesa di S. Fermo; la Cavalcata di Carlo V nel palazzo Ridolfi-Da Lisca, ecc.). Il figlio Felice (Verona 1539 - ivi 1605) continuò l'attività paterna, assimilando elementi del manierismo toscano. ...
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Architetto (Verona 1718 - ivi 1788). Si perfezionò a Roma, quindi, tornato aVerona, progettò per la città e la provincia diverse chiese e palazzi di gusto classicheggiante (pal. Fracastoro al Pallone; [...] villa Vigo a Sommacampagna; portico del teatro Filarmonico). Progettò anche il palazzo vescovile di Bergamo (1759). ...
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veronica
verónica 〈berónika〉 s. f., spagn. [dal nome dell’icona che raffigura il volto di Cristo (v. veronica1), richiamata dalla cappa distesa]. – Figura tipica della corrida, nella quale il torero spostandosi lateralmente porta il toro a...
Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...