Generale, pioniere dell'aviazione, nato aVerona il 22 aprile 1870, morto a Milano il 13 marzo 1941. Tenente del Genio, nel 1892 fu destinato alla Brigata Specialisti a Roma, dove si appassionò alla aerostatica [...] , l'11 giugno 1894, la prima ascensione libera. Il D. F. è anche noto per i suoi studî sui cilindri contenitori a pressione per il gas idrogeno necessario per le ascensioni. Progettò e sperimentò alcuni dei ritrovati più caratteristici della nascente ...
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Paletnologo, nato aVerona nel 1822, ivi morto il 7 giugno 1892. Laureatosi in chimica-farmaceutica, ben presto si distinse nelle scienze naturali e nelle discipline economiche. Membro dell'Accademia d'agricoltura, [...] furono argomento di vive polemiche fra paletnologi stranieri e italiani.
Bibl.: A. Goiran, Stefano De Stefani. La sua vita e le sue opere, in Mem. Accad. agric. arti e comm. Verona, LXIX (1894); Necrol. e bibliog., in Bullett. paletnol. ital., XVIII ...
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Commediografo, morto aVerona il 26 dicembre 1939. Era nato a Milano il 7 marzo 1860. Negli ultimi anni aggiunse al proprio cognome quello di Grismondi, in memoria della madre.
Camillo, suo fratello, anch'egli [...] commediografo, morto a SaintBriac (Ille-et-Vilaine) l'11 agosto 1934.
Bibl.: Su Giannino: U. Chiappelli, in Il pensiero, IV (1929); cfr. commemorazione al Senato, in Resoconti di discussioni, Legisl. XXX, 1940, Assemblea plenaria, vol. I, p. 346. Su ...
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Nato aVerona nel 1802, fu professore di anatomia all'Accademia e quindi professore di clinica chirurgica nella Scuola medica di Venezia. Operatore fra i più celebri del suo tempo, lasciò più di cento [...] letterario; particolarmente notevoli i suoi studî sulle fratture del collo del femore (Giorn. ven. di scienze mediche, 1855) e sulla framboesia (ibid., 1861). Mori a Venezia nel 1877.
Bibl.: A. Minich, in Giornale veneto di scienze mediche, 1878. ...
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Ingegnere, nato aVerona il 15 febbraio 1850, morto a Roma il 3 dicembre 1925. Ingegnere della Società Ferrovie Mediterranee, diresse per lunghi anni l'Ufficio costruzioni della Società, della quale fu [...] Monografie tecniche, che raccolgono studî sopra ponti antichi e moderni, e un'interessante raccolta di dati relativi all'Adige aVerona, edite a Torino nel 1885; l'opera sulle Costruzioni metalliche in ferro ed in acciaio (Torino 1896) e i due volumi ...
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Erudito e letterato (Verona 1675 - ivi 1755). Fu uno dei più tipici rappresentanti del preilluminismo italiano. Membro dell'Arcadia (1698), era animato da un profondo interesse per il teatro: scrisse opere [...] Zeno e A. Vallisnieri il Giornale dei letterati, che continuò con le Osservazioni letterarie (6 tomi, 1737-40). Studiò i più antichi manoscritti della Biblioteca Capitolare di Verona, si occupò di esegesi dantesca, scrisse poesie latine e volgari, fu ...
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Teologo e scrittore tedesco (Verona 1885 - Monaco di Baviera 1968). Sacerdote, compì tutti i suoi studî in Germania ove poi visse sempre. Titolare (dal 1923) nella univ. di Berlino della cattedra che volle [...] produzione - che esprime una fine sensibilità artistica oltre che una forte ispirazione religiosa - è tutta intesa a prospettare, senza intenti sistematici, una concezione cattolica del mondo direttamente impegnata di fronte alla problematica della ...
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Pittore (Verona 1578 - Roma 1649). Allievo di F. Brusasorci, ebbe inoltre conoscenza della pittura veneziana (fu probabilmente a Venezia tra 1605 e 1610) e bolognese. Tra le prime opere veronesi, gli Angeli [...] dipinti su rame di piccolo formato. Verso il 1616 si stabilì a Roma, dove partecipò alla decorazione della Sala Regia in Vaticano con di orientamento sempre più decisamente classicista. Da Roma inviò aVerona I santi Quaranta (1619 circa, S. Stefano); ...
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Famiglia di artisti veronesi, il cui capostipite è Guglielmo (m. 1420). Segue Bartolomeo, scultore (1410 circa - 1486 circa), che fu dapprima a contatto con l'arte gotica veneziana (sculture di Colognola [...] della chiesa di S. Bernardino (1500 e 1522) e la Madonna del Gelsomino (Museo di Castelvecchio). In seguito risentì dell'arte di L. Lotto e del Romanino: notevoli le Allegorie (Museo di Castelvecchio) e gli affreschi in S. Maria dell'organo aVerona. ...
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Pittore italiano (Verona 1905 - Milano 1959); nella sua arte confluirono dapprima esperienze dell'impressionismo e dell'espressionismo, in dichiarata antitesi al Novecento; a Milano, fu sin dal 1931 tra [...] fece parte del gruppo degli Otto, con consapevole riferimento alla tradizione d'avanguardia francese, al cubismo e a Picasso, si impegnò in un'appassionata elaborazione della poetica astrattista ("astrattismo lirico" o "pittura concreta"). Nelle sue ...
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veronica
verónica 〈berónika〉 s. f., spagn. [dal nome dell’icona che raffigura il volto di Cristo (v. veronica1), richiamata dalla cappa distesa]. – Figura tipica della corrida, nella quale il torero spostandosi lateralmente porta il toro a...
Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...