Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Vailati
Massimo Mugnai
Giovanni Vailati è, per certi aspetti, una figura anomala nel panorama della filosofia italiana tra Ottocento e Novecento. Matematico, allievo di Giuseppe Peano, aderisce [...] al tribunale dell’esperienza. In tal senso, Vailati rifugge dall’idea kantiana dell’esistenza di concetti e principi apriori della conoscenza validi in ogni tempo e in ogni situazione storica.
Vailati ha sempre mostrato, nei confronti di Immanuel ...
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Inconscio
Cesare L. Musatti
Enzo Funari
La problematica relativa all'esistenza di una sfera di attività psichica che non raggiunge il livello della coscienza, sorta in sede filosofica fin dall'antichità, [...] delle potenzialità psichiche che non raggiungono la soglia della coscienza: esso contiene come dato apriori l'intera struttura psichica che si è sviluppata, poco a poco, nella storia dell'umanità. Nell'inconscio, inteso quale totalità, è contenuta l ...
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BATTAGLIA, Felice
Franco Polato
Nato a Palmi (Reggio di Calabria) il 23 maggio 1902 da Antonio e Luisa Zetera, studiò a Roma dove si laureò in giurisprudenza nel 1925, avendo altresì frequentato corsi [...] attualistica di "sintesi apriori": l'atto spirituale concepito come sintetico assume a tal punto i termini cimenta; e poiché l'atto "è sempre valorativo" (p. 26), ed è l'atto a fare la storia, "anch'essa è nel segno del valore" (p. 25): l'atto ...
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BONAVINO, Cristoforo (Ausonio Franchi)
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Pegli il 27 febbr. 1821, da Giambattista e da Caterina Traverso, in una numerosa famiglia. Compiuti gli studi primari, aiutò il padre [...] , V. Brusco-Onnis, e fra gli stranieri C. Renouvier, E. Quinet, A. De Potter (cfr. Lacaita, p. 532). La Ragione fu l'unico giornale criticismo kantiano, di cui non afferra né i giudizi sintetici apriori né la sintesi dell'"io penso" (cfr. D. Jaia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Paolo Ruffini
Francesco Barbieri
Franca Cattelani Degani
Paolo Ruffini, medico e matematico, deve la sua fama principalmente ai risultati ottenuti nel campo delle equazioni algebriche, anche se i suoi [...] quello che oggi si chiama il gruppo S5, cioè il gruppo delle sostituzioni su 5 variabili e, sempre con il procedimento apriori, dimostrò che una funzione razionale delle 5 radici dell’equazione, al permutarsi di queste, non può assumere né 8, né 4 ...
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Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] comune natura che riposa in Dio. Sta di fatto che l'aristotelismo, per la compresenza in esso di elementi apriori e a posteriori, influì su entrambe le vie battute dal pensiero per spiegare la conoscenza.
Al platonismo si ricollegò modernamente l ...
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COLORNI, Eugenio
Eugenio Garin
Nacque a Milano il 22 apr. 1909, secondogenito di Alberto, industriale, di famiglia ebraica mantovana, e di Clara Pontecorvo di origine pisana. Per indole incline all'introspezione, [...] del Croce fra la ricchezza delle analisi empiriche ("il suo spirito di sperimentatore indefesso") e una impalcatura imposta apriori. Naturalmente il Croce non solo respinse la critica, ma considerò positivamente la successiva svolta del C., che pure ...
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COLECCHI, Ottavio
Roberto Grita
Nacque a Pescocostanzo (L'Aquila) il 3 sett. 1773 da Giovanni Battista Giocondino e da Grazia Nicoletta Spallone, che gli diedero il nome di Ottaviano Francesco. Da uno [...] ispirò tutta la sua concezione morale considerando la legge morale come un giudizio sintetico apriori. Come per quel che riguarda la Critica del giudizio quella del C. è la prima e più completa rappresentazione fatta in Italia dell'estetica kantiana ...
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ALIOTTA, Antonio
Sergio Belardinelli
Nacque a Palermo il 18 genn. 1881 da Gaetano e da Antonina Latona. Nella città natale seguì gli studi classici e si iscrisse al primo anno di filosofia, fondando [...] conseguenze senza curarsi di esaminare in molti casi se la funzione dell'arte, com'è da lui stabilita apriori, risponda effettivamente ai dati della coscienza umana". In sostanza, rivendicando la potenza creatrice dell'arte (fondata sulla coscienza ...
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tempo
tèmpo [Der. del lat. tempus -oris] [LSF] (a) Successione di istanti, intesa sempre come una estensione illimitata, ma tuttavia capace di essere suddivisa, misurata, e distinta, in ogni sua frazione [...] e il t. assoluti divengono le forme apriori di ogni esperienza possibile e il carattere : [FAF]. ◆ [ASF] T. astronomico: il t. del giorno contato in ore a partire dal mezzogiorno (istante quindi in cui si cambia data), e non dalla mezzanotte, com ...
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a priori
‹a priòri› locuz. lat. mediev. («da ciò che [logicamente] è prima»). – Termine della filosofia (opposto al termine a posteriori), usato, con valore avv. o aggettivale, in riferimento ad argomentazioni, affermazioni, giudizî non ricavati...
priore
prïóre s. m. [dal lat. prior -oris «precedente», compar. dell’avv. e prep. pri «davanti», da cui anche il superl. primus «primo»]. – 1. (f. -a, ant. -essa) Superiore di una comunità religiosa, e in partic. di una comunità monastica:...